→Otto←

423 28 3
                                    

Ci siamo addormentati l'uno vicino all'altro e non mi sono reso conto di che ore potessero essere. Sono le 2:06. Fortunatamente mi sono svegliato e i miei genitori non sono ancora arrivati, solo che a torno a noi sembri essere scoppiata una guerra per il caos che abbiamo fatto. Anche James si sveglia. «ehi... Ben svegliato.» gli dico appena apre gli occhi. Si avvicina a me e mi ruba un bacio. «non sei ubriaco... Ricordi tutto quello che abbiamo fatto» dico un po' intimidito. «si.» risponde lui con un sorriso stampato sul suo bellissimo volto innocente che tanto innocente più non è. «e te ne sei pen-» «lo rifarei mille volte, Reggie.» a questa affermazione sul mio volto si nota un sorriso a trentadue denti.  Sorride. Sentiamo dei rumori. «cazzo i miei sono tornati» dico a bassa voce per non farmi sentire. «e adesso che facciamo? Non possiamo farci trovare in questo stato» afferma James. 'pensa Reggie, pensa' «la finestra» «cosa?» «prendi la tua roba, e usciamo dalla finestra. Sbrighiamoci!» con tanta fretta prendiamo tutta la roba da camera mia, sistemiamo un po' il letto e usciamo dalla finestra. Corriamo veloce e ci vestiamo in fretta mentre corriamo per strada mentre le nostre risate si fanno sempre più ampie.«Reggie!» urla quasi James. «cosa?» «i miei occhiali. Li ho dimenticati in camera tua. Vado a prenderli» fa quasi per andare ma lo fermo. «aspetta vado io, almeno se scoprissero qualcuno, quel qualcuno sono io.» «va bene, ti aspetto qui» annuisco e corro indietro di nuovo. Entro di nuovo dalla finestra ma inciampo e vado a terra facendo rumore. «... Reggie sei tu?» sento la voce di mia madre. Vedo gli occhiali ed esco subito. Corro più veloce possibile fuori e vedo James che mi aspetta già pronto. «ecco» «grazie Reggie, e scusa» «ehi tranquillo, ho fatto veloce, ricordati che sono sempre flesh» «il mio flesh» aggiunge lui.

«e adesso cosa facciamo?» domando quasi con tono disperato. «possiamo andare al bar e poi possiamo tornare dai tuoi» mi propone. «e lasciarti andare a casa tua da solo? Fuori discussione» ride «sai che sono più grande di te vero?» «e tu sai che sei solo mio vero?» lo stringo forte a me, ci poggiamo su di un albero e iniziamo a baciarci. Le sue mani sono sul mio collo e le mie sono circondate sui suoi fianchi. «non può succedermi niente reggie.» «ti accompagno» aggiungo «reggie sei anche senza bici, la strada è lontana» alzo le spalle alla sua affermazione. «va bene» infine aggiungo dopo uno sguardo infastidito da James. «possiamo vederci domani» aggiunge lui, io annuisco. Ci scambiamo altri baci prima di andarcene e ci lasciamo. «ah James» lo chiamo e lui si gira di scatto. «si dimmi» lo guardo e mi scappa una piccola risatina. «beh è una domanda stupida lo so. » aggiungo quasi in modo divertito «e quale sarebbe questa domanda?» «beh...» lo prendo di nuovo per i fianchi e ci poggiamo sullo stesso albero la quale ci siamo poggiati 5 secondi fa «vuoi essere...» «il tuo ragazzo?» scoppiamo in una grossa risata. «hai veramente il coraggio di chiedermi di essere il tuo ragazzo dopo aver fatto sesso?» divento tutto rosso «diamine si» risponde e mi bacia di nuovo. «adesso devo andare davvero, a domani Reggie» fa per andarsene ma lo tengo per una mano. «hai qualcos'altro da chiedermi?» aggiunge lui. Lo statuto di nuovo a me e inizio a baciarlo sul collo. Al mio tocco geme e inizio a fargli un succhiotto. «reggie.. fermo.» mi stacco da lui e noto, sulla parte la quale l'ho baciato, un segno rosso e viola. «cazzo» «adesso hai il mio marchio. Nessuno può toccarti.» mi dà un bacio, mi alza il dito medio ed io, prima di ore sere la strada per tornare a casa, mimo con le labbra un 'ti amo'. Dopodichè mi giro e torno a casa.

~|| Ho scelto te ||~ jegulusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora