Howl

Fuga

Sono rimasta chiusa nella mia stanza per qualche ora credo. Più che altro non ho fatto nulla, se non osservare attentamente quel maledetto soffitto.
Io non so nemmeno perché non sono nemmeno scappata da questo posto o perché non mi sono minimamente opposta, quando Howl ha deciso di portarmi nel suo castello.
Che cazzo, mi ha praticamente rapita e io non ho fatto nulla per fermarlo!
Devo andarmene da qui, tutto questo non può continuare. Howl è un mago ed è anche un fottuto seduttore. Non so se stia cercando di sedurmi per far in modo che io non vada via, ma so solo che non dovrei essere qui. Dovrei essere con mia sorella o nel mio modesto appartamento sotto la boutique dove lavoro. Dappertutto, ma non qui. Non da un mago. Non da Howl.
Raccolgo il mio cappello dal pavimento ed esco spedita dalla camera. Scendo le scale ed attraverso la cucina, dove c'è Howl seduto comodamente su una sedia mentre parla tranquillamente con Calcifer. Non gli rivolgo nemmeno una parola o tanto meno un solo sguardo mentre mi dirigo verso la porta d'uscita.
Fortunatamente il castello non è in movimento, il ciò vuol dire che posso uscire tranquillamente.
Howl prende conoscenza di quali siano le mie intenzioni e si alza dalla sedia.
"Y/N.." mi giro verso di lui. Osservandolo noto della tristezza nei suoi occhi, mentre mi guarda.
Mi giro di scatto, apro la porta ed esco.

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_HOWL_
Era da due ore che non la vedevo. La ammiro scendere le scale con la sua solita leggiadria. Distolgono l'attenzione dalle parole di Calcifer, focalizzandomi su un unico dettaglio: il cappello. Perché mai dovrebbe indossare un cappello al coperto.
Mi passa a fianco senza rivolgermi uno sguardo. Dietro di lei lascia una scia del suo profumo al muschio bianco.

Certo, come non ho fatto a non accorgermene prima? Le due ore chiuse in camera, la sua freddezza mentre si dirige verso la porta, con il suo cappellino incastonato di fiorellini colorati. Vuole andarsene. Se ne sta andando e io non sto facendo assolutamente nulla. No, non è questo che voglio dimostrarle. Io ci tengo a lei.
Scatto in piedi prima che lei riesca a toccare la maniglia della porta.
"Y/N.." pronuncio queste parole con la speranza che lei si volti nella mia direzione, che mi rivolga la parola.
Si gira lentamente e mi osserva, per poi andarsene e sbattere la porta alle sue spalle.
Rimango come di pietra.
"Non hai intenzione di fare nulla per fermarla?" Mi chiede quella razza di Demone appollaiato nel caminetto.
Mi rimetto composto e prendo il bicchiere con l'acqua che stavo sorseggiando prima e lo butto violentemente per terra. Osservo come il  bicchiere compatto di vetro si sgretola al contatto col parquet.

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_Y/N_
"Sono in mezzo ad un fottuto ed immenso campo verde, è notte, ho fame, freddo e... NO. NO CATEGORICO. SONO ANDATA VIA DA QUEL CASTELLO PER UN MOTIVO. ORA NON COMINCIERÒ A PENSARE A QUEL CAVOLO DI MAGHETTO DA QUATTRO SOLDI!" Urlo l'ultima frase, come se avessi bisogno che qualcuno la sentisse. Ebbene, qualcuno l'ha sentita eccome...
"È questo che pensi di me?" Mi volto lentamente. Lo so che è lui, Howl.
Se prima ero furiosa, quel sentimento fa spazio ad un altro più forte non appena incontro il suo sguardo.
Prima rimango immobile a fissarlo e poi lascio che sia qualcos'altro a prendere le decisioni al posto della mente. Il cuore.
Corro verso il ragazzo e mi fiondo sulle sue labbra. Ricambia il bacio e mi stringe a sè. Sposta una mano sul mio collo, mentre l'altra rimane a stringere la mia vita. Gli porto una mano sulla nuca, accarezzando i suoi capelli blu; blu come la notte.
Prima erano piccoli baci, adesso iniziano ad essere più intensi quando Howl aggiunge la lingua. Cavolo se bacia bene. Sapevo che era bellissimo, ma mai mi sarei aspettata anche un tale baciatore.
Mi stacco dal bacio dal quale mi stava diventando sempre più impossibile staccarmi, perché più andavamo avanti, più ne desideravo ancora.
Senza che io fiati, Howl mi prende per mano e mi riporta al castello.
Ho delle aspettative molto alte per stanotte. Si vedrà.