Capitolo 7. The Pride Circle.

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{Lashton.}
 

POV Ashton.
 

Michael ultimamente è costantemente agitato, fuma un casino e ha anche iniziato a dire di no alle scopate occasionali. Lui afferma di star bene, ma io so che c'è qualcosa che lo turba. Si comporta in modo strano da quando si è fatto sia Hemmings, che Hood contemporaneamente. Se solo accenno a questa cosa, lui mi dice che è stato grandioso e che si è divertito un sacco, ma niente di più.

Oggi è martedì e tra due giorni abbiamo la verifica che decreterà il voto finale di fisica. Michael non è proprio un genio in quell'ambito, anzi non lo è proprio quando si tratta di scuola, quindi stiamo studiando insieme. Stranamente prende appunti e fa calcoli, cercando formule e scrivendo risultati sul suo quaderno. Sembra davvero determinato a prendere un buon voto ed è davvero grandioso, però...

"Ti sei mai scopato qualcuno che conosco?" mi chiede improvvisamente.
Alzo lo sguardo dal mio quaderno, guardandolo stranito. Che cazzo di domande è? Dove vuole arrivare Michael?

"Chi vuoi sapere se mi sono scopato?" gli chiedo a mia volta. Michael scuote leggermente la testa, ritornando a scrivere sul suo quaderno. Rimaniamo in silenzio, poi lui rialza lo guardo e rimane a fissarmi. Incute una certa paura, lo devo ammettere.

"Ti sei mai scopato Hemmings?" mi chiede chiaramente, facendomi sorride. "No, sai perché lui ha tipo una lista con i nomi e le votazioni di tutti i ragazzi con cui è stato. Io sono un dieci, me l'ha detto chiaro e tondo! Insomma, se ci sei stato, magari t'interessa sapere quanto sei bravo, secondo lui." aggiunge subito dopo. Riesco a capire ogni singola cosa, lo capisco dal tono della sua voce, dal suo sguardo su di me e dal modo nel quale gli trema la mano. Riesco a capire che per lui, Luke non è mai stato solo una scopata e ha paura, paura di non riuscire a controllare i suoi sentimenti. Ed io ho paura di ricevere un bel pugno in faccia.
 

___

 
Ho un amico che si chiama Leonard Reed. Ci siamo conosciuti fuori da una discoteca. Lui aveva bisogno di un accendino e, siccome in quel momento stavo fumando, si è avvicinato a me e me l'ha chiesto. Abbiamo iniziato a parlare, scoprendo di avere molte cose in comune, tra cui l'essere sessualmente confusi, visto che eravamo fuori da una discoteca gay.

"Se ti vuoi divertire, chiamami." Mi ha detto dandomi il suo numero di cellulare. Io l'ho ringraziato con un sorriso, dicendogli che l'avrei fatto.

Ecco come mai sono qui adesso, con un finto documento che attesta la mia maggior età, un elegante completo nero e nemmeno una mezz'idea su dove mi trovo e che cosa succederà. Siamo in questa villa enorme piena di gente che non riesco nemmeno a vedere in faccia. Portiamo tutti delle maschere; a me hanno dato una che ricopre solo gli occhi, simile a quella di Batman o qualcosa del genere.

"Tieni." mi dice Leonard porgendomi un bicchiere di champagne.

"Che cazzo ci facciamo qui?" gli sussurro all'orecchio, allentando leggermente il nodo della cravatta. Il mio  amico sorride, prendendo un sorso dal suo bicchiere. Si passa la lingua sul labbro superiore, mentre i suoi occhi verdi mi fissano. Si avvicina ancora di più a me, avvolgendomi la spalla con il braccio. Facciamo un paio di passi insieme, fermandoci in disparte, all'ombra di un enorme lampadario.

"È tutto un gioco Ashton; ci sono i Master o le Mistress, ossia quelli che dominato, e i slave, i sottomessi. Prima di iniziare a giocare devi decidere se vuoi essere l'uno o l'altro. Se decidi di essere un sottomesso, allora puoi scegliere il tuo dominatore, se invece sei un dominatore, vieni scelto da un sottomesso. È un...gioco di ruolo. Ad ogni coppia vengono date delle indicazioni da seguire." mi spiega Leonard. Io bevo l'intero contenuto nel mio bicchiere, mentre le sue parole mi risuonano nella testa. Metto le mani in tasca e mi guardo velocemente attorno.

Take me hard|| 5SOSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora