12 - Abiti da sposa, pigiami e grembiulini di pizzo

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- Stiamo chiudendo.

Mormorò una voce femminile, proveniente da dietro una fila di vestiti sentendo entrare Chuuya e Atsushi.

- Gi-Gin... Scusa il disturbo, sono Atsushi.

Una ragazza giovane e bella sbucò da dietro uno scaffale e venne incontro a loro sorridendo timidamente, facendo ondeggiare i capelli lunghi e neri attorno all'abito bianco e leggero che indossava.

- Nessun disturbo Atsushi. Cosa ci fai qui? Devi parlare con mio fratello.

Atsushi annuì con forza.

- Si tratta di Dazai.

Gli occhi dolci e chiari della ragazza si fecero improvvisamente malinconici, Chuuya per un istante colse in essi anche una scintilla di rabbia e ferocia, ma si trattò solo di un attimo. Probabilmente se lo era solo immaginato.

Gin alzò lo sguardo su Chuuya gli si avvicinò e chinò appena la testa.

- Mi chiamo Gin Akutagawa, con chi ho il piacere di parlare?

- Sono Chuuya Nakahara, scusi ancora per l'intrusione.

Se sentire quel nome procurò una qualche emozione nell'animo della ragazza lei non lo diede assolutamente a vedere.

- Higuci.

Chiamò Gin voltandogli le spalle, un'altra ragazza la raggiunse uscendo dalla porta che doveva essere quella del retrobottega. Era bella anche lei anche se non graziosa come Gin, aveva i capelli biondi raccolti, la pelle liscia e chiara e due occhi vivaci color ambra.

- Eccomi Gin, che succede? Ehi, ciao Atsushi.

Atsushi ricambiò il saluto con un infantile e tenero gesto della mano.

- Devo accompagnare questi due ragazzi da mio fratello, dai un occhio tu al negozio per favore.

Higuci annuì e seguì con lo sguardò Gin che accompagnava i due giovani dietro il bancone e poi nel retro bottega.

Chuuya si ritrovò a seguire Gin su per una scala stretta, buia e consumata dal tempo fino ad una porta scrostata in vari punti che un tempo doveva essere stata gialla. La ragazza bussò e dopo essersi sentita una serie di colpo confusi come di pentole che cadevano a terra e di grida qualcuno aprì finalmente la porta.

Chuuya si ritrovò a fissare un ragazzo poco sopra le ventina con una zazzera spettinata di capelli rossi in testa, gli occhi impastati di sonno e un buffo pigiama viola con le stelline gialle consumato dal tempo. Il giovane sbadigliò.

- Cosa c'è a quest'ora?

- Tachihara sono letteralmente le sei di sera... Stavi dormendo?

Il giovane biascicò una risposta poco chiara strofinandosi un occhio e si spostò per farli entrare.
Chuuya si ritrovò in un salottino ordinato, le pareti erano di un color panna e trasmetteva una sensazione accogliente, erano riempite di quadri e foto, il divano sembrava seppur un po' vecchio incredibilmente morbido ed era rivolto verso una vecchia Tv, un grande tappeto persiano ricopriva il pavimento. Il ragazzo che aveva appena aperto puntò i suoi occhi sui nuovi arrivati, che di norma probabilmente erano molto più svegli di come erano in quel momento.

- Oh, c'è Atsushi. Ciao Atsushi. E quel ragazzo chi è?

- Un amico di Dazai.

Rispose velocemente Gin.

- Dazai? Dazai-San?
Una voce proveniente da un porta che probabilmente dava sulla cucina fece sobbalzare Chuuya.

- Sì, Aku... Si chiama Chuuya Nakahara. Non lo stavi aspettando?

Soukoku - The AnchorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora