-un altro sogno assurdo, huh?
Per la prima volta nella sua vita, Jacob riconobbe di star dormendo. Anche se come sogno, quello non era poi un granché. Si trovava in mezzo al nulla, di fronte ad un'interminabile autostrada, illuminata...
...dalla luce del sole.
Ah, quello era lo stesso luogo dell'ultimo incubo. Ma ora mancava la fermata del bus. Significava qualcosa?
<<Significa che il nostro tema di oggi è un po' diverso.>> disse una voce alle sue spalle.
Proprio come l'ultima volta... un uomo alto, con un lungo cappotto addosso, e soprattutto, niente volto. Solo carne, piena dove avrebbero dovuto esserci gli occhi, piatta dove ci sarebbe dovuto essere il naso.
<<Di nuovo tu. Mi manca quel vecchio con abiti da re.>>
<<Penso non sarà disponibile per ancora qualche tempo. Io però sono molto più capace.>> Le sue parole sembravano uscire dalle orecchie, piuttosto che da un'inesistente bocca.
<<E suppongo che se ti chiedessi chi tu sia, non otterrei risposta.>>
<<No, infatti. Per ora, sono solo un mezzo che ti aiuti a scoprire nuove informazioni.>>
<<Per ora?>>
<<Osserva.>>
Un pezzo di asfalto si innalzò, mutando, come plastilina, in due figure. Un uomo in camicia, ed una donna con un lungo vestito. Due persone quasi complete - le loro teste erano rimpiazzate da un buco di melma nera dove si sarebbe dovuto concludere il collo.
E ai loro piedi, una bambina. Indossava una tunica bianca e i suoi capelli biondi erano stati organizzati in diverse treccine. Non stava guardando i volti degli adulti.
"...Risa...?"
<<Ti abbiamo detto di finirla! Non possiamo continuare così!>> gridò la donna. Parlava in Italiano, eppure Jacob riusciva a capirla.
<<Sei da manicomio. Gli altri bambini sono violenti come te, huh?!>> disse l'uomo colpendola con uno schiaffo in faccia. <<I bambini normali mordono e danno pugni e urlano?! Rispondimi! Rispondimi, Risa!>>
La bambina non scoppiò in lacrime come ci si sarebbe aspettati. Non reagì in alcun modo. Non distolse lo sguardo da terra.
<<...cosa significa?>> domandò il Giudice.
<<Continua a guardare.>> rispose la figura senza volto.
I due genitori di Risa cambiarono forma - ora la stavano tenendo per mano - e si aggiunse qualcuno con un abito scuro. Simile a quello dei Giudici del Vaticano, ma completamente nero.
<<È posseduta, padre. Ci dev'essere qualcosa che potete fare.>> disse la donna.
Il marito annuì, aggiungendo: <<Nessun esorcista sembra capace di purificarla! Nostra figlia... è forse persa al Maligno?>>
<<Anche se dovesse essere posseduta da Satana in persona, io la salverò.>> promise la terza persona. <<Ma sapete qual'è il prezzo.>>
<<Che nostra figlia diventi parte dei Cavalieri della Quinta Sfera, sì. Siamo disposti ad accettarlo, purché sia libera da questo Demone.>>
Allora Risa cominciò a sbattere i piedi, infuriata. <<Non c'è nessun Demone! Lasciatemi stare!>> urlò, in una voce degna di una bambina lontana dalla pubertà.
Il padre la zittì con un colpo nella nuca.
<<Ah, Risa, non preoccuparti.>> la rassicurò il sacerdote, mettendole una mano sulla spalla. <<Sarai completamente libera di ogni impurità... dentro... e fuori.>>
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The Guardian Angel - Ars Iudicum
Fantasy"Ero impegnato in una lotta mortale con me stesso, e per quelle tre lunghe ore Dio e Satana combatterono, disputandosi la mia anima. Vinse Dio, e adesso mi resta un solo dubbio: quale dei due era Dio?" - Aleister Crowley In tempi antichi, i Giudici...