4

2.3K 72 9
                                    

4 -Stalker-

Sto seriamente iniziando ad entrare nel mio stato di ansia, che sta succedendo?
Cerco di stare il più calma possibile e lo guardo avvicinarsi a me e si abbassa la mascherina e fa un leggero sorriso per poi passare la mano tra i capelli, sembra nervoso, per un attimo mi chiedo come mai si stia avvicinando così tanto visto la situazione e poi mi ricordo che Lorenzo ha detto che tutti qui sono ormai vaccinati.

(Ma magari i vaccini nel 2020😂😂 ma come ho già detto nella storia tutto è possibile😂)

<<Perchè...>> cerco di rompere questo silenzio che sta diventando ormai imbarazzante ma lui mi interrompe <<Non lo so>> dice
<<Cosa non sai?>> chiedo per sicurezza e punta i suoi occhi sui miei, quei occhi che mi sono rimasti impressi nella mente da quel giorno all'ospedale <<Non so perché ho chiesto a Jack se poteva portarti qui, ti ho vista e non lo so>>
<<Ah....okay, cioè no non okay è inquietante>> nel mio tono c'è un accenno di scherzo e lui fa una risata e un sorriso spontaneo si fa largo sul mio viso, era la sua risata che ho sentito ieri sempre qui al paddock, quella che aveva richiamato la mia attenzione.
Restiamo un attimo in silenzio, l'unico rumore che si sente è il frastuono che sta fuori, voci, gente che cammina o ride mentre noi due sembriamo in una bolla che però si rompe non appena il mio cellulare squilla, è Lorenzo.
<<Ma dove sei finita?>> mi chiede <<Si scusa arrivo arrivo, tu dove sei? Ancora dove eravamo prima?>>
<<No mi sono spostato perché non potevamo più stare li, va bene se ti aspetto dove ci siamo fermati stamattina prima di entrare, ti ricordi?>>
<<Si arrivo>> e chiudo di fretta ma subito me ne pento perché non so minimamente dove passare per raggiungerlo.
<<Io devo andare>> dico al ragazzo di fronte a me e annuisce leggermente <<Si certo...-sembra in imbarazzo e infatti chiude le mani e poi le riapre più volte- sappi però che non sono uno stalker>> sorride mentre lo dice, sta sicuramente facendo riferimento al fatto che reputavo un po' inquietante il fatto che mi ha fatta venire qui
<<Tranquillo se mi avessi rapita almeno avrei avuto una storia da raccontare ai miei futuri nipoti>>
<<Storia?>> sembra quasi più rilassato, forse perché ho scherzato anche io ora <<Si, la ragazza rapita da un pilota della formula uno>> mentre dico il titolo della presunta storia alzo in aria la mano e per ogni parola la sposto in orizzontale e lui scoppia a ridere e la sua risata rimbomba nel parcheggio.
<<Devo andare ora sul serio>> sorrido e annuisce ma poi mi guarda <<Vuoi chiedermi qualcosa?>> come ha fatto a rendersene conto? Insomma non mi pare di aver aperto bocca, riesce a leggermi nel pensiero? Mi preoccupa, è riuscito a calmarmi, ora ci ritroviamo in questa situazione...
<<Non so come muovermi qui dentro>> ammetto alla fine leggermente in imbarazzo <<Dove devi andare?>>
<<È questo il punto, Lorenzo, il mio amico -che stupida mica sa chi è, precisiamo per non confonderlo- si è dovuto spostare da dove stavamo prima e mi ha dato l'indicazione facendo riferimento a stamattina ma questo posto è così grande che non so neanche dove mi trovo ora>>
<<Nel parcheggio riservato>> ammette ovvio facendomi sorridere per la faccia che ha fatto <<Se vuoi ti accompagno>>
<<Non penso sia una buona idea>>
<<No?>>
<<Uno, sei un pilota e verresti fotografato insieme ad una sconosciuta, due Lorenzo morirebbe se mi vede arrivare insieme ad un pilota e tre non ti conosco e quattro non so se posso starti vicino a causa del virus>> alzo leggermente le spalle
<<No? Non mi conosci nel senso che non sai chi sono o non mi conosci come persona?>>
<<Entrambe, cioè ora so chi sei solo perché dopo che vi abbiamo incontrati stamattina Lorenzo mi ha raccontato ogni singola cosa su te e il tuo amico che in realtà non ho ascoltato>>
<<Quindi deduco che tu sia qui solo per accompagnare il tuo amico e non perché sei una fan sfegatata>>
<<Indovinato>>
<<Però indossi il cappellino Ferrari>> indica la mia testa <<Storia lunga>> sorrido.
<<Sul serio non mi costa accompagnarti e se vuoi posso farlo con la macchina ma a questo punto devi chiedere al tuo amico di incontrarvi fuori di qui perché se no ti vedranno scendere dalla mia auto e poi sono vaccinato tranquilla>> ecco Lorenzo aveva ragione
<<Tranquillo, mi arrangerò in qualche modo, mi faccio inviare la posizione e seguirò quella>>
<<E se insisto? -indica la macchina alle mie spalle - Ormai sei qui>>
Guardo l auto e infine annuisco <<Okay, ma se mi rapisci sappi che quando riuscirò a liberarmi farò il tuo nome ai giornali>> ride e apre la macchina.
Una volta in auto mi sento già fuori luogo, ho paura anche solo di graffiargliela, costa sicuramente più di me e di tutta la mia casa però non mette in moto ma anzi mi guarda e devo dire che il suo sguardo un po' mi mette in imbarazzo.
<<La posizione>> mi ricorda, che tonta <<Ah si giusto>> prendo il cellulare e scrivo a Lorenzo che risponde subito e la faccio vedere a lui che sicuramente capirà più di me <<Okay digli di andare dritto e svoltare a sinistra e che lo raggiungi li>>
<<Puoi per favore non parcheggiare però davanti a lui?>> chiedo e alza leggermente il sopracciglio ma annuisce <<Certo, ti lascio prima di svoltare e non mi vedrà e non dovrebbe farlo nessuno perché li di solito non c'è gente>>
<<Okay grazie...>> scrivo a Lorenzo e poi blocco lo schermo del cellulare e lui nel frattempo mette in moto e quando esce dal parcheggio affianco a noi sbuca un ragazzo che indossa la stessa maglia sua, penso lavori con lui e infatti si salutano ma per fortuna i finestrini di quest'auto sono oscurati quindi non mi vede e ringrazio il cielo che non ha abbassato il finestrino ma ha suonato il clacson. Anche se sono sicura mi abbia visto dal parabrezza.
Per fortuna non passa dove ci sono fotografi o tifosi ma passa in una zona più riservata dove non c'è nessuno e il tragitto è relativamente poco infatti si ferma quasi subito.
<<Posso sapere il nome della protagonista della storia?>> mi chiede una volta fermata l'auto prima che io scenda e annuisco <<Sofia>>
<<Lando Norris piacere>> allunga la mano verso di me e dopo un leggero sguardo la stringo.

