Sarai mia per sempre

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Percepisco che Izuku è spaventato e dico <<Ti vedo preoccupato Zuzu, tutto ok?>> lui dice <<Certo!>> lo sguardo negli occhi e dico <<Non sei molto convinto, . . . ,>> un esplosione attira la mia attenzione, mi giro di scatto e metto Izuku dietro di me, un ragazzo dai capelli color cenere mi compare ad un palmo dal naso e urla <<Perché Deku è qui?!>> io in modo molto calmo dico <<Non conosco nessun Deku, io conosco Izuku Midoriya>> il biondo mi spintona in parte, agguanta Izuku per la cravatta e urla <<Dimmi immediatamente come hai fatto a sostenere i test pratici pur non possedendo un quirk!?>> vedo nero dalla rabbia e subito scatto contro il biondo, lo allontano da Izuku e urlo <<Perché te la prendi con lui?!>> lui dice <<Non immischiarti!?>> iniziamo ad insultarci pesantemente fino a quando una sotto specie di bruco giallo appare davanti alla porta e con voce parecchio annoiata dice <<Vedere di non uccidervi il primo giorno di scuola>> si tracina dietro la cattedra e dice <<Mi chiamo Aizawa Shota, sarò il vostro coordinatore da ora fino al vostro diploma. Iniziamo subito, ognuno al proprio posto, . . . , Devo iniziare a fare l'appello>> una decina di minuti dopo sapevo a memoria i nomi e i cognomi di tutti. 

Guardandoci con occhi annoiati dice <<Oggi, visto che mi annoio, vi farò fare dei test, chi non lì supera verrà espulso e non potrà mai più rifare i test d'ammissione>> nella classe cala un silenzio di tomba e Momo dice <<Lei non può espellere uno studente il primo giorno di scuola>> Aizawa dice <<In quanto coordinatore, io posso fare quello che voglio, . . . , *risata molto diabolica* , . . . , Indossate le tute da ginnastica e radunatevi tra venti minuti nel campo sportivo dietro la scuola>> inarco un sopracciglio e dico <<Tute da ginnastica?>> Mina dice <<Ma sì, quelle tute blu che ci hanno dato quando abbiamo fatto i colloqui individuali>> la guardo perplessa e dico <<A me non è stato dato un bel niente, se non la divisa scolastica>> alzo la mano e dico <<Prof, a me non è stata data la tuta per fare ginnastica>> lui dice <<Vai in segreteria e fattene dare una>> annuisco, mi alzo e mi avvio verso la segreteria. 
Arrivo davanti alla porta e busso, una voce dolce dice <<Avanti>> entro nella stanza e dico <<Buongiorno>> faccio un inchino e continuo <<Non mi è stata data la tuta da ginnastica e me né servirebbe una>> una dolce signorina dice <<Certo cara, vieni con me>> la seguo e apre un gigantesco armadio, mi guarda e dice <<Col fisico che hai penso che una M vada più che bene>> io dico <<Ma io porto la S>> lei dice <<Preferisci una S alla M>> io dico <<Che differenza c'è tra le due taglie?>> lei dice <<La M ha la magia leggermente più larga rispetto alla S e i pantaloni sono meno attillati>> io dico <<Prendo la M>> lei dice <<Bene, se mi segui nel mio ufficio ti faccio firmare due carte e puoi andare>> annuisco e la seguo nel suo ufficio, una piccola stanzetta graziosamente decorata da foto e quadretti di ogni genere. Va a sedersi e dice <<Ecco qua i documenti>> annuisco e inizio a compilarli, lei mi guarda attentamente e dice <<Sei per caso la figlia di Saiko Watanabe?>> sgrano gli occhi e sottovoce dico <<sì>> lei dice <<Allora dimmi, ha realizzato i suoi sogni?>> abbasso lo sguardo e dico <<È morta, quando ero molto piccola>> cala il silenzio e qualche secondo dopo dice <<Non lo sapevo, scusa>> io dico <<Di lei ricordo assai poco, . . . ,>> lei dice <<Avvicinati, ti mostro una foto che ti farà sorridere>> dal cassetto della scrivania prende una cornice e dice <<Guarda, . . . , Questa l'abbiamo fatta il giorno del diploma, io sono la ragazza bassina e mora, lei è la ragazza con i capelli turchesi e quello al suo affianco è, . . . ,>> la interrompo <<Mio padre, . . . ,>> lei dice <<Alla fine sì sono sposati?>> io dico <<Sì, hanno vissuto felicemente sposati per quattro anni poi un giorno sono nata io e pochissimi anni dopo sì è ammalata ed è morta>> lei dice <<Sono felice che almeno sia riuscita a sposare l'uomo che ha sempre amato>> io dico <<Sì amavano già ai tempi del liceo?>> lei dice <<Dal primo giorno di scuola, dal primo istante che sì sono rivolti la parola>> io dico <<Davvero?>> lei dice <<Erano la coppia più popolare della UA>> con lo shock negli occhi dico <<Davvero?>> lei dice <<Ma tuo padre ti ha mai raccontato qualcosa?>> io dico <<Nulla, per lui gli anni della UA sono un tabù, guai a chi gli fa domande sull'argomento>> lei dice <<Capisco, allora non ha ancora superato quel tragico incidente, . . . ,>> io dico <<Tragico incidente? Di che stai parlando?>> lei dice <<Non devo essere io a parlartene>> annuisco e abbasso lo sguardo, lei sorride dolcemente e dice <<Fai una firma qui e torna dal tuo sensei>> annuisco e firmo, prendo la tuta e facendo un piccolo inchino esco dall'ufficio.