♕capitolo11♕

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Guardai dritto negli occhi il barman e un senso di familiarità mi assalì insopportabilmente, ma quel senso fu interrotto dalla voce del mio migliore amico < ehi Emy tutto ok?> < si,si> dissi fingendo un sorriso < il ragazzo ti ha chiesto cosa vuoi> mi riferì il mio migliore amico. Guardai di nuovo il barman, c'era qualcosa che non quadrava. < vodka lemon per favore> risposi. < ci vai leggera è? Per me una birra> rispose Nico. Il ragazzo diede la birra a Nico e poi iniziò a preparare il mio drink. Guardai ogni singolo movimento, ma niente era tutto normare, mi diede il drink lo guardai attentamente, c'era qualcosa che non andava, decisi di non bere subito la bevanda, magari questo senso era solo una mia paranoia. Comunque sia decisi di scendere in pista visto che c'era la mia canzone preferita iniziai a ballare e a ballare e a ballare e poco dopo le mie gambe cedettero dalla stanchezza così decidemmo di sederci sui divanetti. < perché ancora non hai bevuto il tuo drink?> chiese improvvisamente Nico. Mi pietrificai < ecco...perché ora non mi va> risposi < strano bevi sempre e di sicuro non ti tiri indietro> disse guardandomi scrupoloso, cercai di inventarmi qualcosa aprii la bocca per parlare, ma fui interrotta dall'arrivo di un po' di gente, che si sedette sui divanetti insieme a noi. Non capì chi fossero fin quando una luce della grande sala gli illuminò la faccia per un nano secondo. Cazzo. Intravidi la faccia del mio ex, la faccia di Canzy, la faccia di altre ragazze della scuola e le amiche oche di Canzy e poi... poi vidi tutto il gruppo di jack compreso lui. Possibile che fossero sempre dove ero io?! < ragazzi giochiamo ad obbligo e verità> propose Max. <ok> risposero tutti, tranne io e Nico che ci guardammo preoccupati. L'ultima volta non era finita bene, mi presero in giro per 1 anno, <dai psicopatica, avrai finito di sentire le voci dal celo no? Hahahah oppure le senti ancora com'era...ah si! "Sei in pericolo, scappa" hahahah. Giochi si o no?> disse Max imitando la vocina con cui l'avevo detto l'ultima volta. Mi innervosii e tanto, troppo tutti si miserò a ridere all'affermazione di Max. Cercai di mantenere la calma e il mio sguardo cade su una persona, Kevin. Lo fissai e riuscii a calmarmi. < gioco> risposi lanciando un'occhiata mortale a Max, ma lui sembrava non essere interessato. < bene, ma le regole sono diverse. Facciamo con la bottiglia> disse Canzy < ovvero> chiesi. < ovvero che chi gira gira la bottiglia fa la domanda "obbligo o verità" e la persona sulla quale si è fermata la bottiglia deve rispondere. Capito psicopatica?> mi spiegò Canzy ridendo all'ultima parola. < si sì ho capito. Comunque ho un nome; usalo!> risposi innervosita < si sì ora sta zitta. Iniziamo!> mi disse Canzy con indifferenza alla mia affermazione. La bottiglia si bloccò più e più volte vicino a me e io pregai con tutto il mio cuore che quella stupida, inutile bottiglia non si fermasse vicino a me, ma fu inutile. Canzy prese la bottiglia, la Poggio sul tavolo di legno in mezzo a noi e con un movimento la fece girare; avevo costantemente ansia che si fermasse dove io non volevo che si fermasse. La bottiglia cominciò a rallentare fin quando non si fermò propio su di me. Alzai lo sguardo e vidi Max e Canzy scambiarsi un'occhiata divertita, girai lo sguardo e incrociai quello del mio migliore amico, era preoccupato molto preoccupato. < ok...obbligo o verità?> disse Canzy guardandomi < hmm...verità> risposi incerta < te lo dico non puoi cambiare con obbligo> mi disse < e se non voglio rispondere a verità?> < fai la penitenza> precisò lei aspettandosi la mia domanda <e in che cosa consiste questa penitenza?> < devi spogliarti davanti a tutti> rispose lei < ma che razza di penitenza è?> chiesi stupita dalla risposta < è questa se ti va bene bene sennò ti attacchi. Quindi?> mi chiese innervosita dalla mia indecisione. Solo il pensiero di spogliarmi davanti a una persona mi faceva rabbrividire, figuriamoci tutte quelle. < ok vada per verità> risposi < perfetto...dicci un segreto o qualcosa che sai solo tu>. Ascoltai bene e iniziai a riminare tra i miei pensieri. Qualcosa che non avevo mai detto a nessuno? Sinceramente non mi veniva in mente niente di solito dicevo tutto a Nico. Poi però quel ricordo riaffiorrò risalendo gli scalini della mia contorta memoria. Quel periodo in cui era tutto vuoto, in cui io mi sentivo vuota; tutte le giornate erano uguali, mangiavo bevevo e dormivo, queste erano le uniche cose che riuscivo a fare; non parlavo con nessuno e mi rifugiavo in me stessa piangendo, quel periodo in cui tutti mi avevano abbandonato quando io avevo bisogno di loro, il periodo in cui mi ero lasciata con Max, il periodo prima di partire per trasferirmi in questa stupida città; ma non potevo mostrargli un mio punto debole senza che ci fossero delle conseguenze che si sarebbero riscontrare su di me, non potevo farli vincere così facilmente; così iniziai a pensare e pensare fino a quando un ricordo ridicolo di Canzy mi travolse. Guardai negli occhi Canzy e sorrisi divertita. < una volta alle medie Canzy si era seduta sulle gambe del ragazzo più "figo" della scuola, ma per sua sfortuna Canzy non era andata al bagno per 5 ore di fila quindi la pipì le scappava talmente tanto che se la fece addosso e cadde tutta sui pantaloni del ragazzo, che scattando si alzò e la butto per terra schifato dalla sua pipì> dissi fiera. Tutti scoppiarono in una risata e Canzy divento tutta rossa, non so se per la rabbia o più per la vergogna. < ok, se la metti così> disse Canzy prendendo il telefono in mano e scorrendo su e giù il dito sullo schermo. Poi si fermò, mi guardò e sorrise perfidamente, per poi cliccare sullo schermo. Un'ondata di notifiche invasero i telefoni compreso il mio. Lo presi, lo accesi e andai a vedere. Era una mia foto di quando ero alle medie, ero grassa, vestita in un modo orrendo, spettinata, struccata e con una faccia stramba; e poi una folata di ricordi si materializzarono nella mia mente. Era stato uno dei tanti periodi brutti che ho avuto e lei lo sputtanava così senza sapere come veramente stavo in quel periodo. < che ne dici ora magliale? Ti piace?> rise di gusto Canzy < ti piace che ora la scuola ti vede come sei realmente. Solo una grassa e stupida ragazza> la voce di Canzy mi rimbombò nelle orecchie, come si permetteva; certo per lei era facile alle medie la volevano tutti, ma io quel periodo stavo male. Una lacrima picchiava sul mio occhio cercando di uscire, la trattenei. Tutti quanti ormai ridevano compreso quello stronzo di Jack e...e perfino Kevin rideva; l'unico che mi guardava preoccupato era Nico. Volevo solo andarmene e mandare tutti a quel paese, ma feci un bel respiro e mi feci coraggio. Guardai seria Canzy mentre lei rideva ancora guardandomi e indicando la mia foto e poco dopo iniziai a girare lo sguardo su ognuno di loro e poi attaccai a parlare < È brutto eh. Quando il brutto anatroccolo, si lui, quello deriso da tutti, quello sempre ignorato diventa il più invidiato cigno> dissi guardandoli seria. A quella frase tutti si zittirono. < brucia eh.> replicai. Poi mi alzai e mi diressi all'uscita. Mi sedetti in una panchina isolata fuori dal locale e incominciai a pensare a quello che era successo durante questi mesi, ma fui distratta da un rumore.

La figlia della luna 🌑 [sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora