Pov Harry.
Scesi le scale e sorrisi in modo malizioso a Louis.
Gli avevo appena fatto un succhiotto dentro quel dannato armadio.
Sono coglione? Cioè cosa cazzo mi era passato per la mente in quel momento? Ero andato completamente fuori di testa,e indovinate chi era il colpevole? Louis. Sempre Louis.Mi risvegliai dai miei pensieri scuotendo la testa e cercando di non pensare a quello che era appena successo in quell'armadio.
Mi sedetti alla fine del divano accanto a Louis. Sentivo le nostre cosce sfiorarsi per la troppa vicinanza.
Ad un tratto sentii qualcosa che mi pizzicava il collo,mi girai e vidi Louis intento a sfiorare la base del mio collo per toccare i miei capelli, mi girai e gli sorrisi avvicinandomi al suo orecchio per sussurrargli qualcosa che non so neanche da dove mi era venuta.
"Vuoi andare via?" Gli sussurrai.
"Si,per favore Harry" me lo disse quasi come una supplica, gli sorrisi di nuovo e mi alzai sfiorandogli involontariamente il ginocchio.
Senza aggiungere altro e senza dare spiegazioni a nessuno uscimmo dalla casa.
Appena uscito dalla porta un vento fresco mi attraverso il viso, mi girai verso di lui e vidi i suoi capelli in disordine per via di quel vento.
Era ancora più bello del solito.
Cazzo cazzo Harry devi smetterla, che cazzo ti passa per la testa? Louis ecco cosa, semplicemente Louis."Dove vuoi andare?" Parlai ancora fissandolo.
"Da qualsiasi parte, Harry, con te ovunque" disse girandosi anche lui a fissarmi.
Cosa? Cosa aveva detto? Sono diventato improvvisamente sordo o cosa? Non potevo crederci, davvero non potevo.
"Cosa?" Dissi con stupore.
"Hai sentito Harry, non lo ripeto" disse con un tono di voce più basso del previsto.
Senza pensare mi avvicinai di più al suo corpo e gli afferrai la mano, senza pensare a niente, in quel momento ️c'eravamo solo io e lui. Harry e Louis.
A passo svelto andai verso la mia macchina che per fortuna non era molto distante, sempre tendendo la sua mano nella mia.
Appena arrivammo alla macchina misi la mano nei miei jeans e presi le chiavi per aprire la macchina.
La aprii e svogliatamente lasciai la sua mano, senza aggiungere altro e senza nessun altro sguardo salimmo velocemente nell'auto.Accesi e partii velocemente, ero troppo nervoso, dovevo darmi una regolata, avere Louis così troppo vicino mi rendeva così. Louis.
Dopo un po' senti la voce di Louis rimbombare nel piccolo spazio della mia auto.
"Dove mi porti, Harry?" Mi disse girandosi per guardarmi.
"In un posto dove vado sempre io per rilassarmi, ti piacerà, fidati di me, Louis" dissi senza staccare lo sguardo dalla strada, volevo guardarlo, eccome se volevo, ma volevo anche evitare di fare un'incidente, ci mancava solo quello.
Dopo 15 minuti passati in totale silenzio, finalmente arrivammo.
Era il mio posto preferito, volevo che sarebbe diventato anche quello di Louis, il nostro posto.
Pov Louis.
Dopo quel silenzio interminabile arrivammo in quel posto che sembrava incantato.
Piante che cadono verso il basso scontrandosi con le panchine di legno fredde e abbandonate.
Era un parco enorme, strano che non ci fosse nessuno.
C'era un ponte che attraversava il lago con delle lanterne legate alle estremità.
Era tutto così rilassante e romantico.
Saliti quei pochi scalini, presi la mano di Harry incrociando le mie dita alle sue e iniziai a correre come una ragazzina verso quel ponte magnifico.
Mi appoggiai con la schiena sul corrimano e spostai Harry davanti a me.
Mi strinse i fianchi con un sorriso stampato sul volto e mostrava quelle stupende fossette di cui ero già innamorato.
Iniziai a ridere e si mise al mio fianco e si sedette sul ponte e io insieme a lui.
"Louis, mi parli un po' di te?"
"Harry non è facile la mia vita è uno schifo, tu sei l unica cosa bella che mi è capitata in questi anni"
Credo di aver detto troppo.
Harry fece una faccia... Sollevata(?)
"Louis, anche io ne ho passate tante"
Sembrava quasi capirmi con quel tono comprensivo.
"Vedi, quando ero piccolo avevo più o meno 6 anni, mio padre ci ha abbandonato e non ricordo più il suo nome, mia madre non voleva che lo cercassi. Non è mai stato un padre presente, mai."
"Harry, ne ho passate tante, con la scuola, i miei "amici" che mi disprezzavano perché sono gay e ho sempre passato una vita di merda perché non ho mai trovato nessuno che mi apprezzasse davvero"continuai io guardando i suoi occhi pieni di interesse.
" potevo sopportare tutto. Ma certe mancanze mi devastano.Dalle persone che ti abbandonano non puoi mai scappare" dissi con la voce impastata ancora dalle lacrime.
Mi buttai tra le sue braccia e lui mi accolse facendomi sentire a casa, dopo essermi calmato alzai la testa e iniziai a giocare con i suoi ricci.
Dio quanto sono belli quei capelli.
"Louis io credo...no niente"a quelle parole l ansia prevalse su tutte le emozioni che stavo provando in quel momento.
"Louis, so che è poco tempo che ti conosco, a malapena 2 giorni, ma sento qualcosa che mi lega a te"
La prima cosa che mi venne da fare fu baciarlo..
Lo baciai con tutte le emozioni che avevo provato fino ad adesso era un bacio al sapore di lacrime e amore.
Amore..è davvero questo che provo?
Ci staccammo e soffiai sulle sue labbra "con te ovunque".||SPAZIO AUTRICI||
ecco a voi un nuovo capitolo,abbiamo aggiornato anche oggi anche se è stato molto difficile perché non avevamo molto tempo.
Questo capitolo da spiegazioni un pó a tutto, e per noi è molto ma molto romantico, speriamo piaccia anche a voi.
Fateci sapere se vi è piaciuto lasciando un voto o un commento.Aggiorneremo al più presto.
Elena e Flavia💞
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Spaces||Larry Stylinson
Fanfiction"Mi piacerebbe capire di cosa sono fatte le nuvole ... Di speranza , di amore o solo semplicemente di aria . Vorrei capire cosa siamo noi , una coppia innamorata alla follia, due persone legate da qualcosa di speciale o solo un paio di deficienti ch...