Una lettera Inaspettata

1.6K 55 137
                                    

Ps:se vedete degli errori ditemelo, così li correggo❤

La tensione nella sala era talmente pesante che si poteva tagliare con un coltello. Da un lato c'era Silente con i suoi alleati più fedeli che volevano incarcerare Harry. Dall'altro c'erano Harry e Tom con tutti i Mangiamorte e altri alleati che volevano impedirlo.
Infine c'erano tutti gli studenti che non avevano ancora deciso da che parte stare, ma che erano rimasti scioccati da tutto quello che aveva passato Harry.
L'aria era tesa, nessuno osava fiatare. Perfino Pix se ne stava zitto ad osservare la scena.
Dopo quella che sembrò un'eternità, Harry si alzò e tutti gli sguardi si puntarono su di lui.
<E se non volessi andare ad Azkaban?> cominciò rompendo il silenzio con un tono di voce calmo e rillassato. <Insomma, se mi mandate via non riuscirete più a leggerli quei libri... inoltre, non capisco proprio cosa io abbia fatto di male... infondo alla fine dei conti, io mi sono solo difeso. E questo non è un crimine> finì con una calma inquietante mentre camminando si avvicinava a Barty, Andrew e Gellert; che erano seduti al tavolo di Serpeverde.
<Davvero non riesci a comprendere la gravità delle tue azioni?! Hai ucciso quattro Babbani!> ribatté Silente con tono grave.
<Veramente la legge imposta dal Ministero della Magia, dice solo che non si possono uccidere dei Babbani con la magia... e io, non ho usato la magia> fece notare Harry con un sorrisetto malandrino.
Effettivamente, nulla nelle leggi magiche diceva che era un crimine uccidere un Babbano con metodi Babbani. Di conseguenza, da questo punto di vista, Harry non aveva commesso nessun crimine.
<Il ragazzo ha ragione Albus, per le leggi magiche, non può essere arrestato> disse Gellert con lo stesso sorriso che ormai stava spuntando a tutti gli alleati e alla maggior parte degli studenti.
<Caramell, si tratta pur sempre di un quadruplo omicidio!> disse Silente arrabbiato.
<Purtroppo... ha_hanno... ra-rag-ragione> balbettò Caramell bianco in volto.
<Questo non mi impedisce di espellerti, Harry> disse Silente non volendo darla vinta.
<E smettila di rompere i coglioni!> esclamò Gellert irritato. <Non posso impedirti di espellerlo, ma questo non mi impedisce di accettarlo come mio studente>.
<Tu non sei preside di nessuna scuola!> sottolineò Albus.
<Questo è vero, ma ho tutte le credenziali per fare il professore privato, sai quest'anno mi sto occupando io dell'educazione scolastica di mio figlio> ribatté Gellert con uno sguardo di vittoria.
<Come volete, da questo momento, Harry sei espulso dalla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts> decretò Silente.
In molti sussultarono e cominciarono a bisbigliare qualcosa fra loro.
<Bene> disse calmo Harry ritornando al suo posto. Ma, prima di sedersi, si girò a guardare Silente e disse: <Ora che non frequento più questa scuola, ci tenevo a dirle una cosa professore>.
<Va bene, ma fai in fretta; abbiamo già perso troppo tempo> acconsentì il preside in tono glaciale.
<Vai a farti fottere!> disse Harry prima di sedersi.
In molti non riuscirono a trattenersi dal ridere, altri addirittura lo  applaudirono.
Ora tutta la tensione di prima era sparita.
Il preside mancava poco che fumasse di rabbia.
<Ma quanto ti posso amare?!> esclamò a bassa voce Tom prima di baciare Harry sulle labbra.

<Perfetto, chi vuole leggere?> chiese Regulus per richiamare l'attenzione.
<Io> disse Andrew appellando il libro.

Capito tre
Una lettera inaspettata

Cho- quale lettera?

Ron- non lo so... forse ha vinto un concorso

Sellin- magari tu vincessi un cervello nuovo, quello che hai deve essere andato a male- disse facendo ridere molte persone.

Erano passati diversi anni e fra qualche settimana, Harry sarebbe diventato undicenne.
La vita all'orfanotrofio era stressante, ma orami Harry ci si era abituato.

I libri del futuro- Dark VersionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora