"Kara!" la voce inconfondibile di Jack, il mio Beta, mi riportò sulla terra. Lo guardai in cagnesco per aver interrotto il mio ciclo di pensieri
"Che c'è?" risposi irritata.
L'ultimo anno non era stato facile, dopo la morte di mio padre i suoi poteri di Alpha erano passati a me ma non tutti erano d'accordo con questa scelta.
Per molti ero solo Kara Lightwood, l'innocente figlia venticinquenne di uno degli Alpha più potenti di tutti i tempi, il solo e unico Viktor Lightwood. Ma non sapevano che mio padre mi aveva preparato a quel momento per tutta la vita, non aveva mai pensato a nessun altro che potesse prendere il suo posto. Ed adesso eccomi qui, sono l'Alpha del branco più potente dei territori del Nord.
"Dobbiamo preparare i turni di guardia per il prossimo trimestre, concentrati per favore" continuò a lamentarsi Jack. Aveva una pazienza infinita quel ragazzo nonché mio migliore amico dai tempi dei lupetti. Quando entrava in una stanza ti saltava subito all'occhio, era uno degli uomini più belli che avessi mai visto nella mia vita: alto più di un metro e novanta, spalle larghe, capelli corvini e occhi di ghiaccio, ma non era solo questo, era anche uno dei ragazzi più generosi e simpatici che esistessero, dolce ma duro quando doveva.
Insomma tutto il contrario di me.
Sbuffai portando la testa all'indietro e chiudendo gli occhi per un attimo
"Scusami, sono solo molto stanca, stanotte non ho dormito bene" mi strofinai il viso con le mani mentre ringhiavo frustrata
"Stai ancora facendo quei sogni?" il suo tono era preoccupato, mossi il mio sguardo su di lui e annuii scrollando le spalle
"Ma adesso non importa, sistemiamo questi turni prima che si faccia notte" il mio tono era freddo e deciso guardando le tante cartacce che erano accumulate sulla mia scrivania.
Dopo un paio d'ore la tortura finì, non che non mi piacesse prendermi cura del mio branco, anzi l'amavo era la mia famiglia ma non ero esattamente dell'umore giusto.
Quando mi affacciai alla finestra che dava sul cortile principale del nostro villaggio osservai i piccoli lupetti giocare con l'insegnante, sorrisi in automatico e mi strinsi le braccia al petto.
Dare più attenzione ai cuccioli era una delle cose che mio padre non faceva ma io adoravo passare il tempo con quei marmocchi, sognando che magari un giorno tra loro ci sarebbero potuti essere i miei figli. Ma era solo un sogno lontano, per il momento avevo molte altri cose a cui pensare.
Quando varcai la soglia di casa mia tutta quella banda di piccoli esagitati si bloccò per guardarmi e quando gli passai accanto tutti abbassarono il capo in segno di saluto
"Alpha Kara!" uno dei bimbi corse verso le mie gambe abbracciandomi, provocando uno dei sorrisi più sinceri che avessi fatto in vita mia
"Morgan!" lo salutai prendendolo in braccio. Adoravo tutti i cuccioli del mio braco ma quel lupetto aveva un posto speciale nel mio cuore: il suo bel faccino di bimbo di sette anni era contornato da lunghi capelli arricciolati del colore del sole ed occhi di un blu profondo, aveva l'aspetto di un angelo più che di un lupo.
"Perdonami Kara. Morgan quante volte ti ho detto che non devi mai disturbare l'Alpha?" lo rimproverò l'insegnante, ma il bambino poggiò la testa nell'incavo del mio collo per nascondersi
"Non ti preoccupare Nancy, va tutto bene" risposi cullandolo un po' tra le braccia e poi ripoggiandolo a terra.
Pericolo. mi avvertì nella mia testa Lena, il mio lupo, facendomi scattare immendiatamente
"Nancy porta i cuccioli all'interno, qualcosa non va" la donna annuì e se ne andò seguita dai lupetti.
Kara qualcuno ha appena tentato di invadere il confine. Mi avvertì Jack attraverso il collegamento mentale
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The White Wolf.
WerewolfIl branco dei Lightwood e dei Westwood sono in conflitto da secoli. Solo un inefficace accordo di pace sta mantenendo l'equilibrio nel Nord America. Ma riusciranno i due a mantenere il controllo quando una minaccia comune li metterà in difficoltà? ...