💌12

5.4K 170 13
                                    

Abbiamo cominciato a frequentarci, è cosi che si dice, no? Quando passi del tempo con lui, e non intendo solo fisicamente, poiché da quella cena non ci siamo più rivisti. I sui impegni lavorativi non combaciavano con i miei e quando di rado aveva del tempo per far coincidere i nostri respiri quella impegnata ero io con i miei corsi.

Passare del tempo con lui, intendo nelle altre ore del giorno dove non si è occupati, di solito di sera, rientrarti ognuno nella propria dimora esausti e riuscire a trovare, però, lo spazio per uno scambio di messaggi su come sia andata la giornata o se qualcosa di bizzarro sia successo nella quotidianità da stravolgerla anche solo per un minuto.

"Cri". Una voce cerca di distrarmi dalla lezione di storia della moda. Non posso permettermi distrazioni,il 30 ho un esame inerente a questo argomento, e tirando le somme non manca molto. "Crii" Ripete questa voce, non molla stavolta, tirandomi leggermente il braccio.

"Cosa è successo Es?" Non mi volto del tutto neanche ora, anche perchè grazie agli occhiali da vista -brutti difetti ereditari, la miopia, quando alle medie iniziai ad avere degli svenimenti improvvisi dovetti fare degli accertamenti inerenti a tutto il mio corpo e scopri che in parte era dovuto a questo difetto visivo, l'unica fortuna fu che devo indossarli solo quando studio, si, insomma le solite raccomandazioni- riesco a vedere il riflesso di una bimba impaziente di mostrami il suo nuovo gioco.

"Devo mostrarti una cosa." In tutti i modi evito distrazioni, ci tengo a quest'esame è anche il primo dei tanti e si sa l'emozione non manca ma nel suo tono si percepisce un brivido di pressione. "È importante." Aggiunge.

"Es, sto cercando di prendere appunti. Non può aspettare questa cosa che devi mostrarmi?" Chiedo, appuntando la data esatta del passaggio dalla moda di corte a quella borghese.

"Cri, se non sarebbe un minimo importante non ti avrei chiamata nel momento più intenso dell'esposizione infinta del Martinez"

"Non farmi ridere Es." Ha questa pecca di stravolgere i nomi, e non lo fa per cattiveria o screditare il diretto interessato, anzi è un suo modo, le esce spontaneo nella maniera più spensierata possibile.

"Dai lo sai anche tu che Martinez riecheggia migliore per le orecchie, anziché un cognome noioso come Marcelli." Conclude con il suo famoso gesto, le famose virgolette, che poi dicono tutto ma non dicono un cazzo.

"Non capirò mai questa tua teoria, cosa ce che non va nel cognome Marcelli?"

"I nomi spagnoli hanno un fascino tutto loro, maggiormente nel pronunciarli, Martinez, ascolta è oro per le mie orecchie." No sul serio non capisco queste sue teorie, a me viene da ridere solo osservando il suo viso concretato e le sue mani agitarsi nel vuoto. "Marcelli, invece, troppo comune, tutti i comuni mortali possono avere questo nome e poi quando si pronuncia è qualcosa di orribile. Non potrai mai capire questa follia, e non ridere Crjstel" Non c'è lo fatta a resistere, il suo visino attento mi incute troppa allegria. "Piuttosto vuoi vedere cosa devo mostrati, è nettamente più interessante della moda di quei vecchi borghesi, già hai preso il filo tanto vale concederti altri due minuti, no?"

"Hai la mia totale attenzione, soltanto due minuti però." Non finisco la frase, che innanzi ai miei occhi si presenta uno scatto di Fede, torso nudo, mentre si allena con la squadra. Uso i social, con una giusta dose senza dubbio, il mio profilo è uno semplice e comune come tanti altri ma non per Es. Per lei il mio profilo è degno per far competenza alle persone che lo utilizzano come strumento di lavoro. Es in questo campo è molto più istruita della sottoscritta e infatti non le sfugge nulla, ama il lato del gossip dei famosi, ma non pensavo che amasse anche il gossip riguardante il calcio.

"Non dici nulla ora?" Qualcosa ha smesso di funzionare, dentro e fuori di me. Non si discute sul suo fisico, insomma sembra scolpito, ma non è ciò a far perdere il controllo della mia lucidità poco attiva di oggi. Non so bene cosa sia, resto imbambolata , seduta in ultima fila su queste sedie da quattro soldi e altrettanto scomode, è proprio vero 'tanto spendi, tanto ottieni' questi maledetti detti non ne sbagliano una. Vedete, cerco sempre sotterfugi quando mi ritrovo a spifferare al mio ego i miei medesimi pensieri, ma sta volta è diverso, l'emozione se cosi può essere definita è diversa. Qualcuno mi suggerisce il termine gelosia ,quando quella persona in particolare riesce a 'turbare' il tuo cuore anche sotto questo aspetto, a far tremare la tua insicurezza, e chi può dirlo magari può farti stare terribilmente male perché vorresti averlo solo per te e l'idea che altra gente possa vedere ciò che tuo ti manda su di giri.

non mi va/con te | federico chiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora