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3-Parcheggio-

<<Non posso crederci, è senza dubbio una delle mie giornate preferite>> Lorenzo parla e parla al mio fianco ma la mia mentre è ancora fissa a quel giorno. Ho ripensato a quegli occhi diverse volte, le sue mani più grandi delle mie anche se di poco che mi hanno dato sicurezza così come il suo sguardo. Nessuno era mai riuscito a calmarmi da un attacco di panico così facilmente e in poco tempo, tranne lui...
Mi aveva subito dato conforto e nonostante il dolore fosse ancora molto forte lui era riuscito comunque ad attenuarlo.
Vorrei ringraziarlo ma si è già allontanato da noi e sembrerei una stupida se gli corressi dietro, soprattutto perché verrei fotografata dai fotografi che girano qui in giro o da tifosi ed essere al centro di uno scoop adesso è l'ultima cosa che desidero, anche perché non sono nessuno e mi sto facendo già troppe paranoie per un mio pensiero...okay basta.
Ora che so il suo nome potrei cercarlo su Instagram? Sicuramente lo avrà ma tra migliaia di messaggi che gli arriveranno al giorno non penso noti proprio il mio...mi terrò i ringraziamenti per me...
Lorenzo ovviamente non ha capito che si riferiva a me con la storia dell'attacco di panico ma pensa stesse scherzando perché si era come immobilizzato alla vista dei due piloti e forse è meglio così, è il mio migliore amico ma forse è meglio se non lo sa che il ragazzo di cui gli avevo parlato era lui e per fortuna non ci arriva...so che potrei dirlo, non c'è nulla di male ma sento sia la cosa giusta al momento, lo amo, è il mio migliore amico ma se lo raccontassi a lui probabilmente lo verrebbe a sapere chiunque e come ho già detto non voglio essere argomento di conversazione di nessuno, lo sono stata per molto tempo e so che ancora adesso molti continuano a parlare della povera ragazza che a causa di un incidente ha smesso di ballare e che...okay menomale avevo detto basta con le paranoie, lo so, quindi preferisco lasciare le cose come sono e non dargli tanta importanza anche perché non ne ha, ho solo incontrato un ragazzo famoso che tra parentesi non sapevo neanche chi fosse e che mi ha aiutata, è stata solo una coincidenza non c'è bisogno di farlo sapere a nessuno, fa bene ogni tanto avere i propri segreti anche se non di grande importanza.

<<Mi stai ascoltando?>> mi chiede il mio migliore amico e mi riprendo e lo guardo <<No scusa>>
<<Ho detto andiamo a prendere il nostro posto per la gara>>
<<Si va bene>> sforzo un sorriso e mi incammino insieme a lui.
Quando la gara inizia il mio stomaco inizia a contorcersi, vanno velocissimi e vederli dal vivo è diverso dalla tv, non che io ci abbia mai fatto caso seriamente ma ogni tanto mentre papà li guarda mi è capitato di dare un occhiata ma mai più di due minuti. Non fai in tempo a girare lo sguardo da destra a sinistra che la macchina è già sparita dalla tua visuale, non oso immaginare cosa si prova a starci dentro.
Non so come ma la mia mente vaga a quel giorno di mesi fa, la velocità in confronto a loro è nulla ma...non riesco a non pensarci. Sospiro e cerco di resistere, non devo rovinare questo momento al mio migliore amico. Non devo.
La gara dura molto e non so come ma ce l'ho fatta a resistere, mi sento sempre peggio e vorrei solo tranquillizzarmi un attimo, la gente nonostante sia finita non va via, non tutti per lo meno e non ne capisco il motivo e non mi importa.
<<Vado a cercare un bagno, non ti muovi di qui vero?>> chiedo e Lorenzo mi guarda <<Tutto okay?>>
<<Si solo mi scappa>> già, ottima scusa...però con il tempo ho imparato a mentire quindi so risultare credibile.
Una volta sola, si fa per dire perché comunque intorno a me c'è gente vado alla ricerca di un posto un po' più appartato, sospiro e mi siedo dietro a una struttura e passo la mano più volte sullo stomaco, se qualcuno mi vede penserà che sono incinta e che sto cercando di calmare mio figlio ma in realtà voglio solo che il senso di nausea dovuto dall'ansia passi...
Qualcuno richiama la mia attenzione e resto un attimo immobile quando mi rendo conto che davanti a me c'è una guardia, benissimo ora mi cacciano e mi mettono una multa perché scopro che non posso stare qui
<<Signorina tutto okay?>> mi chiede e ci metto un secondo a bloccare la mia mente che vaga ovunque e rispondo <<Sisi>> mi alzo <<Non può stare qui lo sa?>> mi chiede
<<In realtà no...mi scusi vado via>>
<<Venga l'accompagno>> mi dice e si gira dandomi le spalle facendomi segno di seguirlo e mi incammino con lui, penso lo abbia fatto perché ha paura che mi metta a girovagare in altre zone più proibite credo, peccato per lui che io non sono una tifosa sfegatata e fosse per me a quest'ora starei a casa.
Mi ha chiesto dove avessi il posto ma a me non sembra la strada giusta però, lui conoscerà meglio di me questo posto penso magari ha preso una scorciatoia ma non sembra così...perché ci stiamo fermando davanti ad una macchina? Mi vuole portare via? Siamo dentro un parcheggio e oddio...
Non faccio in tempo a chiedergli cosa sta succedendo perché una voce mi precede <<Grazie Jack>> dice soltanto e quando alzo lo sguardo verso il ragazzo dell'ospedale, o meglio dire il pilota? Resto un attimo sconcertata...
La guardia mi rivolge un leggero sorriso e poi va via lasciandoci soli accanto a quella che a quanto pare è la sua macchina, é arancione fluo come il colore della sua scuderia...

(Qualche minuto prima...)
Lando.

<<Lando ma cosa dici?>>
<<Ti giuro Carlos è lei>> la gara è finita da un po' ormai e siamo riusciti a cambiarci e non dobbiamo fare interviste quindi siamo pronti ad andare via ma qualcosa ha richiamato la mia attenzione o meglio qualcuno
<<Come fai ad esserne sicuro?>> mi chiede il mio Muppet <<Ho riconosciuto le scarpe, l'abbiamo vista prima>> Carlos scoppia a ridere <<Le scarpe? Sul serio Lando?>> ride ancora di più
<<Giuro>>
<<Non puoi avvicinarti come se nulla fosse, potrebbero fotografarti>> appena finisce di parlare passa davanti a noi una delle guardie di sicurezza del posto e con Carlos ci guardiamo un attimo, abbiamo avuto forse la stessa idea?

You and I  🧡 ~ Lando Norris~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora