Ariya aṭṭhaṅgika magga

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<<Questo è il nome del Nobile Percorso che ogni Buddhista deve attraversare per raggiungere l'illuminazione. Il primo passo consiste nell'accettare l'essenza dell'universo. Perciò, accetta, o evocatore di Deva, accetta, o Buddha, accettate tutti, o uomini. I vostri metodi sono deboli. Dovete incontrare la morte per riuscire a sconfiggerla.>>

Questo era l'Insegnamento di Devadatta, la risposta che avrebbe dato a qualunque domanda. Egli non si sarebbe mai fermato di fronte a nessuno.

Tevatort non si sarebbe fermato di fronte a nessuno.

17 Maggio 2020

Nel giardino di una piccola casa in mezzo al nulla, due uomini stavano combattendo. O almeno, quelli che sembravano due uomini.

<<Avrai meno di un secondo per evocare la spada e metterti in posizione di difesa. Credi di potercela fare?>> chiese Arsalan.

<<No.>> rispose Jacob <<Ti ho già detto che sei molto, molto veloce? Ci proverò, ma non sperare.>>

<<Mi basta.>> L'Angelo eseguì un affondo sul Giudice.

<<Spada!>>

In un'esplosione di luce, l'Arma Sacra apparve nelle sue mani, ma prima che potesse muoverla verso l'alto, fu colpito sulla faccia da un ramo. <<Ahi!>>

Arsalan sospirò. <<Perché hai gridato "spada"?>>


<<Mi aiuta a concentrarmi sull'evocazione. Ti sarai accorto che non sono ancora troppo bravo a farlo. Andiamo, voglio riprovare!>>

<<E va bene. Stai pronto...>> Si rimise in posizione.

Quel giorno, non c'era un filo di vento. Ed essendo i due in campagna, lontano dai rumori della città, non sentivano assolutamente nulla, se non sé stessi.

Come in un vuoto creato solo per quello scopo.

Perciò Jacob percepì il primo passo colpire l'erba sotto i loro piedi.

Prima che potesse registrarlo completamente, percepì il secondo.

Quando si accorse della direzione dalla quale sarebbe arrivato il bastone, percepì il terzo.

E mentre stava alzando la Spada, lo vide colpire il suo stomaco.

<<...ahi.>> L'Arma gli cadde dalle mani.

L'Angelo si avvicinò per assicurarsi che non fosse ferito. <<Possiamo fermarci se vuoi. Roma non è stata costruita in un giorno.>>

<<Roma non aveva un motivo per essere costruita in un giorno.>> Fece sparire la Spada dalle sue mani, e si andò ad appoggiare alle pareti esterne della casa, esausto. <<Come mai siamo in questo posto, comunque?>>

<<Ti piace?>>

Era, effettivamente, un bell'edificio. Non era ancora entrato, ma da fuori riconosceva che era quasi interamente di legno, il che Jacob pensava avesse un certo fascino. Le finestre sembravano state fatte apposta per quelle mura, tanto ci stavano bene. Non aveva un secondo piano, ma probabilmente c'era una soffitta, che a giudicare dall'età della casa, sarà stata piena di oggetti vecchi ma interessanti.

<<Hai amici che non conosco?>> chiese il ragazzo.

Arsalan alzo lo sguardo al cielo, con un sorriso malinconico. <<Io sono stato l'Angelo Custode di molte persone, Jacob. E in futuro, lo sarò di qualcun altro.>>

The Guardian Angel - Ars IudicumDove le storie prendono vita. Scoprilo ora