(Lando)
<<Sul serio le hai detto che non lo sapevi perché l'avevi portata li?>> Carlos ride come un matto mentre sta steso sul divano di casa mia <<Smettila di ridere dai, ero in imbarazzo ho agito di impulso>>
<<Lo so c'ero io con te quando hai chiesto alla guardia di portare quella ragazza di nascosto nei nostri parcheggi>> continua a ridere <<Non sono esperto in queste cose>> ammetto leggermente in imbarazzo e Carlos sorride <<Lo so hermano per questo ci sono io e ti consiglio>>
<<Mi sembra surreale che l'ho incontrata per caso all'ospedale, ti ricordi ti avevo parlato di lei subito e ora qui...>>
<<Sembra destino muppet>>
<<Ma va Carlos però...>>
<<Dai come hai detto che si chiama?>> mi chiede prendendo il cellulare <<Sofia perché?>>
<<Non lo sai il cognome?>> chiede e scuoto la testa negando <<Ora passeremo la serata a guardare i tag dei tifosi dove ci hanno taggato e vediamo se l'amico ha pubblicato la foto che ha fatto insieme a noi stamattina>>
<<E per quale motivo?>> chiedo non capendo dove vuole andare a parare <<Così scopriamo il cognome di lei e tu puoi scriverle da bravo ragazzo che si è preso una cotta>>
<<Non mi sono preso una cotta non la conosco neanche>>  mi metto subito sulla difensiva <<Si hai una cotta devo ricordarti perché? Dopo che l'hai aiutata in ospedale mi hai chiamato come un ragazzino per dirmi di aver visto una ragazza bellissima, me ne hai parlato altre volte, oggi dopo averla rivista quando eravamo abbastanza lontani hai detto "era lei era lei" e neanche quando hai visto la macchina di quest'anno eri così contento, hai chiesto alla gua...>> lo interrompo <<Okay okay può bastare>>
<<Visto? Hai una cotta -dice fiero di aver ragione- e non la conosci ed è per questo che le devi scrivere così la puoi conoscere>>
<<Ma neanche le piace la formula uno>>
<<Non deve messaggiare con il pilota Lando Norris, ma con il Lando ragazzo di vent'anni>> sorrido

You and I  🧡 ~ Lando Norris~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora