Sta notte ho dormito poco niente, continuavo a svegliarmi, quei maledetti petali gialli mi perseguitano, non riesco a sbarazzarmene e stanno diventando insopportabili, ogni notte è sempre peggio e di tanto in tanto, arrivo a fare gli stessi sogni in notti differenti. Cerco di non pensarci, almeno riesco a fare altre cose ma è veramente straziante come cosa.
Mi alzo dal letto e mi passo una mano tra i capelli spettinati, sono ancora sudato dopo l'ennesimo incubo quindi decido di andarmi a fare una doccia veloce.
Faccio scorrere un po' l'acqua prima di togliermi i vestiti così da essere sicuro che quando entrerò sarà calda abbastanza. Prendo lo shampoo e inizio a lavarmi i capelli con delicatezza e poi li sciacquo con cura; ripeto il gesto altre due volte e poi passo a strofinare per bene la spugna sul mio corpo. Una volta fuori dalla doccia mi metto l'accappatoio ed esco dal bagno, dò una rapida occhiata all'ora, sono le 7:45, è presto ma è sabato, non ho scuola oggi e vorrei avvantaggiarmi un po' di materie da studiare per la settimana che verrà, poi oggi pomeriggio ho gli allenamenti per il mio quirk e non voglio saltarli.
Mi vesto in modo abbastanza casuale e vado a fare un salto in caffetteria per prendermi un cappuccino. In corridoio incontro Uraraka e Kirishima, stanno ridendo sul divanetto verde del salotto, vederli non mi infastidisce come succede quando lo vedo con Kacchan, anzi sono felice per lei, almeno la vedo sorridente e con tanti amici...ma quando vedo Kacchan in compagnia di Kirishima provo tutt'altro, non sono affatto felice, sono malinconico, mi fa male il petto, mi viene da piangere e la notte tornano i petali più aggressivi delle altre volte. Ora che ci ripenso sta tornando quella strana sensazione in gola, mi viene spontaneo tossire ma sta volta, più tossisco, più mi sento debole; mi appoggio al muro e, togliendo la mano dalla bocca, vedo una piccola goccia di sangue, guardo incredulo quella gocciolina che è uscita dalla mia gola, finché la voce di Uraraka non mi riporta alla realtà <<buongiorno Deku, tutto bene?>> Kirishima le sta dietro e mi guarda un po' preoccupato ma sorride...è così un bravo ragazzo perché non riesco a vederlo?...Mi asciugo velocemente la mano con il palmo dell'altra, per non sporcare i vestiti e sorrido <<sì sì, solo un po' di tosse ma sto bene, voi due invece?>> Uraraka batte le mani entusiasta e mi dice che va tutto bene e non vedono l'ora di andare a fare gli allenamenti oggi pomeriggio <<già! Io e Bakugo siamo diventati fortissimi insieme, siamo una squadra fantastica, ci hai visti l'ultima volta Uraraka?>> <<sììì, siete fortissimi, attirate sempre l'attenzione di tutti!>> Mi sento a disagio ma mi sforzo di sorridere <<io vado in caffetteria>> li sorpasso senza dire altro e smetto di sorridere, sto trattenendo la tosse e mi stringo la maglia sopra il petto, mi mordo il labbro, l'unico modo che conosco per trattenere le lacrime al meglio anche se non sempre funziona <<aspetta Deku! Veniamo con te!>> Mi fermo di colpo e mi giro a guardarli, mi vengono in contro a passo svelto e sorridono, li imito e sorrido anche io; questa giornata non poteva andare meglio di così oggi.
Andiamo tutti insieme in caffetteria, ordiniamo in fretta qualcosa e ci sediamo ad un tavolo fuori.
<<Oggi verrai agli allenamenti Deku? Ne hai saltati già tre e non è da te>> se solo sapeste cosa sto passando, soprattutto te Kirishima <<sì oggi vengo, mi sono sentito un po' male questo periodo, ho saltato gli allenamenti per questo ma oggi sto molto meglio e mi sono ripreso>> certo, mi ero ripreso dovrei dire, ora sto peggio e sono stanco ma non voglio dormire, anche perché non riuscirei, sono sicuro che i petali gialli tornerebbero e con loro anche gli incubi.
***
La mia stanza è così silenziosa; dovrei mettermi a studiare ma sono steso sul letto da quando sono tornato dalla caffetteria, ovvero, da quasi 2 ore. Vorrei alzarmi ma non riesco, ci sono solo io, il silenzio e le lacrime che mi rigano le guance finendo sul cuscino. Non ho nessuno espressione, non sorrido, non mi trema il labbro, niente, fisso solo il soffitto, non sbatto nemmeno le palpebre e ho la vista un po' sfocata per via delle lacrime ma il telefono che squilla me le fa sbattere e un altro paio di lacrime scendono silenziose.
<<Izu, come stai?>> La voce di mamma mi mancava, è da un po' che non la vedo, domani credo che la andrò a trovare un pochino, tanto è domenica.
<<Bene, e te mamma? Mi manchi, forse domani vengo da te>> sta sorridendo sono sicuro e con lei sorrido anche io <<sto bene anche io, mi farebbe molto piacere se venissi domani, mi manchi anche tu Izu>> mi scappa una risatina, non so perché, forse è solo perché sentire la mamma felice, rende felice anche me <<allora domani dopo pranzo sono da te>> <<perfetto! Ti aspetterò allora>> mi metto a sedere alla scrivania e inizio a prendere i libri per lo studio <<mamma, ho un po' da studiare per la prossima settimana, posso chiuderti o c'è altro?>> <<no no tranquillo, vai pure a studiare, ci vediamo domani>> mi dà un bacino attraverso il telefono e i sorrido di più <<a domani mamma>> <<a domani Izu>> chiude la chiamata e lancio il cellulare sul letto mettendomi a studiare, non vedo l'ora di rivederla domani, mi fermerò da qualche parte per prenderle dei fiori prima, ma ora mi aspettano i libri.
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well, sono risorta e boh, bye
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•Un amore all'hanahaki• //bakudeku//
FanfictieAvete mai sentito parlare di amore non corrisposto? Quel tipo di amore che rischia di ucciderti, che ti prosciuga l'anima fino all'ultima goccia di luce che ti rimane. La mia storia è questa, composta come un quadro da splendenti rose gialle e lucen...