1 - PROMESSE

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Freddo. Buio. Tremo.

La testa è pesante e poi leggera. I pensieri vagano.

Ho consumato ogni briciolo di energia e ora combatto in un limbo fatto di coscienza e incubo.

Lattner. Devo andare da lui.

Ha bisogno di me.

Questa consapevolezza è tutto ciò che mi impedisce di crollare. E perdermi.

Devo restare sveglia per poterlo raggiungere. Devo salvarlo. Devo...

Un fremito.

Il gelo mi scuote.

Il mio corpo rimane immobile, come spento. Più provo a muovermi, più non risponde alla mia disperata richiesta.

«È congelata.» Qualcosa di caldo mi copre. Profuma di pulito e dopobarba. «Dobbiamo trasportarla alla mia clinica! Devo visitarla e assicurarmi che una esposizione così prolungata a un ambiente gelido non abbia compromesso le sue funzioni vitali e creato invisibili danni irreversibili.» È Marshall. Impartisce ordini come farebbe Lattner.

Lattner... il mio Lattner.

Cerco di alzarmi ma vengo spinta giù. «Buona! Buona, dannazione! Ma che diavolo aspettate?»

Tante voci. Tante discussioni inutili.

Takeru. Märten. Mashall.

Parlano, parlano, parlano.

Li sento discutere su sciocchezze. Si muovono. Ci muoviamo.

Ma lui dov'è? Dov'è Lattner?

Lexie è rimasta al suo fianco, no? Lo ha salvato, giusto?

Non importa se non l'ho fatto io... basta che sia vivo.

Una fitta al petto.

Il cuore sembra sanguinare.

Il pensiero che sia morto mi scuote.

Sento il panico salire come la marea. E io, ci sto annegando dentro.

Voglio alzarmi.

Sollevo la mano per aggrapparmi a qualcosa, alla cieca. Qualcuno la blocca. «Robin, non ti muovere, per favore!» È Takeru. La sua voce vacilla. È preoccupato. Spaventato. Cosa sta succedendo?

Sono sballottata qua e là.

È buio.

C'è odore di gas di scarico e benzina. Mi hanno caricato su un furgone e nemmeno me ne sono accorta. Colpa del freddo che ho sofferto, mi ha prosciugato.

Perdo e riprendo coscienza a intervalli.

Dovrei riposare, sì... ma non voglio. Non posso.

Il pensiero di Lattner è sempre lì. «Lui dov'è?» È la mia unica preoccupazione. Lo domando al buio, sperando che qualcuno mi risponda.

Takeru mi stringe la mano, in una silenziosa rassicurazione ed è Märten a parlare: «Quando ce ne siamo andati ho sentito le sirene dell'ambulanza... lo avranno già portato via da là.»

Portato via. Già. Ma morto o vivo?Questo nessuno me lo dice.

Alzo la testa, allungo le braccia e annaspo nel vuoto. Sono in cerca di un appiglio. Voglio alzarmi. Voglio vedere dove siamo e dove stiamo andando. Perché è così buio qui?

Problema Pericoloso - Joker (vol.3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora