Capitolo 7

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Pov. Harry

Mi svegliai a causa di una luce accecante che proveniva dalla finestra della mia camera.
Mi rigirai dal lato opposto del letto e vidi affianco a me Louis.
Con tutto che ero sdraiato sentii mancarmi la terra sotto i piedi, un vortice di emozioni mi invase.
Vederlo lì, nel mio letto, in completa tranquillità, era come se trasmetteva quella stessa tranquillità anche a me, e mi sentivo davvero bene, con lui, mi sentivo davvero al sicuro.

Gli passai involontariamente una mano sul viso, accarezzandogli quel meraviglioso viso, è così maledettamente bello da farmi mancare ogni volta l'aria.
Ad un tratto vedi le sue ciglia iniziare a sbattere, segno che stava per aprire quei maledetti occhi, che mi stregavano ogni volta.

"Buongiorno" mi disse con un filo di voce, mentre si passava le mani sugli occhi per svegliarsi meglio.

"Buongiorno Louis" gli risposi con voce roca, e subito dopo gli feci un piccolo sorriso.

"Dormito bene?" aggiunsi subito dopo

"Meglio di quanto credevo, grazie Harry" mi accennò un sorriso anche lui.

"Ne sono felice, Louis" dissi lentamente

Velocemente lo vidi alzarsi dal letto, e dirigersi verso il bagno della mia camera.

"Vado a fare una doccia veloce se non ti dispiace" mi disse prima di entrare nel bagno.

"Fà come se fossi a casa tua, Louis" dissi velocemente per farmi sentire visto che già era entrato nel bagno.

"Come se fossi a casa tua"
Ed è vero si, la mia casa è la sua.

Pov Louis

Aprii l acqua e mi spogliai, rimasi sotto il getto d acqua senza muovermi per sentire gocce come lacrime scendere sulle mie spalle.
Quanto mi rilassa fare la doccia,mi aiuta a pensare. Peccato che il mio unico pensiero sia Harry.
Avrei voluto poter pensare anche ad altro ma non riuscivo a scordare quegli occhi e la sua voce.
Ah di prima mattina la sua voce roca è un colpo al cuore, "buongiorno Louis" furono le uniche parole che riuscii a pensare sotto la doccia.
Uscii dalla doccia tranquillamente cercando un asciugamano, ne trovai uno appeso alla parete,mi asciugai e indossai i vestiti del giorno precedente.
Uscito dal bagno scesi in cerca di harry e lo trovai a preparare i pancake. Quanto è carino quando si impegna a fare qualcosa.

"Hey" dissi inspirando quella dolce aria di pancake.

"Hey Lou tutto ok?" Disse guardandomi e sorridendo.

"Certo"ricambiai il sorriso.

"Ok"disse mettendo l ultimo pancake nel piatto .

"Ti aiuto" presi i piatti e li portai a tavola.

Mentre sistemavo i piatti senti due braccia familiari cingermi la vita, guardai verso il basso e trovai le braccia di harry che si reggevano una all altra per i polsi e senti uno schiocco di labbra sulla mia guancia e un "grazie principessa" nell orecchio.
Feci un sorriso enorme per poi girarmi prendere il suo viso tra le mani e baciarlo.
Una volta divisi appoggiai la mia fronte alla sua per guardarlo negli occhi e vedere un sorriso con tanto di fossette comparire sul suo volto, mi lascio un piccolo bacio a stampo per poi andarsi a sedere davanti ai suoi adorati pancake. Dopo averlo seguito assaggiai il primo e iniziai a mangiare il resto con la voracità di una persona che non mangia da mesi.
"chi ti ha insegnato a farli?"dissi curioso.
"Mia nonna"rispose sorridendo
"E brava la nonna di Haz" ridacchiai leggermente.
Finii di mangiare e aspettai che anche lui finisse.
"Vieni Harry oggi tocca a me ti porto io in un posto speciale" disse prendendolo per un braccio e trascinandolo frettolosamente fuori casa e poi in macchina.
"Dove mi porti lou?" Chiese curioso
"Lo scoprirai tra poco" risposi dispersivo.
Arrivammo alla stazione abbandonata che si trovava vicino casa di mia nonna.
"Arrivati",Feci scendere Harry dalla macchina e lo portai sulla panchina.
"Siediti" gli dissi facendogli cenno con la mano di sedersi.
"Perché proprio qui lou?" Chiese lui.
"Sai, questa stazione ha una lunga storia"dissi convinto che lui non volesse ascoltarla.
"Raccontami" disse stendendosi sulla panchina e poggiando la testa sulle mie gambe.
"Va bene. Questa stazione si trova vicino casa di mia nonna, da piccolo venivo sempre a giocare qui con i miei amici perché è sempre stata così."
"Così come?" Chiese guardandomi.
"Mal andata. Quando ero piccolo, avevo circa 7 anni, venivo sempre a giocare qui con mio padre e con i miei amici, un giorno in particolare su questa panchina su cui siamo seduti scrissi 'Serendipity' che poi sta per fortuna,speranza, quando qualche giorno dopo mio padre prese un treno per tornare a casa e proprio in quel giorno scoppio un incendio poco prima dell'arrivo del treno, ci fu una grandissima esplosione per cui morirono tutti i passeggeri" mi lasciai cadere due lacrime per poi continuare "la stazione prese completamente fuoco, e l unica cosa che è rimasta dall'incendio è questa panchina con questa scritta, perché mio padre era su quel treno".


||SPAZIO AUTRICI||

Eccoci qui con un nuovo capitolo, in super super super ritardo, e ci scusiamo.
Siamo davvero impegnate con la scuola e anche impegni familiari, è un periodaccio. Ma comunque cercheremo di essere più presenti, facendo il nostro meglio, come speriamo lo facciate anche voi lasciando un commento o un voto.

Speriamo il capitolo vi sia piaciuto e nulla, vi vogliamo bene💕

A presto, Elena e Flavia💘

Spaces||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora