Passano le ore ed io sono rannicchiata sotto Matka Ruda, ancora sconvolta per quanto vidi. Confortata dalle sua presenza, le rivelo:
Ho paura...
Sarebbe anormale il contrario.
Mi risponde in tono impassibile.
Daltronde, chi è che non ne avrebbe avuta? Hai visto l'essenza stessa della paura.
PAURA. Ripeto quella parola di poche lettere ma di vasto significato. Quindi anche i demoni hanno paura, almeno credo.
Chi...Che cosa sono, io?
Tu sei tante cose, Las. La vera domanda è: Cosa non sei? Sei un umano, un lupo, un demone... Eppure tutto questo non sembra pesarti.
Sono fatta così. Lo accetto e basta. E anche se mi pesasse sarei costretta lo stesso a farmene una ragione... Non posso cambiare la natura delle cose.
Rispondo con sincerità. Per un po' il sussurro degli spiriti è l'unico rumore presente. Forse mi sbaglio, ma sembra compiaciuta della mia risposta.
Il tuo compagno sta arrivando.
Dice per poi tornare a sussurrare cose incomprensibili persino per me. Come previsto da Matka Piekło, Triell sbuca silenzioso dal bosco con aria preoccupata. Con un salto esco dal mio nascondiglio per andargli incontro. Appena mi vede i suoi occhi si riempiono di sollievo e corre verso di me per poi leccarmi la guancia.
Hai fatto molta strada ma, perchè prorpio qui?
Le mie zampe hanno corso per conto loro.
Rispondo sincera abbozzando un sorriso.
La strada per il ritorno non è difficile da trovare, ma durante il tragitto Triell sembra lievemente teso, e ne ha tutte le motivazioni per esserlo. In effetti per ciò che è successo... Per un bel pò gli unici suoni sono le foglie secche che si spiacciano sotto le nostre zampe in una sinfonia di scrocchi e gli spiriti bisbiglianti. Non c'è nessun altro suono che vorrei sentire in questo momento, anzi, sempre. Perchè ho lasciato questo posto, per stare in città? Per Triell? Lo guardo di sottecchi: anche lui sembra immerso nei suoi pensieri. Perchè ha così importanza per me? Scuoto la testa per levarmi dalla testa questi maledetti pensieri, ma senza risultato. Perchè ci tiene così tanto a farmi intregrare nel mondo umano? A me piace cacciarli, non stare in mezzo a loro, figuriamoci farci amicizia. Faccio una smorfia al pensiero della festa in maschera a cui ho accettato di partecipare. Scelgo le parole adatte e, decisa a rompere il silenzio per avere delle risposte gli dico:
Se stato imprudente ad invitarmi a quella festa, considerato il rischio che corrono le persone in mia presenza, ma sei stato comunque gentile.Però... Perchè mi hai invitata?
Non risponde subito. Intanto, il verso di una civetta mi porta a notare che il sole è sta svanendo all'orizzonte.
Come hai detto tu, non è stata poi una grande idea quella di chiedere la tua partecipazione. Ma, dato che ci rimangono ancora dei "lavoretti" da fare, e dato che frequentiamo la scuola come dei normali adolescenti, non possiamo tenerti sempre d'occhio. Uno di noi potrebbe restare a casa a sorvegliarti.
Con un salto sorvola un Abete sradicato.
Ma ritirarsi dalla scuola per poi farsi vedere in giro non sarebbe normale, siamo ancora in obbligo scolastico. Sai, quando sei costretta a frequentare la scuola fino a..
Lo interrompo bruscamente senza fargli finire la frase:
Lo so, lo so.
Lui mi guarda con un espressione interrogativa.
