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"Perché ti interessa così tanto?"

Perché mi interessava saperlo? Questo mi è ancora un mistero però subito dopo risposi senza pensare, magari aveva parlato qualcuno che ne sapeva qualcosa in più su di me. Qualcuno che mi conosce meglio di quanto io non mi conosca già. Può essere difficile da capire, soprattutto quando non hai mai provato nulla del genere.

Vi faccio un esempio: voi siete il cervello, questo è diviso in due parti  quella della menzogna e un'altra, una che non si può definire solamente "verità", è in quel punto che entra in gioco un altro personaggio, il cuore. Lo scalmanato,quello che dice tutto senza pensare, quello che si fida dell'istinto, quello che ama rischiare.

Non si decide chi debba parlare tra i due, è una cosa naturale, a parere mio dar ascolto al cervello equivale a mentire. Semplicemente perché penso che la logica non sia il modo migliore per mostrarsi, basare tutti i propri pensieri sulla scienza non mi porterà a nulla.

Perché non rischiare ogni tanto?

Non so chi parlò in quel momento, so solamente che risposi

"Perché mi interessi tu,"

la ragazza mi guardò, per la prima volta non sapeva come rispondere, aveva sempre quello sguardo sicuro di sé stesso stampato sulla faccia; pochi istanti dopo un sorriso enorme apparve sul suo viso.

"voglio sapere chi sei, trovare qualcuno come me." sospirai, scandendo bene le parole tra di loro, pensavo che delle semplici parole non avessero effetto, neanche su di lei..

La ragazza stava per ribattere, quando la suoneria del mio telefono cominció a farsi sentire.

*Gelato al cioccolato, dolce e un po' salato, tu gelato al cioccolato* avete da dire? Chissà chi è l'unica persona capace di chiamarmi alle 3 di notte, per la cavolata del secolo? Si, Piadina.

Tirai fuori il telefono dalla mia tasca, e risposi con tono seccato "cosa vuoi?"

Il mio amico dall'altra parte del telefono rispose "Hey Jeryck scusa se ti ho disturbato" disse ironico "purtroppo devi interrompere l'appuntamento con la tua casalinga, ci sta qui Alex che si sta mangiando il frigo e ho bisogno di sostegno"

"ASPETTA PERCHÈ ALEX È IN CASA??" chiesi impaurito dalla risposta, stavo per perdere la pazienza, non solo mi avevano interrotto, ma  avevo persino una mandria di scalmanati che girava per casa mia.

"Magari ci fosse solo Alex, sono... Ehm Come dire... Tutti."
Feci un sospiro affranto, non avevo altra scelta che tornare a casa..dopotutto avrei rivisto Piace no?

"Scusa io devo-" tentai di giustificarmi
"Tranquillo vai pure" replicó lei comprensiva
"Me lo dirai mai?"
"Ti aspetto domani a mezzanotte, non mancare" disse, e se ne andò via accennando un occhiolino. Lasciò dietro di sé la scia del suo profumo, sembrava un'essenza all'arancia, piacevole, infondo come la sua presenza.

Dopo quella frase un altro battito mi mancó, generalmente in seguito a una mia simile affermazione, le persone perdono la pazienza, mi sostituiscono, mi abbandonano, si, anche per delle cose futili.
Lei invece era già pronta a donarmi un'altra possibilità, in pochi me lo hanno concesso.

E dopo pochi istanti rimasto a riflettere, camminai verso direzione di casa mia, indossando le cuffiette e facendo partire la prima melodia che trovai...

Living is easy with eyes closed, misunderstanding all you see

Vivere ad occhi chiusi è facile, fraintendendo tutto ciò che vedi

...

"Wҽ αɾҽ ιɳ 1980" α ɯɠϝ ʂƚσɾყDove le storie prendono vita. Scoprilo ora