«Natsu, dove sei finito?»

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Il ragazzo rallentò il passo, sguainando il suo sguardo freddo, impassibile, parlando con non si sa chi, cercando però di non dare nell'occhio.

-Ho dormito per due giorni interi, penso mi basti. Poi, è uno spasso vedere le serie di sfighe che ti capitano!- Esclamò nella testa del ragazzo, chiudendo un occhio a causa delle urla dell'ospite indesiderato.

«Non potevi trovare momento peggiore per infastidirmi. Natsu è incazzato con me, gli avevo promesso di dirgli tutto.

-Ed invece, non lo hai fatto. Andiamo...Ti conosco abbastanza bene!- E.N.D con il suo modo di fare, si intuì che stava trattenendo le risate, ed anche le tipiche battutine. Non lo poteva vedere, ma poteva percepire ciò che lui provava. Sapete cosa provava? Divertimento da pazzi psicopatici, ricoverati al manicomio delle winx di oggi.

«Beh, non gli ho detto neanche un quarto della mia storia. Se già si incazza per queste poche cose...» Il suo sguardo si incollò sul pavimento, mentre sorgeva in lui un senso di colpa che lo divorava da dentro, sentendo un peso sulle sue povere spalle, che gli ricordavano il peso di ogni sua bugia.

Il caro "demone" ridacchiò, amava vedere i complessi che gli esseri umani si creavano. Complessi, che a detta sua non facevano che rovinare la propria vita, sentendo sé stessi come delle nullità, donando un senso di vuotezza alla già martoriata umanità.

-Voi umani siete così patetici. Davvero vi fate tutti questi complessi? E per cosa? Solo...per paura. Paura di essere abbandonati, abbandonati da qualcuno che si ama tanto. Ma tanto, una volta morti, non avrete più nessuno. Sarete abbracciati dall'immenso oscuro vuoto, senza nessuno che calmi le vostre urla di disperazione. Non capisco proprio la natura di questa filosofia, la morte non dona risposta, stessa cosa la vita.-

Lapis bloccò i passi, riflettendo sulle parole del suo relativo amico, mentre il temporale si abbatté sulla povera Magnolia ma anche oltre. I suoi capelli, i suoi indumenti ed anche i suoi sentimenti felici, bagnati da quelle miriadi di gocce d'acqua, scendendo alcune di esse sui suoi occhi, dando l'impressione di un pianto, anche se falso.

Un tuono colpì le porte di Magnolia, presso dove si trovava il ragazzo biondo, i cui occhi risplensero, rivelando la vera colorazione di essi. Il vuoto. «Non voglio essere odiato da Natsu ed io, voglio dirgli tutto. Ma non posso...»

-E vorresti negargli la libertà di sapere? Sapere la verità che tu stesso gli stai nascondendo.-

Uscito dagli occhi indiscreti degli abitanti urlò: «Lo voglio solo proteggere!» Strinse i pugni e ringhiò, continuando a camminare con passo felpato.

-Lapis, ti voglio ricordare che nessuno ti conosce come me. Sono dentro di te caro mio, da almeno quattrocento anni, non scordartelo. So il motivo per cui lo fai veramente, ed è per salvarti la faccia.-

Lui scattò di rabbia, mollando un pugno indomabile in un albero, estirpando una lunga serie di essi per chilometri e chilometri di distanza, tornando nella sua compostezza classica.

E.N.D rise, era davvero divertito dalle reazioni isteriche del suo ospite, notando il suo stato emotivo debole, pronto a crollare come un palazzo abbattuto da una bomba. Era un momento adatto per i suoi scopi, ma non avrebbe agito subito. Voleva godersi lo spettacolo da bravo demonuccio.

-Pessimo controllo della rabbia, indebolimento magico e fisico, pre-caduta psicologica, ed anche una gestione della situation scarsa. Sta per arrivare la tua caduta, re dei dragon slayer. E quando arriverà...Io sarò lì a prendere dominio della situazione. Non puoi mantenere tutto segreto, le bugie prima o poi si scoprono.-

Monogatari no owariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora