Matka Piekło

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Siamo tornati nel luogo di prigionia che tanto odio:la casa di Triell. Dopo aver messo i vestiti mi guardo intorno: La "mia" stanza ha ancora il largo e grosso buco. Ok della parete è rimasto solo il balcone.

Poteva andare peggio. Almeno adesso è ventilata.

"Perché la tua stanza è rotta?"

Sorrido e mi volto verso il bambino.

"Perché quando Las si arrabbia, Las diventa molto cattiva. E tu non vuoi che Las diventi cattiva, vero?"

Lui ride per nulla preoccupato il che mi lascia perplessa. In quel momento arriva Triell.

" Las... Mi sono reso conto che, ci stiamo allontanando. Ultimamente sono stato molto freddo con te."

Dice scrutandomi e cercando anche il più piccolo segno di comprensione, che sul mio volto non c'è.

"Il fatto è che"

sospira.

"Sono sempre più preso dal cacciare i demoni dalla città. Adesso ci si è messo anche questo pazzo omicida; e sto trascurando il mio obiettivo più importante: te."

L'ultima frase mi colpisce abbastanza da far vacillare la mia indifferenza nei suoi confronti. Ma per

"In che senso i demoni? "

"Io e Zuma abbiamo tentato di dirvelo, ma era come se non c'eravate. I motivi, come sai, potevano essere una forte sensazione o emozione. Ma l'assenza era troppo lunga per il semplice spavento o rabbia. Troppo forte persino per il piacere. Potevano quindi essere la paura o il dolore. In entrambi i casi dovevamo venire.

A quanto pare tu ed il Windigo non siete gli unici in città. Nell'ospedale ci sono persone con problemi psicologici e/o addirittura sopravvissuti ad attacchi di demoni... E sinceramente non so se sia meglio sopravvivere ad un attacco di un demone o morirne."

Ripenso a quando mi trasformai per la prima volta. A quando uccisi la prima volta. Ripenso alla mia casa. Mi manca molto.

E se portassi Mattia a vedere la mia casa?

Chi è Mattia?!

Dice Triell quasi in tono accusatorio. La rabbia si riaccende in me. Sto su punto di rispondere quando Mattia mi chiede con quel suo tono innocente:

"Lui è il tuo fidanzato?"

"Perché lo pensi?"

Chiesi curiosa.

"Perché ti vuole molto bene. Poi ti dice molte cose belle, si preoccupa per te... E poi è un maschio."

L'ultima frase la dice con una tale convizione che scoppio a ridere.

"Las con chi stai parlando? "

Mi fermo quasi all'istante. Alzo un sopracciglio per capire a che gioco sta giocando.

" Sai non mi piace essere presa in giro. "

Puntualizzo.

"Senti, quegli omicidi sono stati scioccanti persino per Xena. Forse hai bisogno di di una dormita, di una semplice passeggiata o anche solo di una doccia calda. Se vuoi ti faccio compagnia... Per la passeggiata intendo."

Conclude con un sorriso radioso.

"Tu lo vuoi bene? "

Mi chiede sicuro della risposta. Guardo i suoi riccioli biondi e balletto un sì.

"Allora perdonalo, lui ti vuole bene e tu anche. Il resto non importa. "

Questo bambino mi stupisce sempre di più. È incredibile come riesca a formulare pensieri tanto complicati e condividerli con parole così semplici. Gli umani sono intelligenti, questo lo riconosco. Ma nel profondo sento che non riuscirò mai ad avere un rapporto con gli umani. Neanche con Mattia.

Due anime e un demoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora