Capitolo 6

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Il ragazzo con cui stavo pomiciando calorosamente tolse una mano dal mio fianco, scendendo lungo la coscia e...

Iniziò a salire, sempre di più, dei brividi percorrevano la mia schiena non appena capì ciò che aveva intenzione di fare.
Io con il mio rossetto tutto sbavato ero in preda all'ansia, non avendo mai fatto nulla con nessuno.
La sua mano arrivò a toccare le mie mutandine, accarezzandole delicatamente per poi iniziare a spostarle di lato.
Ansimai forte e il ragazzo se ne accorse guardandomi con un sorriso soddisfatto.

Molto probabilmente se non fossi stata presa dal momento non avrei mai accettato che mi toccasse, però mi lasciai trasportare, l'eccitazione aumentava sempre più quando infilò una sua gamba in mezzo alle mie per mantenerle separate.

Sfiorò lentamente la mia intimità accarezzando il mio punto più vulnerabile; cacciai un gemito poco modesto e mi morsi il labbro per evitare di farne uscire altri. Aumentò il ritmo facendo segni circolari man mano più veloci. Iniziai a sentire una sensazione di calore provenire dal basso ventre, quasi di estasi quando sentimmo bussare alla porta: "il tempo è scaduto, game over" sghignazzò il ragazzo al di là della porta.

Jake mi guardò dispiaciuto e mi diede un bacio a stampo sussurrandomi sensualmente mentre le sue mani cingevano rudemente i miei fianchi: "abbiamo un conto in sospeso, la prossima volta giuro di finire ciò che ho iniziato" un lato della bocca si alzò in un sorriso e gli risposi di rimando- "oh ne sarei onorata".
Ovviamente per me tutto ciò era solo un divertimento, non mi importava nulla del ragazzo davanti a me, ne di nessun altro.

Mi prese per mano e mi condusse fino al falò dove ci aspettavano tutti gli altri, durante il tragitto cercavo di aggiustare il vestitino un po' scombinato.

Arrivati al falò gli occhi di tutti erano puntati su di noi, acclamandoci tutti. Sentivo degli occhi freddi come il ghiaccio bruciare sulla mia pelle quando girai lo sguardo, e chi poteva essere se non il ragazzo che più odiavo in questo mondo?
Malfoy appena notò il mio rossetto sbavato si alzò di scatto in piedi furioso, sussultai leggermente per la velocità con cui si dirigeva verso di me.
Mi prese un polso afferrandolo in una stretta aggressiva, mi faceva male.

"Lasciami Malfoy" quasi gridai cercando di staccare da quella sua morsa letale l'anima mano.
"Che cosa cazzo avete fatto?" urlò perforandomi gli occhi con il suo sguardo.
"Che cosa c'è, ti importa di me, sei per caso geloso Draco?" lo presi in giro ridendo.

In quel momento mi prese per il collo in una stretta ruvida, sentivo la mia gola quasi bucata dalle sue dita, mi mancava il respiro.

Blaise e Jake lo tirarono indietro staccandolo da me e il ragazzo con cui avevo passato "7 minuti in paradiso" con me lo rimproverò "ehi amico datti una calmata, non è la tua ragazza perché devi reagire così.

Cercò di strappare le sue braccia dalla presa stretta degli amici ma non ci riuscì.

Ero più che furiosa, il sangue mi era arrivato al cervello in meno di un minuto, allora mi avvicinai a lui senza esitazione e gli tirai uno schiaffo con una potenza che nemmeno io sapevo di avere. La sua testa si girò dall'altro lato quando i suoi occhi si incupirono, infuriati.
"Sei morta Riddle!"

Camminai nella parte opposta, dirigendomi verso l'auto ancora parcheggiata lì ad aspettarci. Notai come quell'essere tutt'altro che umano aveva causato dei lividi sul mio braccio, non osavo guardarmi il collo...

Iniziai a sentire le lacrime che minacciavano di scendere, ma non lo feci. Non si meritava nemmeno una singola lacrima di me, non mi meritava.
Arrivata davanti all'autista lo pregai di riportarmi al Malfoy Manor.

Arrivati salutai velocemente Narcissa e Lucius e mi recai verso la mia stanza, non avevo voglia di parlare con nessuno. Volevo stare sola.

Come aveva potuto umiliarmi in tale modo? Davanti a tutti soprattutto.
Dire che lo odiavo è un eufemismo.

Mi cambiai svogliatamente e corsi per struccarmi quando notai i residui del mio rossetto oltre i contorni della mia bocca.
Mi sdraiai a letto fissando il soffitto quando sentì qualcuno bussare. Mi diressi verso la porta, temendo che potesse essere Draco, quando una figura femminile era sistemata in modo composto davanti a me.
Era Cissy ringraziando al cielo.

"Oh ciao Cissy, con cosa posso aiutarti?" le chiesi in modo garbato.
"Nulla, volevo chiederti come fosse andata" mi disse con tono dolce.
Inizialmente ero titubante e mi sentivo in soggezione, poi cercai la via più corta e meno dolorosa: "è andato tutto bene" mi fermai "tutto perfettamente" dissi a denti stretti con una risata amara.
"Dov'è Draco?" mi chiese con un pizzico di preoccupazione nella sua voce.
Ecco, lo sapevo che me lo avrebbe chiesto, cercai di mantenere la pazienza e restai il più calma possibile.
"È rimasto ancora un po' alla festa" il mio viso tornò ad incupirsi.
Per fortuna lei non se ne accorse, "Ah va bene mia cara, allora ti auguro una buonanotte, non ti rubo altro tempo, hai l'aria molto stanca, riposati".
"D'accordo Cissy, a domani".
Mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò verso la sua stanza.

Tornai sul letto coricandomi a pancia in giù, sprofondando il viso sul mio cuscino sentendomi cedere per colpa di tutti i nervi che avevo in quel momento.
"Muffliato" sussurrai.
Dei singhiozzi soffocati dal cuscino rimbombavano nella stanza.

Perché ho lasciato che mi umiliasse davanti a tutti, di nuovo, come tutte le volte, come tutti gli anni. Era una persecuzione quel ragazzo.

Solo che c'era qualcosa che non andava questa volta in lui, le sue azioni non erano nate per prendermi in giro, percepivo una punta di gelosia in lui.

Ma sicuramente mi sbagliavo.

L'unica cosa di cui ero totalmente sicura era che lo odiavo più di me stesssa. Non mi pento assolutamente di averlo schiaffeggiato di fronte a tutti i presenti.
Spero che con quel gesto si sia sentito un briciolo anche solo per un secondo come mi sono sentita io durante tutti questi anni.

 Him & I - Draco Malfoy +18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora