capitolo 2

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Sentii un dolore forte alla guancia e al naso così me lo toccai e mi usciva il sangue perché lo aveva fatto? Perché colpirmi in quel modo? E poi non avevo detto niente di male mi ero anche inchinata per mostrare rispetto nei confronti di mio padre e lui mi aveva colpita...

-padre ma che state facendo!!- disse sebastian con la faccia perplessa spaventata si avvicinò a me e cercò di consolarmi
Avevo già il viso bagnato da lacrime e sangue
-non avvicinarti. a lei ci penso io- rispose lui in tono duro

-ma padre ma non ha fatto niente di male!- disse Sebastian

- guardie portate via mio figlio -urlò marcus

-ma padre che state facendo?!- chiese lui urlando
Io e mio fratello non capivamo cosa stesse succedendo ma tutti e due eravamo spaventati . Le guardie lo tesero fermo lontano da me. tentó di liberarsi ma non ci riuscì
- p..padre che succede? -chiesi io con voce tremante ancora sconvolta e stordita dal dolore

- qui le domande le faccio io! - rispose

-come ti sei permessa a indossare un abito di tua madre come hai potuto?- mi urlo contro, mi pese per i capelli costringendomi a guardarlo

-lasciala stare! - urlò sebastian

Mio padre fece un cenno alle guardie e loro diedero dei pugni a mio fratello facendolo accasciare a terra
Ma come poteva trattarci come animali? Lui era nostro padre era diverso Sì lo era...
-impara a chiudere la bocca sebastian- disse mio padre

Guardai sebastian con compassione

-Allora non mi rispondi?- mi diede un altro schiaffo che mi scaraventó la faccia a terra e mi fece ancora più male del primo
Udii sebastian piangere in silenzio...risposi perché avevo paura che picchiasse di nuovo me... ma mentii per paura che facesse del male a mio fratello

-i..i...o beh volevo farvi un sorpresa- risposi a stento

Lui si mise a ridere

-una sorpresa dici? A me fai solo ricordare tua madre e tu non sei degna di portare il suo vestito- mi diede un calcio e io mi acasciai ferita dalle sue percosse ma anche dalle sue parole
Mi ricordai che nella stanza c'erano anche Carol e Aleksander sicuramente si saranno goduti la scena
-scusate non si ripeterà più - risposi io con quel filo di voce che mi rimase

-sarà meglio che non si ripeta - rispose lui

Cercai di alzarmi ma mi doleva la gamba dove mi aveva dato il calcio ...

HelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora