Capitolo 5

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Maggio 2017

Era una notte d'estate quando Isobel aprì di scatto gli occhi respirando affannosamente a causa di un incubo, ormai era da più di un mese che li aveva all'inizio erano solo delle immagini sfocate non seguivano nemmeno un filo logico ed Isobel non ne capiva il significato ma poi con l'andare avanti le immagini divennero sempre più nitide e reali tanto che inizio a spaventarsi iniziarono ad assumere un filo logico :

Un uomo che la maltrattava e allo stesso tempo le sussurrava quanto la amasse ma lei lo implorava di smettere, di fermarsi con questa tortura ma bastavano quei sussurri e dei tocchi dolci che la ammaliavano era esterefatta da quella voce così suadente che non sembrava umana e man mano che le sussurrava parole in una lingua a lei sconosciuta sveniva. Quando Isobel aprì gli occhi la scena era cambiata si trovava in un bosco con gli alberi che formavano un cerchio e lei era proprio al centro di esso, guardandosi attorno disorientata non capiva il motivo di tutto ciò fino a quando improvvisamente si formò un cerchio di fiamme intorno ad essa, indietreggiò di scatto spaventata ma era tutto inutile le fiamme la circondavano seguendo ogni suo movimento come fosse una danza, una volta giratasi per guardare davanti a sé Isobel intravide una sagoma completamente vestita di nero che si avvicinava a lei pericolosamente ghignando.

Ogni notte da mesi era così tanto che ormai Isobel aveva perso le speranze di farsi una bella dormita, le occhiaie erano fisse come anche le tazze di caffè ma quello che non riusciva a capire era l'uomo del sogno che si avvicinava sempre di più a lei, l'uomo dagli occhi nero/azzurro perché lo sapeva?
Perché l'unica cosa che spiccava di più erano i suoi occhi dai colori diversi, uno nero che non si riusciva a distinguere il colore dalla pupilla e uno azzurro come il ghiaccio, erano pure bellezza avrebbero ammaliato qualsiasi ragazza o donna ed Isobel era una di loro ma non ci sarebbe cascata avrebbe resistito a quella tentazione c'è l'avrebbe fatta, sembra esagerato dire così ma basta un po' di immaginazione per capire quanta tentazione ispirava quell'uomo anche mentre si avvicinava a essa con quel portamento sensuale e quel sorrisetto sghembo sul viso, sospirò e chiuse gli occhi sperando che quest incubo finisse.

2 settimane dopo

Isobel si alzò dal letto sospirando e andò verso il bagno per lavarsi una volta finito si vestì e andò in cucina dove vi trovò il suo fidanzato ormai vivevano assieme e Isobel aspettava solo la proposta di Luke di andare a convivere erano 4 anni di relazione e ormai lei non aspettava altro che vivere una vita intera con il suo principe azzurro;
Si conobbero in un bar tramite degli amici in comune sapete, come quando il vostro amico esce con voi e incontra l'altro gruppo di amici con cui esce ecco si conobbero proprio in questo modo e fu amore a prima vista per loro quella scintilla che appare e sparisce in un nanosecondo appena si incontra la propria anima gemella.
Quando iniziarono a incontrarsi più spesso essendo che i gruppi alla fine si unirono e ne divenne solo uno probabilmente era quello più numeroso a quei tempi erano circa 30 persone alcuni si conoscevano da piccoli altri a scuola, Isobel ne conosceva un paio tra cui Jake il suo migliore amico si conobbero all'asilo quando un giorno lo vide fuori al giardino durante l'ora di ricreazione, le maestre li lasciavano giocare all'aperto per qualche ora guardandoli da lontano, Jake se ne stava tranquillo a mangiare la sua merendina fino a quando non gli cadde sbriciolandosi a terra Isobel, vedendolo scoppiare a piangere si avvicinò a lui timidamente porgendogli la sua « Grazie » disse timidamente con lo sguardo abbassato quando Jake decise di farsi coraggio e guardarla negli occhi vide la bambina allontanarsi, iniziò a correre per raggiungerla fino a quando non si accostò al suo fianco

« Mi chiamo Jake, tu? »  Isobel lo guardò chinando la testa da un lato, era un bambino strano prima non la guardava negli occhi e dopo due secondi era al suo fianco a presentarsi

« Isobel » disse guardandolo scettica aveva due grandi occhi verdi e i capelli castani e un po' bassotto ma aveva un viso tenero e a lei questo piaceva anche se era piccolina aveva già dei bei gusti la bambina. 

Passarono giorni e anni Isobel e Jake continuarono a incontrarsi durante l'ora di ricreazione dall'asilo passarono alle elementari a parlare e a mangiare insieme vicino agli alberi dei giardini delle scuole, si trovavano assieme anche se lei rimaneva sempre sulle sue Jake sapeva che prima o poi l'iceberg si sarebbe sciolto era il suo obiettivo e sarebbe rimasto per un bel un po';

Passarono degli altri anni ormai erano diventati una cosa sola gli "Inseparabili" così li avevano nominati a scuola ed era vero dove andava lui, essa era la sua ombra e dove andava lei, esso era la sua. Nessuno dei due si aspettava che la loro amicizia sarebbe durata così tanto ma invece non fu così, durò e durerà per sempre almeno così sperava Isobel non si fidava molto facilmente delle persone e con Jake all'inizio fu lo stesso ma poi si lasciò andare ed arrivò al punto di fidarsi ciecamente e confidargli le sue insicurezze quelle che alla fine abbiamo tutte noi ragazze o quasi, il non essere troppo belle o il non avere il carattere perfetto, quello che piace ai ragazzi, le forme non adatte come il fisico o il viso, il seno troppo grande o troppo piccolo oppure quei piccoli brufoli che ci porta a dire di non essere belle ma imperfette ma lui la rassicurava dicendogli che la perfezione sta nell'essere imperfetti, la bellezza sta nell'essere ciò che siamo e come siamo, avere qualche chilo in più, il seno piccolo o grande o dei brufoli non ci deve portare ad odiare il nostro corpo o il nostro viso e a nasconderci, siamo così belle nella nostra imperfezione, dobbiamo solo saper amarci guardandoci allo specchio e dirci "Sono bella, Mi amo e Mi piaccio"  e quando Jake finì di dire ciò vide Isobel piangere, l'abbracciò forte, voleva stargli vicino non capiva che tutto ciò che gli aveva appena detto lo pensava realmente perché per lui era bella così anche se non si accettava lo era, la bambina dai capelli rossi e gli occhi azzurri come il mare era pura bellezza nella sua piccola età e col passare degli anni sarebbe stata la donna più bella e perfetta agli occhi di Jake, del suo migliore amico, il piccolo fiore che non avrebbe mai avuto.

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