S.

7.

14 dicembre
ormai manca pochissimo alle vacanze natalizie,e sabato ci sarà appunto l'ultima puntata prima delle vacanze
poco fa hanno chiamato me ed alessandro in sala 4
-secondo me facciamo un passo a due emmi'-
-pure secondo me,sennò perchè ci avrebbero chiamati-
siamo nel corridoio della scuola e stiamo riflettendo sul perché ci abbiano chiamati,anche se è abbastanza palese
arrivati davanti alla sala 4,alessandro mi apre la porta
-prego madame-
mi fa entrare per prima,ma entrando non credo ai miei occhi
c'è sebastian a terra che fa flessioni ed elena seduta sul divanetto
-buonas-scusate,abbiamo sbagliato sala-
che figura...
-no ragazzi siete nella sala giusta-
stavo sul ciglio della porta,ma la voce di sebastian mi blocca e mi fa rientrare
-la maestra ci ha incaricati di mostrarvi un passo a due che ballerete sabato,l'ho montato io,ora ve lo mostriamo prima con la musica-
prende così parola elena
molto entusiasta annuisco a tutto ciò che dice,lo stesso alessandro
iniziano a ballare sulle note de "il conforto", e sono stupendi da vedere per la loro armonia,tanto che mi incanto
quando fanno una presa,in cui in questo caso io dovrei essere presa di schiena da alessandro, stringo il braccio di quest'ultimo
sa che ho un po' paura di fare le prese,poche volte le ho fatte
-stai tranquilla-
mi sussurra,mentre entrambi rimaniamo con lo sguardo fisso sui professionisti
-com'è?-
ci chiede sebastian dopo aver stoppato la musica
-oh..beh,favoloso-
-iniziamo dai-

mezz'ora dopo
-emma non ti buttare indietro- mi ribadisce sebastian mentre scendo dalla presa
scendo e metto le mani sulle ginocchia,per poi rialzarmi ricordandomi che in sala ci sono anche altre persone oltre a me ed alessandro
-stai più rilassata,ti mantiene lui,e se ti mantiene non cadi- cerca di tranquillizzarmi così elena -riproviamo un'ultima volta la presa,ok?-
annuisco e mi preparo per essere
-perfetto-
dice sebastian mentre scendo dalla presa
-good job ragazzi,ci vediamo domani-
ci salutiamo così con i professionisti fin quando non usciamo
-mamma mia pare scolpito-
esclamo io,riferendomi palesemente a sebastian
-sempre la solita sei-

ore 21.00
-indovina chi mi sono trovata in sala-
sono seduta su una panchina vicina alla casetta,dove solitamente dopo le lezioni,come in questo momento,io e giulia ci fermiamo a parlare
-dimmelo tu-
-sebastian-
giulia scoppia a ridere,e così coinvolge pure me
-ti giuro sembrava un bronzo di riace-
-se lo dici tu ti credo,amo' io entro in casetta,ti aspetto-
-cinque minuti e arrivo-
prendo il telefono per scrivere alla mia famiglia prima di rientrare in casetta
dopo poco lo poso e mi avvio per tornare in casetta,ma una voce fin troppo familiare mi richiama
-emma!-
mi giro incredula dopo aver sentito la voce di sebastian
-uhm...hey-
-t-ti sei dimenticata questo in sala-
dice porgendomi il mio elastico rosso
-oh grazie mille,davvero-
ci salutiamo con un cenno di mano, e dopo ciò torno in casetta letteralmente saltellando