Howl

Sono seduta su una sedia di fronte alla piccola finestra che affaccia alla stazione ferroviaria. Sto lavorando ad uno dei miei cappelli da mettere in esposizione. Ormai sono rimasta sola nell'edificio: è ora di pranzo, ma preferisco continuare a lavorare. Infondo non mi manca molto per finirlo.

Un ultimo ricamo e... finito! 

Corro giù per le scale e posiziono il cappello nella vetrina. Vado molto fiera di quello che le mie minute mani riescono a fare!

Guardo l'orologio appeso alla parete: sono le 13.07

Forse è il caso che io faccia una pausa. Raccatto le mie cose sparse per la bottega ed esco dall'edificio. Oggi è una bellissima giornata e non voglio passarla fabbricando cappelli!

Poso il cappello sulla mia testa, per evitare che il sole mi dia fastidio. Voglio andare al negozio di mia sorella, per salutarla. So che questo è l'orario di punta, ossia quello in cui lavora di più, essendo che lavora in un negozio d'alimentari, ma credo che per me si assenterebbe per qualche minuto, pur di salutarmi. 

Adoro camminare per la città nelle giornate di sole: ovunque vai ci sono bambini che giocano spensierati, coppie che ne approfittano per stare un po' insieme in queste belle giornate...

Quanto vorrei poter condividere questi momenti con qualcuno, ma mi ritrovo sempre ad essere sola per la maggior parte delle mie giornate. Mia sorella lavora, è sposata e ha due bambini a cui badare non appena torna a casa; mio padre è morto, mentre mia madre si è risposata con una persona che non mi aggrada. Si può dire che tutti nella mia famiglia sono sistemati e felici, mentre io... beh, non si può dire che io non sia felice, perchè lo sono, ma questa monotonia sta iniziando a stufarmi.

Mi sto addentrando in un piccolo vicolo. Manca poco all'arrivo. Non vedo l'ora di salutare mia sorella. 

"Buon mattino bella donzella" Una guardia spunta da dietro una porta.

"Salve" Da dietro l'uomo ne appare un'altro, intento a fissarmi più intensamente rispetto alla prima guardia.

"Che ci fa una bella ragazza come te, tutta sola?" Mi domanda la prima guardia, con un tono strano...

Ho paura che vogliano farmi del male. Devo andarmene da qui. 

"Sto andando a trovare mia sorella" Rispondo decisa. Cerco di raggirare le due guardie, senza riuscirci.

Uno dei due uomini mi prende per il polso, stringendomelo. "Gradisci una tazza di te?"

"N-no grazie." Non ho speranze di riuscire a scappare. Non posso dimenarmi, tantomeno urlare, altrimenti accadrebbe un disastro, lo so.

"Stavate importunando la mia ragazza per caso? Non vi vergognate?" Una voce dolce alle mie spalle si rivolge alle due guardie. Non ho paura, ho la sensazione che lui non voglia farmi del male. 

Mi giro di scatto e le uniche cose che scorgo sono: una ciocca di capelli bionda, un orecchino verde smeraldo ed una collana col ciondolo azzurro posata sulla camicia bianca del ragazzo(?). Dalla voce sembra sia giovane, molto giovane. 

"Direi che è meglio se ce ne andiamo adesso" Dice, stavolta rivolgendosi a me. Appoggia un braccio sulle mie spalle e mi allontana da quei due.

"Tranquilla, non voglio farti del male. Sono ricercato, quindi è meglio se acceleriamo il passo" Mi sussurra all'orecchio. 

Finalmente decido di guardarlo in faccia

Rimango incantata dai suoi occhi. Vedo che mi sta sorridendo. Cavolo, si è accorto che lo sto fissando, che imbarazzo.

"Non mi hai detto come ti chiami" Afferma

"Mi chiamo Y/N. Comunque grazie per avermi salvata" Mi accorgo che non so come si chiama "E lei come si chiama?"

"Puoi darmi del tu, comunque puoi chiamarmi Howl" 

Mette una mano sul mio fianco e ci alziamo in volo. "Non avere paura. Stendi le gambe e continua a camminare normalmente." 

Faccio come mi dice.

"Bravissima"

"Scusami Howl, ma dove stiamo andando?" Gli domando perplessa. 

"Lo vedrai ben presto." Risponde sorridendo. 

Anche se non conosco Howl, mi da un senso di protezione e, il fatto che mi abbia salvata mi rende ancora più sicura della sua bontà d'animo. Adesso sono curiosa di sapere dove mi sta portando...