Una meravigliosa partita e l'inizio di una nuova.

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Frisk:
-La partita ha raggiunto le ventisette coppie per la giocatrice e le dieci coppie per il giocatore.Essendo che la giocatrice ha fatto più della metà delle coppie vince.Se desiderate continuare a giocare nonostante la definitiva vittoria della giocatrice, non esitate a dirlo.-.Disse il Dealer.
Frisk aveva vinto.
Non riusciva praticamente a crederci.
Aveva davvero vinto?
Lei?
Era assolutamente unico, stupendo.
La sensazione di aver vinto contro a quel viscido verme era inebriante e dava un forte senso di soddisfazione a Frisk.
Guardò il volto di Aron e sorrise soddisfatta.
È vero, a lui restavano ancora soldi, ma a quanto pare quell'uomo non si sarebbe mai aspettato di venir battuto.
Molto probabilmente considerava lei una poveraccia e giocava solo per il sadico gusto di vederla perdere.
Aveva osato sottovalutala e questo era il suo prezzo da pagare.
Frisk moriva dalla voglia di fare un dito medio ad'Aron, ma sapeva che se lo avesse fatto avrebbe rovinato l'immagine di ragazza bella e delicata che era riuscita a crearsi perciò si trattene.
In ogni caso era pur sempre felicissima.
Nonostante fosse solo una vincita, era già consistente.
Fosse per lei se ne sarebbe già andata da quel casinò, ma purtroppo la somma di denaro vinta non bastava per darle la stabilità economica di cui aveva bisogno perciò doveva continuare.
Frisk guardò nuovamente l'espressione sconvolta di Aron e quel forte senso di soddisfazione la pervase una terza volta.
Non avrebbe mai dovuto sottovalutarla in quel modo.
-No, non voglio continuare.-.Disse Aron con una voce leggermente tremante, rispondendo al Dealer.
-D'accordo.Per concludere la partita, stringetevi la mano.-.Disse il Dealer.
Così fecero.
Mentre Frisk stringeva la mano di Aron notò che quest'ultimo non la guardava nemmeno in faccia.
Lei dovette usare tutta se stessa per trattenere la fragorosa risata ironica che tentava in ogni modo di uscire.
Inoltre la mano di Aron aveva un lievissimo tremore insicuro.
Dopodichè i due smisero di stringersi la mano.
Frisk aveva appena avuto la prova di avere delle possibilità di vincere!!!Chissà, magari avrebbe addirittura vinto una somma di denaro abbastanza grande per diventare davvero benestante...oddio sarebbe stato fantastico.
Ma non doveva strafare.
Il sui unico obbiettivo era di poter riavere una vita perlomeno stabile e accettabile.
Una cosa era assolutamente certa:Frisk era in totale giubilio.

Sans:
Quando Sans vide la sua piccola bambola vincere a quella partita si sentì totalmente estasiato.
La sua piccola bambola ce l'aveva fatta!!!
La sua signorina aveva vinto il primo Round!!!
L'attesa per potersi presentare a lei si stava già accorciando!!!
Non vedeva davvero l'ora.
Sentiva la sua magia turbinare elettrizzata per quell'incontro.
Si immaginò lui e lei a parlare seduti l'uno di fianco all'altro.
Immaginò il suono della sua voce, le sue espressioni, i suoi movimenti, il suo profumo e i suoi occhi da vicino.
Sans sentì immediatamente la sua anima battere all'impazzata contro la sua gabbia toracica.
Una cosa era assolutamente certa:Sans era in totale giubilio.

Frisk:
Una volta che Aron si alzò dal tavolo di gioco, Frisk andò verso la zona dei secondi posti.
Era pronta per la prossima partita.
Come sfidante trovò un giovane ragazzo con qualche anno in meno di lei e una evidente espressione da snob stampata sul volto.
Era vestito in maniera molto elegante dalla punta del cappello fino a quella delle scarpe.
Non appena il ragazzo la vide il suo sguardo snob si allargò il doppio di prima.
Frisk provò subito una forte antipatia verso quel ragazzo.
Era visibilmente uno che non sapeva nemmeno il significato della parola "duro lavoro".
Probabilmente la sua vita gli era già stata spianata sin dalla nascita e ora si credeva ricco abbastanza da poter guardare dall'alto al basso chiunque non sia di un rango sociale più alto del suo.
La ragazza sentì lo sguardo del ragazzo incenerirla mentre lei si sedeva al tavolo da gioco.
-Io sono John.-.Disse il ragazzo con una voce che voleva dare un senso di superiorità.
-Io sono Frisk...piacere di giocare con te.-.Disse Frisk tentando di sembrare la più dolce e amichevole possibile.
Il ragazzo non rispose nemmeno alla gentilezza della giovane donna, come se fosse troppo importante per rispondere a una come lei.
La ragazza dovette trattenere con tutta se stessa lo sguardo rabbioso e disgustato che cercava di formarsi sul suo volto, nonostante John non la degnasse neanche di uno sguardo.
Era chiaro come il sole che non vedeva l'ora di concludere quella partita ancora prima che cominciasse.
E, nonostante fosse per motivi ben diversi, il sentimento di Frisk era reciproco.
Però prendeva conforto dal fatto che, tralasciando il fatto che era una cosa parecchio meschina da pensare o perfino dire, era un ragazzo molto benestante ciò stava a significare che le sue puntate probabilmente sarebbero state abbastanza abbondanti e se Frisk avesse vinto quei soldi di cui aveva estremamente bisogno sarebbero stati suoi.
Per questo doveva fare buon viso a cattivo gioco.
Improvvisamente vide John allungare una mano verso le "carte" e senza dire nulla cominciò a distribuirle con modo svogliato sul tavolo.
Non le aveva nemmeno chiesto se voleva preferiva una partita a mazzo singolo o a mazzo doppio.
Durante la partita precedente aveva capito che stava a indicare la quantità di carte da gioco e essendo una cosa parecchio importante Frisk rimase davvero infastidita dal fatto che non si fosse degnato di farle nemmeno una fatto una domanda così essenziale e importante.
A quanto pare quel tipo non considerava abbastanza dignitoso perfino concedere a una come lei il diritto di scelta.
Avrebbe voluto sputare in faccia a quel John, ma si trattenne.
Non poteva certo rovinare la sua recita, giusto?

Vali più dell'oro GAMEFELLDove le storie prendono vita. Scoprilo ora