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Siamo appena arrivati al nostro solito locale. Nostro, non c'è termine migliore, qui con Paulo e gli altri veniamo spesso, siamo di casa ormai. Questa sera è pieno zeppo di gente, ma il proprietario ci riserva sempre un posto più appartato, nonostante non amo il mondo dei giornalisti, sono pur sempre un ragazzo di 22 anni che ama divertirsi.

Ci dirigiamo al nostro tavolo, ma prima che possa sedermi decido di ordinare qualcosa al bancone: "Volete qualcosa?" Chiedo ai ragazzi.

"E lo chiedi anche Fede!"Proferendo per prima la parola l'argentino.

"Non esagerare Paulo stasera."Gli suggerisce Bernardeschi.

"Fai tu Fede, allora, alcolico ma non troppo."
La parte festaiola ha sovrastato la razionalità totale che c'è in Paulo.

Mi tocca fare la fila per ordinare, ma nel mentre attendo, mi sento una pacca sulla spalla:"Anche tu qui stasera!"Scambiando un saluto di mano con l'altra persona.

"Fede."Passando ad un gesto più caloroso, apre le braccia e circonda le mie spalle. "Si sono venuto per festeggiare la notizia di ieri!"Esclama ancora emozionato dopo il suo nuovo contratto.

"Sei stato grande amico, non mi stancherò mai di dirtelo." Dico in tutta sincerità.

"Grazie Fe non hai mai smesso di credere in me."Sorridendomi.

"E sei solo stasera, vuoi unirti a noi?"Chiedo mostrandogli il tavolo.

"Sono con due mie care amiche."

"Ah quindi sei qui con la ragazza con cui stavi tutto il tempo ieri." Buttata la gli chiedo con l'intento di svuotare il sacco.

"Mi hai scoperto."Sorpreso con le mani nel sacco. "È la ragazza di cui ti parlai tempo fà."

"Sei il solito, ancora non le hai detto le tue 'intenzioni.' "Gesticolando la famose virgolette.Gian mi aveva raccontato tempo fa che c'era questa ragazza che lo aveva preso molto, ma non pensavo che non gli avesse ancora parlato di ciò che prova , conoscendolo ormai da un anno ho imparato però a capire che lui su queste cose è l'opposto di me, a me piace stuzzicare,invece lui è molto timido.

"Lo sai Fede. Mi conosci."Dichiara a suo favore.

"Proprio perché ti conosco so che sei una causa persa."Dico in mia risata, notando che viene subito ricambiata.

"E' quella lì."Indicandola.

Mi volto verso la parte indirizzata, ci sono due ragazze che ballano in pista, accompagnate dalla musica.La ragazza indicata non è molto alta,capelli scuri, e da quel poco che riesco a vedere anche i suoi occhi sono scuri. Accanto ad essa c'è una ragazza con un vestito di piume celestino come il mio angelo azzurro, appena ordinato. Al contrario dell' altra, riesco a vederla in volto. Il mio cuore perde un battito. I miei occhi sono increduli. Le mie labbra leggermente aperte. Il mio volto assume una reazione di stupore. E' lei la ragazza che mi ha aiutato ieri.

"Sembra carina."Affermo in primis."E quella accanto è l'altra tua amica?"Sollecito interessato.

"Si è la ragazza di ieri mentre sfilava con il mio vestito.Si chiama Cristel."Qui ti volevo Gian, cascato direttamente nel mio intento di strappargli quel famoso nome tanto atteso.

"I vostri drink sono pronti."Richiama la nostra attenzione il ragazzo dietro il bancone.

"Porto questi dai ragazzi , ci becchiamo dopo Gian." Salutandolo e allontanandomi.

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"Paulo c'è lei, qui, stasera."Dico passandogli il suo solito vodka-lemon.

"La ragazza della sfilata?"Domanda l'argentino iniziando a sorseggiare il drink.

non mi va/con te | federico chiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora