Avviso: Questa storia è la prima che ho scritto per una minichallenge su facebook indetta dal gruppo: Hurt/Comfort Italia - Fanart and Fanfiction.
Qui di seguito vi lascio il link della pagina se siete interessati a questo gruppo: https://www.facebook.com/groups/337102974212033
#Secondarytowhom Prompt:Respirare a fatica
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Erano mesi che Bakugou osservava Kirishima.
C'era qualcosa nel suo comportamento che lo turbava rendendolo più irritabile del solito.
Midoriya notando la cosa decise di andargli a parlare: «Kacchan, perchè non vai a parlarci?»
«Come?» gli domandò lui certo di non aver compreso bene quella semplice domanda.
«Dovresti andare a parlare con Kirishima al più presto» rispose lui accennando un sorriso incerto.
Bakugou sbuffò rassegnato e vedendo l'amico usciro dalla classe lo seguì restando a distanza fino a quando non lo vide uscire in giardino andando ad appoggiarsi ad un albero cadendo in ginocchio stringendo le braccia al petto.
Preoccupato si avvicinò posandogli una mano su la spalla notando che faceva fatica a respirare gli domandò: «Che ti prende?»
«Sto bene...» rispose lui affannando mentre alcune lacrime scivolavano sul suo volto.
«Sei un pessimo bugiardo. Hai un attacco di panico e non riesci a calmarti» constatò lui passandosi una mano tra i capelli.
Pensò velocemente a come agire in quel momento e fece l'unica cosa che gli venne in mente così lo bloccò contro quello stesso albero chiudendogli la bocca con la sua.
A quel tocco Kirishima si tranquillizzò ricambiando quel bacio senza pensarci troppo immergendo le mani nei capelli del ragazzo davanti a lui.
Quando si allontanarono, Bakugou, lo guardò negli occhi dicendo: «Vieni da me per i tuoi attacchi di panico se dovesse succedere di nuovo»
Kirishima annuì e poco dopo tornano in classe per l'inizio delle lezioni senza parlare di quei sentimenti che si agitavano dentro di loro da quando si erano separati al termine di quel bacio.
