15.

467 16 0
                                    

aprì lentamente gli occhi, cercando di abituarmi alla forte luce che c'era. avevo un mal di testa incontrollabile, mi sentivo immobilizzato... le poche immagini di ciò che era successo precedentemente mi scorrevano veloce in mente e tutto sembra esser diventato bianco e nero, affogato nella tristezza. non era certo questo di pensare a Louis, ma che dire non me lo aspettavo.
cercai di alzarmi un po' il busto per vedere dov'ero, non ci riuscì, girai la testa.
mi trovavo in una stanza che non era la mia, era particolarmente spoglia e bianca, avevo un nasalino per respirare, e al braccio avevo attaccate delle flebo, ero circondato da dei monitor, ero costantemente controllato.
notai che accanto e di fronte a me c'erano altri due letti. uno ero vuoto e nell'altro c'era un anziano che dormiva.
chissà da quanto tempo sono qui.

si avvicinò rapidamente una figura tutta coperta da un camice blu, una mascherina addosso e l'unica cosa che si poteva notare a malapena erano gli occhi castani. la targhetta indicava il suo nome: Kendall. si avvicinò al letto e prede in mano una cartellina.
"ben svegliato... harry" disse calorosamente "se ti stai chiedendo dove ti trovi, sei nel reparto covid dell'ospedale. nulla di grave da quando leggo, un po' di mancamento respiratorio dovuto probabilmente allo stress, passerò all'ora di pranzo per darti le medicine prescritte e nel pomeriggio verrà un medico per controllarti... va bene harry?" mi spiegò gentilmente, annui fiaccamente."bravo harry, ora riposati che sei ancora stanco, ci vediamo dopo, buon riposo" e se ne andò dalla stanza. avrei voluto chiedere dove avevano messo il mio telefono per sentire sua madre o i suoi amici e per calmarli, ma era già uscita ed ero troppo stanco per gridarle di aspettare e così mi rimisi a dormire.

"Harry... è ora di pranzo" mi chiamò una voce dolce, lentamente cercai di svegliarmi un po' e l'infermiera mi alzo leggermente lo schienale del letto "ok harry, ora mangi questa minestra calda e dopo prendi queste due pillole, okay? più tardi passerò per controllare che hai preso i farmaci" disse kendall, lasciando un piccolo bicchiere con dentro i farmaci sul comodino "scusa, ma per caso sa dov'è il mio telefono? " dissi imbarazzato, non sapevo se effettivamente si potesse avere lì, "certo, e di là, disinfettato, nelle tue cose, dopo pranzo te lo porto, ma avrai dei limiti di tempo" rispose gentilmente kendall, "grazie" dissi iniziando lentamente a mangiare quella minestra.

"ciao giovane" disse una voce un po' roca proveniente da lato, girai leggermente la testa e notai quel vecchio anziano che sorrideva nella mia direzione, mentre faceva raffreddare un po' la minestra "ciao" risposi a mia volta sorridendo. "piacere Charlie" continuò lui "Harry" risposi schiettamente, non volevo sembrare maleducato ma tutta quella sitazione mi imbarazzava. "buon appetito" dissi riprendendo a mangiare "favorisci" rispose lui iniziando ad assaporare un po' di minestra e accendendo la tv. "ehi, perché sei in possesso del telecomando" dissi ridendo, "perché sono qui da più tempo e perché sono anziano, posso cavarmela con queste due" scuse"?" disse sorridendo Charlie" si, ci può stare, da quanto sei qui? " chiesi" in questo reparto da una settimana, la scorsa settimana sono stato nella parte intensiva" mi spiegò "ah ok" dissi. stavo per porgli un'altra domanda quando entrò la dolce infermiera.
"oh avete fatto amicizia" disse "sorridendo" l'infermiera "tieni harry, bravo che hai preso le medicine" continuò "grazie" le dissi mentre poggiava il mio telefono sul comodino. "Charlie, tocca a te per prima, sai già tutto" disse l'infermiera "oh si kendall, sempre la stessa routine ormai, menomale che mi avete messo un giovane affianco così magari evito di fare la muffa qui dentro" disse charlie scherzando, guardando nella mia parte e facendo l'occhiolino "sempre il solito simpatico, anche lei è giovane charlie!!! " disse kendall scherzando e prendendo il fascicolo del paziente " oh certo non lo metto in dubbio mia cara" disse charlie avvicinandosi alla porta "buona fortuna" gli dissi prima che uscisse. "preparati, dopo tocca a te" disse l'infermiera uscendo.

non avevo voglia di accendere il telefono, in qualche modo sapevo cosa mi aspettava e anche tutto il dolore che ne sarebbe derivato, la sua voce o i suoi messaggi o magari il nulla totale, non so quale sarebbe stato peggio. Charlie aveva anche lasciato il telecomando sul suo comodino e di alzarmi non ne aveva la minima voglia... ma avevo dei fogli e una matita sul comodino e quindi decisi di scarabbocchiare un po' quel foglio non badando cosa contenesse ed è per questo che successivamente kendall, tornata con Charlie, mi sgridò vedendo il foglio dei miei dati tutto disegnato... manco l'avessi strappato e gettato.

DaD... L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora