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17 -Silenzio-

Silenzio di stampa...ecco cosa stava succedendo adesso tra me e Lando.
Dopo che lunedì mi ha baciata e successivamente riaccompagnata a casa non ci siamo più sentiti. Sparito.
Sparito nel nulla per sei fottutissimi giorni.
Gli ho scritto il buongiorno martedì mattina ma lui non ha risposto e il visualizzato è apparso solo martedì notte ma senza alcuna risposta.
<<Che stronzo!>> esclama Cri mentre affonda il cucchiaino nel barattolo di gelato che tiene stretto con l'altra mano <<Pensavo fosse diverso>> continua e sbuffa mentre io sto in silenzio.
Già diverso...
<<Anche io..>> sussurro mentre abbraccio il cuscino appoggiandoci poi sopra il mento. La verità è che non me lo aspettavo, insomma mi ha baciata, me lo ha detto lui che voleva farlo e io gliel'ho lasciato fare perché lo volevo anche io. Stava seriamente iniziando a piacermi e ora? Sparito.
<<Mi dispiace Sofi...questa settimana te ne sono già successe troppe>>
<<Già...>> annuisco leggermente portando il mio sguardo sul ginocchio gonfio.
Venerdì sono caduta e ovviamente il mio peso è andato tutto sulla gamba malconcia portandomi a sentire di nuovo quel dolore allucinante che speravo di non sentire più ma invece è tornato come se volesse ricordarmi che lui ci sarà sempre e che il mio ginocchio non sarà mai più forte come prima.
"Non potrai più ballare in modo professionale mi dispiace" le parole del dottore di mesi fa continuano a girarmi per la testa ogni volta che il ginocchio pulsa. Ora che è domenica il gonfiore si è un po' alleviato rispetto a prima ma devo comunque stare a riposo e tenere le stampelle per un po' per non sforzarlo ancora di più.
Chiudo gli occhi massaggiandomi la testa <<Sono stata una stupida io>>
<<Cosa? No che dici?>>
<<Mi sono illusa forse non voleva questo, magari voleva solo un'amica e ora che mi ha baciato si vergogna. O magari è impegnato nella formula uno>>
<<Smettila di cercare mille scusanti perchè entrambe sappiamo che non voleva solo un'amica, ti ha baciata cazzo! E in videochiamata non aveva risposto "per ora" quando tu gli hai fatto notare che non stavate insieme? -annuisco zitta, ha ragione, ma devo pur trovare qualcosa che lo giustifichi in qualche modo perché se no penso che il problema sono io, non gli è piaciuto come l'ho baciato? - e poi questa settimana l'aveva libera, il prossimo gran premio è domenica prossima. Oggi non corre ed è a Londra abbiamo visto le foto in strada con i tifosi>> annuisco un'altra volta, ha ancora ragione.
<<È che...-inizio a parlare e sento le lacrime agli occhi e mi sento una stupida, ho ripromesso di non piangere ma sento di averne bisogno ma continuo a fare resistenza alzando lo sguardo verso l'alto per impedire che esse scivolino via- è che ho guidato nel simulatore con lui...ho scherzato con lui sul fatto che mi fossi schiantata con quel gioco e sai quanto mi tocca l'argomento. Gli ho detto che mio fratello non c'è più...-guardo Cri che ha lasciato stare il gelato e ora mi sta tenendo la mano mentre mi trema il labbro- che la danza mi faceva sentire libera...sono piccole cose ma..>> non finisco la frase per mordermi il labbro per non piangere ma invano visto che le mie guance iniziano a bagnarsi.
<<Ma non lo sono per te -finisce lei la frase al mio posto- perché non ne hai mai parlato con nessuno da quando è successo>> annuisco prendendo un grosso respiro
<<Mi veniva spontaneo...>> chiudo gli occhi appoggiando la guancia sulle cosce della mia amica che nel frattempo si è sistemata meglio al mio fianco e passa una mano sui miei capelli in silenzio lasciando che io mi sfoghi.
In questa settimana non l'ho fatto, l'unica cosa che le ho detto è stata che mi aveva baciata e poi era sparito, fine.
Poi con il piccolo incidente con la gamba ho cercato di accantonare il tutto ma adesso sono scoppiata e sento il bisogno di dover tirare fuori tutto con lei. L'unica con la quale ne posso parlare.
<<Si è presentato qui sotto casa con il gelato quando ero triste...perché dirmi che vuole davvero conoscermi e poi sparire così? Era così premuroso anche la sera al compleanno di Carlos, mi sono divertita e...ha acceso in me una speranza che in tempo zero ha già spento.>> sento di star parlando a vanvera tirando fuori tutti i miei pensieri ma in questo momento va così e Cristina sta in silenzio mentre me lo lascia fare sapendo che é la cosa giusta.
<<Mi stavo facendo problemi per il fatto che lui è famoso e avevo la paura di non essere capace di seguirlo, di non essere all'altezza ma a quanto pare ha risolto tutto lui e non devo più preoccuparmene no?>> mi metto a sedere bene facendo una  risata sarcastica passando poi le mani sulle guance per asciugarle rivolgendo un sorriso a Cristina, un sorriso finto perché lei sa benissimo cosa sto facendo.
Sto indossando la maschera del "è tutto okay, sto bene".

Martedì mattina una volta fuori dall'università alzo lo sguardo verso il cielo, grandi nuvole lo coprono quasi completamente, a momenti pioverà me lo sento. E il cielo può essere paragonato al mio umore, le altre persone pensano sia per la gamba e si in parte lo è perché usare le stampelle è un promemoria ancora più acceso di ciò che non potrò più fare ma dentro di me c'è una tempesta e non è dovuta solo a questo.
Mi sento stupida perché in questa settimana ho fissato il cellulare come una cretina aspettando un suo messaggio ma nulla, quando poi lo vedevo online uscivo di corsa dalla chat per paura di visualizzare in subito in caso di messaggio ma non è mai arrivato.
Su Instagram ogni volta che appariva il cerchietto colorato nelle stories aspettavo alemo cinque minuti prima di cliccarci sopra per paura di essere tra le prime anche se non credo ci avrebbe fatto caso, ha milioni di followers...
<<Saltate su>> io e Cristina ci guardiamo a vicenda non appena  la macchina si ferma davanti a noi con il finestrino del lato del passeggero abbassato. <<Cosa ci fai qui?>> chiedo e lui sorride <<Mi annoiavo a casa e ho visto il colore del cielo e ho pensato di venire a prendere le mie due amiche prima che si becchino la pioggia che sta per scendere -indica le mie stampelle- e poi non voglio che ti affatichi troppo>> sorrido
<<Lorenzo, il nostro salvatore>> scherza Cristina al mio fianco con le mani in aria come se stesse facendo un annuncio e rido per poi aprire lo sportello ed è proprio in quel momento che una Renault attira il mio sguardo.
Una Renault che passa davanti a noi per poi svoltare a destra.
Una Renault arancione.


Non so come mai ma in questa storia appaio poco come angolo autrice
Ne approfitto però ora per ringraziarvi per il supporto che state dando a questa storia davvero grazie
I vostri commenti e stelline sono sempre ben accetti per darmi un parere ❤️
-Chiara 🧡

You and I  🧡 ~ Lando Norris~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora