Una serata diversa.

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Frisk iniziò a prepararsi per quella importante serata.
Quel giorno avrebbe dovuto recitare la parte della ragazza snob e benestante, alla mano con il gioco d'azzardo e con la dea bendata dalla propria parte.
Frisk sorrise ironicamente, facendo notare a se stessa che quella descrizione era il contrario della realtà.
Infatti l'unica ragione per cui quella sera sarebbe entrata in un casinò era il fatto che si trovava in una situazione di disperata povertà dalla perdita dei suoi lavori.
Quando era più giovane aveva giurato a se stessa che non sarebbe mai entrata in un luogo così deplorevole, pieno di vizi e dipendenze, ma ormai a Frisk era rimasta solo questa opzione se non voleva finire a fare la puttana sul ciglio della strada la notte.
Sospirò speranzosa, sperando di vincere una quantità di denaro sufficientemente alta da sollevare la sua situazione.
Per sua fortuna, Frisk abitava in una città con uno dei più grandi casinò a livello GLOBALE, noto per la sua bellezza e per il fatto di far vincere fortune ai suoi giocatori.
Frisk decise che era il momento di prepararsi e così fece.
Si diede un'energica spazzolata ai capelli e fra essi ci mise una rosa rossa finta.
Si diede parecchie passate di mascara sulle ciglia, si mise una gran quantità di cipria rosata sulle guance e passò una generosa quantità di rossetto rosso scarlatto sopra le labbra.
Dopodiché guardò il suo riflesso.
Si era appena messa il trucco e non vedeva già l'ora di toglierselo, ma sapeva che quel trucco era ciò che volevano gli uomini al casinò, quindi si arrese e si tenne tutta quella quantità esagerata di trucco spalmata sul volto.
Dopodiché prese il suo vestito e quando lo vide pregò che la partita sarebbe andata a buon fine, dato che per avere quel vestito aveva dovuto usare praticamente tutti quei pochi soldi che le erano rimasti.
Dopo aver pregato a sufficienza indossò quel bel vestito bordò da sera.
Calzò le sue ballerine nere e uscì di casa.
Arrivata al marciapiede trovò le sue amiche a aspettarla in macchina, pronte per andare al casinò.
Frisk salì sulla macchina insieme a loro.



Sans:
Sans stava salendo le scale d'oro che conducevano alla piattaforma verso il pubblico.
Gli unici rumori che si sentivano da lì fino alla porta di ingresso al palco erano i suoi passi, il suo schioccare ritmicamente le dita e l'oro che sgorgava nel laghetto dorato sotto di lui.
-Si va in scena.-.Disse prima di aprire la porta che conduceva al palco.

Vali più dell'oro GAMEFELLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora