Colibrì.
Mi avvicinai cautamente a loro, mi ci fermai davanti e li guardai.
Improvvisamente uno di loro mi pizzico il viso, poi cominciarono a volarmi intorno, accerchiandomi, quando di punto in bianco volarono via.
Ero esausta, a stomaco vuoto, con tutte le mie forze cercai di seguirli.
C'era qualcosa in quegli esserini che mi spingevano a coinvolgermi.
Aumentai velocità è cominciai a correre, avevo preso il ritmo fino a quando non caddi per terra e li persi di vista.
«Merda..» Dissi dandomi un occhiata veloce.
Ero sporca di terriccio sulle gambe, e mi doleva la caviglia.
Mi alzai, mi guardai in torno. C'era qualcosa di strano, di diverso.
Guardai più attentamente tra ogni albero, puntato su uno di essi c'era la luce del sole, aveva un colore strano, avanzai lentamente in quella direzione, ma più mi avvicinavo, più l'albero sembrava sviarsi, allora decisi di aumentare il passo, ma l'albero rimaneva li, immobile.
Allora corsi, ma non servì a niente, mi venne un idea così decisi di provare a correre in quella direzione, per 15 secondi, ad occhi chiusi.
Sperando di non prendere nessun albero in faccia, corsi il più veloce che potevo.
I capelli al vento, il fiato corto, la caviglia dolente, aprii gli occhi e li spalancai non appena provai un senso di pesantezza al petto, realizzai di essere passata attraversato l'albero, mi fermai di colpo quando notai gli stessi colibrì di prima, fissarmi.
Uno di loro aveva una piccola pergamena alla zampa, la afferrai.
Diceva:
"Per far sì che la grotta non ti sfugga, dovrai marchiarla con il tuo sangue."
Mi voltai, e alla mi sinistra c'era un piccolo altare con sotto un tavolino in legno, con sopra solo un ago.
"Resta qui solo il tempo necessario, sta attento/a."
-Ecate.Accartocciai il bigliettino tra le mani, mi voltai verso l'altare e mi punsi il dito, uno dei colibrì mi morse il dito che avevo appena punto, gemetti dal dolore causato da quel pennuto blu, poggiai il dito insanguinato sul tavolino, poi improvvisamente si accese una lanterna, comparve un letto, delle mura in legno, e un mobiletto.
Era un rifugio creato da Ecate, diedi un occhiata in giro, il letto in legno con delle coperte marroni, quello che dovrebbe essere un fornello in pietra, nel mobiletto c'era; una coperta, un maglione, un'asciugamano, tre piatti con delle posate in legno, una borraccia, una piccola pentola e un altro biglietto messo in bella vista.
"Se sei arrivato/a fin qui, i miei complimenti. Mi raccomando attenzione lì fuori, dovrai uscire per cercare delle provviste, ovvero acqua e cibo. Assicurati sempre di non essere seguito/a."
-Ecate.Nel biglietto non specifica il sesso femminile, forse non sono stata l'unica ad essere stata qui.
Gettai il biglietto e mi poggiai sul letto, aprii il borsone e tirai fuori un sacchetto di stoffa insieme a delle pezze, presi un pugnale, la borraccia dal mobiletto è uscii.
~
Gironzolavo tra gli alberi in cerca di qualcosa di commestibile e dopo un accurata ricerca trovai; funghi, bacche, castagne, asparagi, e intere piante di frutti di bosco, che sarei venuta a prendere solo in possesso di un cesto.
Portai al rifugio con me le castagne, gli asparagi e i funghi, poi presi il cesto coperto da un panno, e mi diressi a prendere i frutti di bosco.
Presi tante more, mirtilli e bacche rosse, staccai attentamente le fragole e le misi all'interno del cesto insieme ai lamponi.
Tornai indietro a prendere dell'acqua e mi ritirai.
Non facevo altro che pensare per quanto altro tempo sarei dovuta rimanere lì, da sola.
~
giorno 1) Tutto tranquillo.
giorno 2) Ho sentito dei rumori strani questa notte.
giorno 4) Ho aperto il grimorio.
giorno 9) Non ne posso più.
girono 14) Sono a buon punto con il grimorio.
giorno 19) Il mio primo incantesimo è stato un successo.
giorno 23) Ho fatto un disastro con l'incantesimo di congelamento.
giorno 28) Sto migliorando.
giorno 32) Ho perso peso, mi sento debole.
giorno 36) Sto esagerando con la magia.
giorno 41) Mi sono presa una pausa dalla magia.
giorno 58) Ho ripeso con la magia.
giorno 61) Un ragazzo di nome Minho è stato qui prima di me.
giorno 68) Sto impazzendo.
giorno 74) Ho memorizzato tutti gli incantesimi.
giorno 81) Devo andarmene via da qui.~
Sono passati 81 giorni da quando ho trovato il rifugio, e il momento di andarsene.
Sono migliorata nell'usare la magia, posso difendermi, posso arrivare a Thomas, non mi resta che trovarlo.
Presi tutte le mie cose e le misi nel borsone, tirai fuori solo il pugnale in caso di necessità.
Mi diressi velocemente verso l'uscita, mi fermai di colpo, andai verso la parete con su scritto il nome di "Minho", e decisi di scrivere anche il mio accanto il suo.
Avevo aspettato troppo, me l'ero presa con comodo, era arrivato il momento di trovare Thomas e capire cosa stesse succedendo.
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may I?
FantasyL'amore, che sentimento sopravvalutato. Quando due anime si legano per amore, i loro corpi, ovunque saranno, non potranno fare a meno di mancarsi. Ma, quando due anime si legano per odio, la loro mente, non potrà fare a meno di cercarsi e desiderars...