Capitolo 8

33 4 0
                                    

- Siete riusciti a replicare il siero?- chiese dubbioso Fury alzando una sopracciglia.

- Si, anche se non era perfetto come quello che era stato usato su Steve, era funzionale ai suoi scopi.-

*flashback*

La stanza in cui si trovavano lei e suo padre aveva il soffitto molto alto, ma non c'erano finestre, solo un lucernario da cui entravano pochi raggi di luce. Il pavimento era come sempre bagnato, non era mai entrata lì senza ritrovarsi le suole delle scarpe sporche di fanghiglia o bagnate. I muri erano spogli, non c'era neppure un quadro, un poster o un manifesto attaccato alle pareti di cemento grigiastro e tutto ciò non faceva che aumentare la percezione di essere in costante pericolo. L'aula aveva un entrata e un'uscita separate, più la porta di servizio: gli uomini che dovevano fare da cavie entravano tutti dalla stessa porta grigio fumo con il maniglione blu e, se erano fortunati, uscivano con le loro gambe dalla porta dall'altra parte della sala, se non lo erano, qualcuno portava fuori i loro cadaveri trascinandoli sul pavimento lurido. Già una decina uomini erano entrati, ma solo uno di loro aveva varcato la soglia della porta da vivo, anche se era stramazzato a terra poco dopo, raggiungendo così gli altri nei forni crematori.

Annie aveva visto solamente una volta le celle dove tenevano tutti quegli uomini e la cosa le aveva dato gli incubi per qualche notte. Li tenevano in gabbie come animali, senza alcun riguardo né pietà, senza umanità. Quel giorno si era totalmente resa conto di quanto poco importassero le persone in quell'edificio: il suo capo li chiamava "nemici" ma era chiaro che non li considerasse tale, perché per essere nemici, devi essere una persona, mentre lui  li considerava oggetti utili alla sua causa, nulla di più, nulla di meno. Si chiedeva spesso come stessero sua madre e suo fratello e se vivessero in una gabbia simile o se a loro avessero riservato una cella leggermente migliore. 

Annie riportò l'attenzione sulle siringhe che stava preparando per il prossimo uomo, non doveva commettere errori e non poteva di certo permettersi di distrarsi. Suo padre stava finendo di sistemare le ultime boccette di siero da testare e le stava ponendo in fila numerandole. La prossima dose era le numero 13: già dodici uomini avevano perso la vita a causa del siero, Annie sperava ardentemente per l'uomo che stava per arrivare che la numero tredici fosse la boccetta giusta con il quale si sarebbero terminati gli esperimenti. Lo sperava anche per suo padre: da quando gli avevano ordinato di ricreare il siero e lo avevano obbligato ad iniziare i test, era come impazzito e di certo la morte di tutte quelle persone non lo avevano aiutato. Suo padre si sentiva un assassino, sembrava che tutto ciò che avesse attorno glielo urlasse contro, e probabilmente era vero, questo Annie lo sapeva bene.

Ad estrarla dai suoi pensieri tenebrosi fu il rumore metallico della porta d'ingresso che si apriva, seguito da uno spiacevole rumore di passi veloci. Di solito era in quel momento che la cavia vedeva il lettino da ospedale con le stringhe di cuoio ai lati e le siringhe poco più in là e, anche senza sapere ciò che avevano intenzione di fargli, iniziava a dimenarsi nonostante la presa ferrea delle guardie e con sguardo e tono supplichevole li pregava di non fargli del male. Tutti quanti, fino ad allora, avevano cambiato espressione sul volto notando gli aghi e il resto: ormai riusciva bene a riconoscere il terrore nello sguardo di un uomo. Tuttavia, l'uomo che entrò dalla porta, non cambiò espressione vedendo ciò che vi era nella stanza, come se se lo aspettasse e ormai avesse finito di lottare. Non oppose resistenza quando lo fecero distendere sul lettino, né tanto meno li supplicò di lasciarlo andare. Annie allora pensò che le cose sarebbero state più facili, ma in realtà fu esattamente il contrario. Lo guardò negli occhi che scoprì essere di un intenso color azzurro, e ciò che vide fu solo tanto tormento, tanta tristezza. 

- Sergente James Barnes.- disse suo padre leggendo un fascicolo che teneva tra le dita tremanti.

- Come?- chiese lei alzando lo sguardo su di lui.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 29, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Something about youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora