Sonnambuli in trasferta

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Nonostante l'autunno fosse prossimo alla sua fine, quel giorno il meteo sembrava esser stato generoso. Le temperature si erano alzate di un paio di gradi e il sole aveva deciso di reclamare il suo posto nel cielo limpido, anche le nuvole di passaggio sembravano voler correre via e non fermarsi per una chiacchierata. Il vento poteva esser definito una leggera brezza e i londinesi, ringraziando che fosse sabato, erano entusiasti di poter godere di tale atmosfera. In sintesi, una bellissima giornata.

O lo sarebbe stata, se solo Frode non si fosse svegliato sudato e tremate dall'ennesima battaglia, e i corpi dilaniati dei suoi amici non riaffiorassero ogni qual volta chiudesse le palpebre per più di un secondo.

L'ennesimo sbadiglio lo colpì, mentre stava portando una tazza di caffè alle labbra. Erano solo le dieci del mattino e aveva già perso il conto di quante volte ne aveva fatto rifornimento. Decisamente un pessimo segno, pensò, prima che il mento gli scivolasse dal palmo su cui era appoggiato, per crollare verso il basso, salvandosi solo grazie al fatto che la testa gli fosse ancora attaccata al collo.

Un mugolio di protesta si fece largo nella solitudine dell'appartamento, seguito da singhiozzi che avrebbero dovuto essere una risata. Forse non stava gestendo la situazione al meglio, o forse non la stava gestendo affatto.

Ammettere di avere un problema è il primo passo per risolvere tale problema. Certo, come no.

Con uno sforzo, che non era sicuro di riuscire a sostenere, convinse il suo corpo a cooperare quel tanto che era sufficiente a riportare il busto in posizione eretta e rivolse nuovamente la sua attenzione alle pagine che aveva sparse davanti a sé. La debole speranza, che rileggere la loro storia passata, lo avrebbe in qualche modo aiutato a trovare una soluzione lo aveva accompagnato, come il più abile dei doppiogiochisti, durante le notti insonni di quella estenuante settimana, in calma attesa del momento appropriato in cui avrebbe abbassato ogni difesa, per poterlo, con precisione degna dei migliori cecchini, accoltellare alle spalle, mancando di poco ogni organo vitale, aspettando che il dolore del colpo precedente cessasse, prima di scagliare il prossimo.

Una descrizione accurata, di qualcosa di cui era sicuro di aver subito in almeno due occasioni. In una delle quali non era sicuro di essere sopravvissuto. Dannati maghi di sangue.

Un improvviso suono acuto lo riscosse da quello che, in altre occasioni, avrebbe definito torpore, ma in quella era facilmente definibile come stanchezza esistenziale. Lo stesso rumore insistette, seguito dall'infrangersi di una ceramica sul pavimento. Dannato arco riflesso, si rammaricò, rivolgendo un broncio al suo avambraccio colpevole. Il perseverare di chiunque stesse suonando il suo campanello, lo costrinse finalmente ad alzarsi dalla sedia, sgranchendosi rumorosamente nel percorso che lo separava dal citofono.

«Chi è?» gracchiò al microfono, tentato di appoggiarsi contro la parete e rimanerci. Non poteva essere nessuno di importante in fondo: la sua ristretta cerchia di conoscenze non aveva problemi a introdursi nel suo appartamento per le più varie ragioni.

«E io credevo di avere il primato di voce roca, in questa compagnia» rise una voce distorta, non tanto da non fargli riconoscere Monn.

«Cosa ci fai qui?».

«Ciao Frode, sono anche io molto felice di sentirti e sapere che stai bene, anche io sto bene e ho trovato facilmente parcheggio, posso salire?» da buon scorbutico padrone di casa, non si fece scalfire dal chiacchiericcio passivo-aggressivo dell'irlandese, limitandosi al premere il pulsante corretto per farlo entrare. Con un lamento gutturale lasciò scorrere lo sguardo sulle condizioni del suo soggiorno, per poi scuotere il capo e rinunciare completamente a un qualsiasi tentativo di rendere presentabile il suo appartamento o la sua persona. Raccogliere la tazza rotta gli era invece sembrata un buona idea, almeno fino a quando non notò una copiosa scia di sangue colargli sull'avambraccio.

Anathema Urobori - Naufraghi del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora