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- 𝚂𝚎𝚕𝚕𝚢 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜
  𝚎𝚝𝚊̀: 32 𝚊𝚗𝚗𝚒
  𝚙𝚊𝚛𝚎𝚗𝚝𝚒: 𝙿𝚎𝚐𝚐𝚢 𝚎 𝚂𝚝𝚎𝚟𝚎 𝚁𝚘𝚐𝚎𝚛𝚜
  𝚙𝚛𝚘𝚏𝚎𝚜𝚜𝚒𝚘𝚗𝚎: . . .

-"Bene bene, cos'abbiamo qui?" dico piano mentre apro un computer
-"Interessante..."
Infilo la mia chiavetta nell'entrata USB del computer, clicco qualche tasto e... Voilà, il gioco è fatto!

Professione: beh, mi piace definirmi una spia indipendente ma al servizio dello SHILD.
L'America è grande, e da quando sono tornata dal Bleep sono successe tante cose...
Innanzitutto ho scoperto cos'era realmente successo: per farla semplice, un orribile alieno viola ha raccolto le sei gemme dell'infinito e, schioccando le dita ha fatto scomparire metà di tutte le popolazioni dell'universo, me compresa.
Siamo spariti per cinque anni... Finché Tony Stark, amico di mio padre, non riuscì ad inventare una "macchina del tempo" per recuperare le gemme e usarle prima di Thanos (il brutto alieno viola).
Inoltre è grazie a quella macchina se mio padre è potuto tornare indietro nel tempo dalla sua amata Peggy, per poi adottarmi in futuro.

Si, sono stata adottata ma è una cose che non mi ha mai dato fastidio.
Mi hanno spiegato che non volevano avere figli per il semplice fatto che temevano che il siero del super soldato di papà si potesse trasmettere e poi mi hanno sempre ripetuto che, anche se mi hanno adottata da... non troppo giovani, mi hanno scelta perché ero molto simile a loro.
Mi hanno tramandato i loro ideali, mi hanno addestrata e ho anche avuto l'opportunità di passare qualche anno in Wakanda e imparare molte cose tecnologiche grazie a Shuri.

Ma ora sarà meglio che mi prepari.
C'è il funerale di papà...

𝚆𝚊𝚜𝚑𝚒𝚗𝚐𝚝𝚘𝚗_
A tenere il discorso in onore di Steve Rogers, conosciuto anche come Captain America, è un suo amico Avengers, Sam Willson, conosciuto anche come Falcon.
Beh di certo non potevo tenerlo io, nessuno sa che sono la figlia di Steve...
La cosa non mi da fastidio perché ne conosco il motivo, e poi i discorsi in pubblico non fanno per me.

Ascolto il discorso di Sam
-"Steve rappresentava il bello che era in noi" inizia  -"Coraggioso, virtuoso, ottimista. Nonché maestro di molte pose storiche" sorride Sam e a tutti i presenti scappa un sorriso
-"Il nostro mondo è cambiato per sempre. Alcuni mesi fa, miliardi di persone sono ricomparse dopo ben cinque anni, mandando il pianeta in subbuglio. Ora ci servono nuovi eroi... Che siano adatti al tempo in cui viviamo. I simboli sono vuoti senza le persone che danno loro un significato e questo qui" Sam prende in mano lo scudo di papà.
Sono così contenta di rivederlo!
-"Forse questo è il simbolo più grande di tutti, ma era grande l'uomo che lo portava. E se n'è andato. Oggi onoriamo il ricordo di Steve ma guardiamo anche al futuro... Quindi grazie Captain America" si gira verso una foto appesa dietro di lui
-"Ma questo appartiene a te" finisce Sam guardando lo scudo.
Cosa?! Non vorrà...
Tutti applaudono mentre Sam consegna lo scudo a due uomini che lo mettono in mostra dentro una teca di vetro.
Mi sale la rabbia e me ne vado.

Senza pensarci entro nel museo dedicato a Captain America. Mentre rileggo molte delle cose che papà mi aveva raccontato di persona sento qualcuno avvicinarsi.
D'istinto mi nascondo in un angolo
-"Voglio farti una domanda. Perché non hai preso il suo posto?" chiede un uomo con alcune medaglie attaccate alla giacca a Sam
Apro lo specchietto del mio orologio faccio cercare informazioni su entrambi dall'intelligence artificiale che ho circa copiato da Stark
_𝚂𝚊𝚖  𝚆𝚒𝚕𝚕𝚜𝚘𝚗, 𝙵𝚊𝚕𝚌𝚘𝚗.
_𝙹𝚊𝚖𝚎𝚜  𝚁𝚞𝚙𝚎𝚛𝚝  𝚁𝚑𝚘𝚍𝚎𝚜,
  𝚆𝚊𝚛 𝚖𝚊𝚌𝚑𝚒𝚗𝚎, 𝚊𝚝𝚝𝚞𝚊𝚕𝚎 𝚌𝚘𝚕𝚘𝚗𝚗𝚎𝚕𝚕𝚘
  𝚍𝚎𝚒 𝚖𝚊𝚛𝚒𝚗𝚎.

-"Quando Steve mi parlò dello scudo, le prime parole che mi vennero furono mi sembra di qualcun'altro. E quella persona è Steve" ammette
-"Adesso il mondo è un manicomio e le persone sono instabili. Gli alleato ora sono nemici, le alleanze non esistono più. Il mondo è a pezzi, e abbiamo bisogno che qualcuno lo riunisca" spiega Rhodes.
Si spostano davanti al l'espositore dell'ultima tuta di Cap. e allo scudo appena invetrato. Li seguo senza farmi vedere ma i due non concludono il discorso.
Rhodes se ne va e Willson ritorna a casa.

È vero, il mondo sta cambiando, e io ho promesso a papà di assicurarmi che le persone a cui teneva avessero una vita tranquilla...
Sto già controllando i resoconti degli incontri della psicologa di Bucky, manca solo da tenere sott'occhio Willson.

Gli metto una cimice mobile e controllabile da remoto, dotata di microfono, micro videocamera e GPS, nella giacca e, una volta a casa, la faccio spostare dalla giacca alla tuta alare di Falcon.
-"Bene, così potrò partecipare alle tue missioni" sorrido.
-"E ora controlliamo l'ultimo resoconto dell'incontro di Bucky con la psicologa..."
Mi spingo con le gambe per far muovere la sedia girevole verso il secondo computer
-"Mmm... Non tanto bene a quanto pare" sospiro
-"Questo qui è impossibile. Non si fida, non coltiva le amicizie, se non col suo vicino di casa. Si sta isolando... Nonostante sia libero non sa che fare" noto appena finito di ascoltare la registrazione dell'ultimo incontro mentre mi porto una mano alla fronte.
Decido di chiudere il computer
Per oggi basta così, è già stata abbastanza dura.

𝙲𝚘𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚝𝚞𝚝𝚝𝚒   |✪|𝙱𝚞𝚌𝚔𝚢/𝚂𝚘𝚕𝚍𝚊𝚝𝚘 𝚍'𝚒𝚗𝚟𝚎𝚛𝚗𝚘|✪| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora