ALBERICO NO

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LORENZO'S POV

Mi svegliai ancora una volta sul mio 'amato' divano. Odiavo dormire in quel posto, ma visto che Alice non voleva dormire con me, mi accontentavo. Rimasi sdraiato, immerso nei miei pensieri.

Quella ragazza mi aveva travolto la vita. Nessuna mi aveva mai preso così tanto. Era sempre stata una 'botta e via' con le le altre, nessuna mi è mai piaciuta veramente. Poi arriva lei, e incasina tutto. Cosa mi stava succendendo?

Non sapevo cos'era davvero l'amore, avevo visto qualche film. Tutti a farsi coccole e a dirsi 'ti amo' di quà e di là. L'unica cosa di cui ero certo era che l'amore ti rendeva felice. E quando stavo con lei mi sentivo felice. Forse i brividi che provavo quando incontravo il suo sguardo, il sorriso che mi sbucava in faccia quando la vedevo erano effetti collaterali dell' amore?

E poi, lei era bellissima, perfetta, adoravo il rossore che si espandeva nelle sue guance, o quando balbettava in situazioni imbarazzanti, era tenera. Avrei voluto passare ogni notte in quel letto, che in quel momento era occupato da suo cugino, Enzo.

In quel momento Matt entrò in salotto, interronpendo i miei pensieri. 

"Buongiornino Matt" dissi io riprendendomi. 

"Buongiorno, vuoi qualcosa?" mi chiese dirigendosi in cucina.

"Voglio chiederti una cosa in effetti" non ero sicuro se dirglielo o no. "Tra te e Alice c'è mai stato qualcosa?" mi venne così. Anche se questo pensiero mi tormentava da un po', dopo aver visto il loro rapporto mi è venuto spontaneo pensarlo.

"Bhe, è difficile da dire... io ero innamorato di lei alle medie, ma non gliel'ho mai detto..." mi confessò sospirando. "Ti sei pentito di non averglielo detto?" continuai a chiedere curioso.

"Di sicuro Alice è una ragazza stupenda, simpatica, ma il suo futuro non è con me, potrebbe essere con qualcun'altro" finì rivolgendomi uno sguardo.

Me ne andai in bagno per lavarmi. Mentre ero sotto la doccia mi venne il pensiero. Matt era ancora innamorato di lei? Se la sarebbe presa se saremo stati assieme?

Come finì di vestirmi erano già tutti in piedi, tranne Greta. 

"Giorno" dissi avvicinandomi a Ali e baciandola nella guancia. Come risposta mi sorrise, un sorriso che mi aveva già rallegrato la giornata. Il solo pensiero che lei era nella mia vita rallegrava le mie giornate.

"Forza, preparatevi e svegliatevi dal letargo regà, usciamoo" ordinò Matt entusiasta.

Dopo che tutti si erano preparati, eravamo fuori di casa, io presi il mio penny e ci salìi sopra.

"Sai usare lo skate?" le chiesi. 

"Non ho mai imparato" rispose dispiaciuta. 

"Vieni, ti insegno io" la feci salire, mentre io camminavo affianco a lei. Mise una mano nella mia spalla per tenere l'equilibrio, io le avvolsi il braccio attorno alla vita.

"Ho paura" annunciò lei urlando.

"Allora, metti un piede qua, poi l'altro a terra, datti una spinta e rimetti il piede sopra il penny, è facile" le spiegai.

"Certo per te che lo fai da anni" ironizzò lei, perse l'equilibrio, così la presi al volo, mi sorrise e continuammo.

Dopo vari tentativi riusciva a fare alcuni metri. Così mi misi davanti lei a distanza di una dozzina di metri.

"Vieni verso di me" le ordinai.

"Okay" disse ridendo. Le piaceva, si vedeva dal modo in cui sorrideva.

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