capitolo 31

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sto tornando in casetta, sono le nove e mezza di sera, ho provato fino ad ora la coreografia e nonostante non mi sia venuta molto bene sono contenta, forse per le parole della Peparini, boh non so, fatto sta che mi ha rassicurato molto.

"amo" sento dire da Giulia e Serena che spuntano alle mie spalle "ei" dico io girandomi "ma perché avete litigato?" mi chiede Sere "ma come avete fatto a sapere che abbiamo litigato scusate?" domando "stavate URLANDO" dice Giulia sottolineando vocalmente l'ultima parola, "perché è un coglione" dico appoggiandomi al muro "beh però T/N io ho ascoltato la tua conversazione con Martina e le tue intenzioni sembravano tutt'altre" mi dice Serena seguendo il mio movimento "cioè?" le chiedo io "sembrava volessi farli litigare perché lui ti piace, l'ha capito anche lei" mi risponde lei "sì ma quel coglione no" dice Giulia affiancando Serena che era di fronte a me, mi appoggio una mano sulla fronte abbassando la testa, sento che le lacrime stanno per scendere, ma non voglio piangere per lui, non di nuovo.

"vabbè parliamo di altro come va la vostra vita sentimentale?" dico dopo un po' cercando di sorridere "allora punto uno evita di sorridere quando stai male, almeno con noi. E poi a me Sangio ha detto che prova qualcosa per me e non può metterlo da parte, però ha detto che dobbiamo stare insieme con un certo criterio" dice Giulia sorridendo, io e Serena scleriamo peggio di una fangirl, "con un certo criterio e poi ti indica quando canta qualche canzone d'amore" dico io sempre sorridendo "e che vuoi" dice lei ridendo, ci sediamo a terra "e a te?" chiedo a Sere "boh penso mi interessi Alessandro" dice lei diventando rossa per l'imbarazzo "ecco perché avevi uno sguardo indecifrabile quando ci siamo baciati nella coreografiaaa" dico io incredula "comunque mi devi venti euro" dico riferendomi a Giulia "stronze" dice Sere, facendo ridere tutte, passiamo altro tempo lì a spettegolare per non so quanto.

"ragazze gli studi devono chiudere" sentiamo dire dalla produzione "ah perché che ore sono?" chiede Giulia "le dieci e mezza" "porca vacca" dico io ridendo "siete delle pettegole assurde" dice Maria ridendo, "okey, grazie ora andiamo" dico io ridendo, ci alziamo e andiamo in casetta

"era ora!" dice Leo mettendo i piatti nel lavandino "stanno sul tavolo i vostri piatti" continua lui "no Leo io non ho fame" dico appendendo il giubbotto "no signorina tu mangi perché non hai neanche pranzato" "no Checco non ho fame" continuo correndo in camera e chiudendola a chiave non accorgendomi ci fosse qualcuno in camera, mi giro

"perché sei qua?" chiedo io al biondo tinto "perché ho sbagliato e io l'ho capito ma tu no e quindi finché non mi dici che hai sbagliato non me ne vado" dice lui sdraiandosi sul letto "ma se non ho sbagliato perché dovrei chiederti scusa" gli domando posando il borsone che avevo ancora in spalla, "invece sì, T/N dovevo farlo io, IO dovevo confrontarmi con lei" "ma non l'avresti mai fatto Luca" gli ripeto io per la millesima volta "e chi te lo dice?" continua lui "ma vuoi capire che stai dalla parte del torto?" "no T/N perché non sto io dalla parte del torto" stiamo urlando dall'inizio della conversazione "invece s-" provo a dire io fin quando non si alza e mi bacia

YOU AND I /aka7even / amici20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora