ʕcapitolo14ʔ

7 0 0
                                    

La mattina dopo mi svegliai, non ricordavo molto della sera prima anche se non avevo neanche bevuto alcol. Mi alzai dal letto con le occhiaie fino al pavimento. Mi girai e guardai la sveglia che segnava le 9:00; cavolo avevo dormito solo 3 ore, che in realtà era tanto rispetto alle nottate che facevo nella mia vecchia città. Duntratto le immagini del Barman sfrecciarono veloci nella mia mente come una folata di vento gelida in una calda giornata di agosto. Mi sedetti sul letto scattando, cercai di capire chi fosse stato rivivendo i vari momenti. Ok... io ero uscita dal locale e il barman mi ha seguito, ma gli ho solo procurato un graffio non così tanto profondo da ucciderlo, dopodiché ero tornata dentro l'edificio, poi a fine festa mentre stavo salendo in macchina un urlo mi fece sobbalzare; il corpo del barman era steso a terra ormai senza vita, pieno di graffi. Mi ero avvicinata e poco dopo mi squillò il telefono, erano i miei fratelli; poco dopo la ragazza dell'urlo disse di chiamare la polizia e... aspetta i miei fratelli come facevano a sapere che c'era stato un cadavere se non c'era neanche la polizia a informare dell'accaduto. La testa mi scoppiò di domande, come cavolo facevano a sapere del cadavere? Erano alla festa e hanno visto tutto? O peggio ancora: erano stati loro?
Mi alzai lentamente barcollando e avvicinandomi al bagno, accesi il rubinetto e mi bagnai i polsi e la fronte con dell'acqua fredda per riprendermi. Tornai in camera e mi sedetti sulla sedia della scrivania, avevo bisogno di risposte! Il barman prima di morire mi aveva detto che potevo anche essere la più forte, ma che se non sapevo come usare i poteri ero inutile; di quali poteri parlava? Sapevo perfettamente che non si riferiva all'olfatto, la vista, la forza e l'udito ampliato, ma ha qualcos'altro? Ma cavolo, cosa intendeva?
Accesi il computer, appoggiai le dita sulla tastiera e digitai " i neiklas e i loro poteri". Uscirono poche pagine, molte di esse raccontavano di leggende che già sapevo perchè me le avevano dette Jack e Kate. Ma un sito in particolare mi incuriosì " il bestiario" ci cliccai, ma mi uscì una pagina dove diceva che non era più possibile vedere ciò che c'era scritto, perchè il proprietario del bestiario lo aveva rimosso. Decisi quindi di lasciar perdere almeno per ora. Cercai di dimenticare l'accaduto almeno finché non fosse salito a galla il presunto colpevole. Scesi le scale e trovai Alec e Nathan parlare e Marcus preparare il pranzo
< buongiorno> esordì Nathan vedendomi
< buongiorno > risposi incerta.
Andai a sedermi sul divano accendendo la tv, tutti i canali della città parlavano del cadavere ritrovato ieri sul parcheggio della l'edificio in cui fu svolta la festa. Appoggiai il dito per spengere la tv, ma una frase mi spiazzò " molto probabilmente siete scocciati per l'accaduto e ci scusiamo per avervelo fatto sapere solo ora, ma era troppo tardi per informarvi cittadini" dopo questa frase spensi la tv. Oramai era ovvio che i miei fratelli centravano qualcosa o erano alla festa.
Pranzai con loro, in silenzio. Per poi tornare in stanza a studiare per lunedì. Ormai era notte, ma non riuscivo a dormire i pensieri mi tormentavano decisi di alzarmi per andare a prendere un bicchiere di latte, ma quando mi appoggiai al libro di scienze, che stava sopra la scrivania, per non cadere nel buio; un immagine anzi una scena parve passarmi per gli occhi. C'era un signore che disse che la professoressa di scienze mancherà. Pensai fosse solo la stanchezza che mi giocava brutti scherzi quindi tornai a letto e mi addormentai. L'indomani mi svegliai, la pioggia colorava le piante e le nuvole ricoprivano il cielo. Mi alzai e mi vestii e andai a scuola a piedi dicendo ai miei fratelli che avrei preso l'autobus. Arrivai a scuola e le facce grigie delle persone mi misero tristezza, ma poco dopo il suono della campanella mi rimbombò nelle orecchie. Passai le prime lezioni ad ascoltare la prof e ignorare le occhiate che mi mandava il gruppo di Jack; dopodiché cambiai classe, ma invece che la professoressa entrò un signore sui 50 anni, dai capelli neri e la pelle chiara; informandoci dell'assenza della professoressa, di scienze, Brown; ebbi un dejavù non appena il signore ci riferì la notizia, avevo già vissuto quella scena propio la notte prima quando toccai il libro di scienze. All'ora di pranzo mi sedetti in un tavolo da sola, beccandomi qualche occhiata qua e là. Accesi il computer e cercai "bestiario", volevo delle risposte e al più presto.

————————————————————————
SPAZIO AUTRICE
𝕤𝕔𝕦𝕤𝕒𝕥𝕖 𝕤𝕖 𝕟𝕠𝕟 𝕤𝕠𝕟𝕠 𝕞𝕠𝕝𝕥𝕠 𝕒𝕥𝕥𝕚𝕧𝕒, 𝕞𝕒 𝕖̀ 𝕦𝕟 𝕡𝕖𝕣𝕚𝕠𝕕𝕠 𝕚𝕟 𝕔𝕦𝕚 𝕙𝕠 𝕡𝕠𝕔𝕒 𝕚𝕤𝕡𝕚𝕣𝕒𝕫𝕚𝕠𝕟𝕖

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

La figlia della luna 🌑 [sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora