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Ormai da quando ci conoscemmo, le giornate migliorarono e pensavo che non potevo resistere senza di lui... Mi sbagliavo. Arrivaò il giorno della partenza, ormai le giornate erano diventate monotone e non ci feci neanche caso al giorno della partenza, arrivò così, come niente.

È una giornata normalissima, mi sveglio mi metto un costume ed esco fuori dalla mia stanza per fare colazione. Oggi non faccio colazione con James, è stato costretto ad uscire con i suoi genitori per fare una passeggiata con la famiglia al completo. «buongiorno reggie» annuncia mio padre prima che io possa mettere un piede fuori dalla nostra casetta. «'giorno» rispondo ancora assonnato «oggi non fai colazione con James, tesoro?» mi domanda con aria curiosa mia madre. «ehm, no. È stato costretto ad uscire con la famiglia.» mia madre a questa affermazione sorride «dai prendi qualcosa da mangiare. Ti riscaldo un po' di latte?» «si grazie, mamma.» mi sorride e si reca in cucina per riscaldarmi il latte. Arrivano anche Sirius e Bellatrix. «buongiorno famiglia.» annuncia Sirius molto felice. «buongiorno zio. Zia vuoi una mano in cucina?» domanda Bella. «no tesoro tranquilla, siediti e fai colazione.» annuisce e si siede accanto a mio padre. «oggi non sei con James?» mi domanda mio fratello «no, non c'è oggi.» «capito... quella la mangi?» faccio segno di 'no' con la testa, la prende e se la mangia. Si tratta di un biscotto. Sono la specialità di mia madre e tutti li amano. «buongiorno!» arrivano anche Andromeda e Cissy «ehi Reggie, oggi non-» «la smettete di farmi tutti la stessa domanda? No, non c'è» le due ragazze ridono a quello che dico. Finita di fare colazione, prendo la bici e pedalò per andare fuori casa di James per vedere se è arrivato ma vengo fermato da mio padre. «cosa?» domando stranito «reggie dobbiamo consegnare le bici, dobbiamo fare le valigie, dobbiamo andarcene.» 'cazzo' non ci credo. Oggi è veramente l'ultimo giorno? «no aspetta, oggi è il 30 giugno?» domando a mio padre «beh, si Reggie» scendo dalla bici e la do a mio padre. «reggie dai vieni, aiutami con le valigie» mi chiama mio fratello «no aspetta, dobbiamo già fare le valigie? Adesso?» guardi mia madre e lei annuisce. Accompagno mio fratello nella nostra stanza e iniziamo a fare le valigie.

Passa circa un'oretta, ormai le valigie sono pronte, le stanze sono quasi tutte vuote. Dopo aver fatto di nuovo un controllo nel caso avessi lasciato qualcosa, esco fuori e mi dirigo verso il frigorifero per prendere un sorso d'acqua. «ehi Sir, un po' d'acqua?» annuisce e gli passò una bottiglia. La prende a volo e la beve tutta in un solo sorso. «ho un cammello come fratello io.» rido e quasi non lo faccio affogare. Rido ancora di più. «grazie Reggie» aggiunge Sirius con un respiro profondo. Mio fratello guarda dietro di me e agita la mano. Non capisco «ehi Luca!» capisco subito che si tratta degli amici di mio padre. Mi giro anche io e saluto «ciao Sirius, ehi Regulus, come sono state queste vacanze?» mi rifiuto di ascoltare e di conversare con loro per spiegare tutto per filo e per segno. Mi allontano piano ma ovunque vado ci sono valigie di qua e di la. «regulus dai forza aiutaci a portare qualcosa dobbiamo andarcene.» Annuisco. «papà» lo chiamo «si?» «hai un foglio e una penna?» domando. Lui mi guarda strano ma controlla nelle tasche e caccia un piccolo pezzo di carta ed una penna nera. «arrivo subito» corro più veloce che posso. Passo dalla mia parte di villaggio a quella di James. Corro ancora più veloce. La porta è chiusa, non sono ancora arrivati. Speravo di trovarli, mi sono accorto solo ora di non avere il numero di James. Ero arrivato per prendermelo, ma a quanto pare non posso. Non posso lasciare il mio numero di telefono su un pezzetto di carta, così decido di scrivere qualcosa. Poggio questo pezzo di carta su un muretto non tanto alto e ci metti una pietra abbastanza pesante sopra.guardo ancora l'ultima volta la sua casa e me ne vado.

Siamo arrivati all'aereoporto stiamo salutando gli amici di mio padre. Una volta scambiati abbracci saliamo sull'aereo. Prendiamo gli stessi posti che prendemmo quando partimmo, mi siedo e ascolto di nuovo la mia playlist e come all'inizio, parte 'mysteri love' diventata ormai la nostra canzone. La canzone mia e di James. Ci aspettano quasi dodici ore di viaggio e cerco di addormentarmi. Non posso credere di aver lasciato il mio ragazzo li, senza salutarlo chissà come si sentirà lui quando vedrà il messaggio che gli ho lasciato.

~|| Ho scelto te ||~ jegulusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora