Capitolo 3

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[La storia è di mia proprietà, si prega di non copiare per evitare sconvenienti.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Capitolo Corretto.]

Capitolo 3

31 ottobre. Halloween.

Festeggiavo sempre Halloween con Stefan.

Durante quei giorni, pur essendo più grande di me, mio fratello si comportava come un ragazzino di tre anni.

Il suo travestimento preferito? Dracula.

Avevamo due anni di differenza e quando capì che ero abbastanza sveglia e che sapevo comportarmi da persona matura, iniziò a portarmi con lui e i suoi amici alle grandi feste, con musica a palla e luci ad intermittenza.

Ricordo ancora il nostro primo Halloween che passamo fuori dal quartiere insieme.

Gli anni prima mi accompagnava a fare

"dolcetto o scherzetto " ai vicini e quando tornavamo a casa ci sedevamo sul divano mangiando quella moltitudine di dolciumi, fino alle 23 poi mi salutava con un bacio sulla fronte e usciva con i suoi amici.

Quella volta però, mi portò con se.

Avevo quindici anni e lui diciassette che aveva compiuto tre giorni prima.

Era entrato come una furia dentro la mia camera urlando " Rah muovi il tuo culo dal letto. Vai a fare la doccia e poi vieni in camera mia che devo truccarti, stasera vieni con me" Era fissato con i vampiri, d'altro canto lo sono anch'io tutt'ora.

Saltai giù dal letto in una maniera assurda e feci la doccia in cinque minuti.

Quello fu il primo e l'ultimo Halloween che passammo insieme.

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Continuo a camminare verso chi sa dove alla ricerca di un posto tranquillo e il più riparato possibile, per poter passare la notte.

Quello stronzo che mi aveva affittato casa mi ha sfrattato pochi minuti fa.

Non avevo soldi per poter pagare l'affitto è vero ed ero in ritardo di due mesi, ma gli avevo gentilmente chiesto un altro mese, il tempo di trovare un sacrosanto lavoro e prendere i soldi.

Ma, ovviamente, il vecchio non ha voluto discutere. Mi ha dato mezz'ora per riordinare le mie cose e andarmene.

Non ho la minima idea di dove andare, adesso e non posso pagarmi un motel.

Dio, ci fosse una sola cosa che tu mi faccia andar bene nella mia misera vita!

La mia famiglia era credente e anch'io ma dopo tutto queste cose, non sono così sicura che esista un Dio.

Questa notte fa un freddo polare, non mi sento le mani e scommetto che le mie gambe siano diventate rosse poiché indosso solo un jeans nero leggero.

Arrivo nella parte più illuminata del quartiere, ed eccoli li: diversi bambini che giocano tra di loro, altri che fanno gli scherzi alle persone che non gli aprono, e altri che mangiano caramelle...

Scheletri, streghe, vampiri, diavoli... Ci sono tutti.

Mi perdo a fissare quei bambini felici e le case tutte addobbate.

Zucche intagliate nella tipica faccia mostruosa con una candela all'interno per renderle ancora più spaventose.

Ce un bambino che sta spaventando delle bambine più piccole con la sua ascia di gomma e la faccia con del sangue finto sopra.

Hey Angel~(Andy Biersack)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora