<Courtney! Che è successo?> disse Gwen precipitandosi dietro la detective.
Courtney era in preda ad un attacco d'ira. Le poche parole di Duncan le avevano fatto schizzare i nervi alle stelle.
<quel... brutto... dannato... AAAAAH> l'ispanica non riusciva a dire una frase di senso compiuto senza imprecare.
Gwen lasciò ad un agente il suo taccuino con scritto solo: "3-4.30/ragazza ?". Poi andò da Courtney per cercare di calmarla.
<hey hey... tranquilla>
<No! Non sto tranquilla! Ma lo hai sentito?! Quel disgraziato... si prende gioco di me!>Gwen rimase in silenzio pensierosa. L'odio che scorreva nelle vene di Courtney per quel ragazzo era smisurato. E non riusciva a capire perché.
<vedi Gwen, a prima vista può sembrare una persona normale con un eccentrico gusto nel vestiario... ma dopo che lo hai conosciuto... pfff quello è furbo...>
A Gwen salí un groppo in gola... lo aveva portato in casa sua... lo aveva lasciato addirittura lì da solo e gli aveva detto di fare con calma!
Voleva saperne di più.
<lo conosci da tanto?> le chiese con tono calmo.
L'ispanica annuii.
<si, abbiamo fatto l'accademia investigativa insieme. Lui era uno dei migliori del corso. Ma ha lasciato prima del diploma e... Dio mio... è stato messo dentro per qualche reato minore. Poi i reati continuarono, anche più gravi... c'era sempre lui dietro. Ne sono certa...>Quello che aveva detto Courtney aveva spiazzato la ragazza pallida. Quindi Duncan aveva studiato per diventare detective... e poi... aveva preso una cattiva strada.
<ne sei davvero sicura che lui c'entra qualcosa?>
<lui c'entra sempre qualcosa! Sta cercando di farmi impazzire> strillò esasperata per poi prendersi la testa tra le mani.Gwen elaborò tutte le nuove nozioni nel suo cervello restando in silenzio.
<bene... ora che si fa?> chiese in fine sperando di non far rinfiammare Courtney.
Lei scosse la testa pensierosa.
<non lo so... non ci dirà nulla... e non possiamo trattenerlo. Continuiamo con altri interrogatori, ho altri nomi nella mia lista... lo richiameremo quando avremo più indizi sul suo conto. E poi lo potrò sbattere in carcere di persona.> disse decisa.Gwen, non potendo fare altro, annuii.
Poi riguardò Duncan nella sala interrogatori attraverso il vetro.
Non poteva crederci che quel ragazzo aveva la colpa di tutto... secondo Courtney...
Voleva crederle e assicurare un criminale alla giustizia, ma non era convinta e non riusciva a convincersi.Courtney ordinò ad una guardia di rilasciarlo a fine giornata, poi trascinò Gwen in un'altra sala interrogatori per parlare con un'altro presunto coinvolto.
<allora... Scott... dov'eri questa mattina tra le 3 e le 4.30?> iniziò con tono più tranquillo l'interrogatorio.
<boh non so a casa? Dormivo? Sai, dopo una lunga giornata di lavoro normalmente si dorme>
Courtney lo fulminò con lo sguardo cercando di non sclerare come aveva fatto con Duncan.
<hai una lunga lista di reati mio caro, credo sia normale non crederti di primo acchito... qualcuno lo può confermare?>
<mmm vivo da solo. Però prima di tornare nel mio appartamento mi sono fermato al DJ's Pub. Hanno la miglior birra della zona>DJ's Pub? Era il locale di DJ!
Gwen fu sorpresa nel sentire quel nome. Non ricordava di aver visto quell'individuo la sera prima, o qualsiasi altra sera... ma d'altronde non prestava molta attenzione a chi aveva intorno.<ho parlato col proprietario, ci conosciamo. Testimonierà per me. Sono rimasto lì fino all'1 e poi sono tornato a casa. Al 38 di Brooks Avenue>
Gwen si sorprese nuovamente. Lei abitava al 39 di Brooks Avenue...
Non le sembrava di averlo mai visto nel quartiere... ma d'altronde non prestava molta attenzione ai suoi vicini...La ragazza annotò tutto sul taccuino minuziosamente, al contrario dell'interrogatorio precedente.
Aveva sempre più punti di domanda che le frullavano in testa e non sapeva se condividerli con Courtney. Lei era una professionista, certo, ma non sembrava molto incline alle confidenze.
<abbiamo dei testimoni che ti hanno visto parlare con Duncan Smith nei pressi della banca. Hai qualcosa da dire in merito?>
Lui alzò un sopracciglio assumendo un'espressione contrariata.
<è per caso reto parlare con un vecchio amico?> rispose interdetto.
<certo che no... a meno che non sia proprio Duncan Smith. Di cosa avete parlato?>
<boh non ricordo... macchine? Il tempo? Argomenti così...>Courtney non sembrava convinta. Gwen continuò a riempire il foglio davanti a lei senza aprire bocca.
<che giorno avete parlato?> si intromise finalmente Gwen facendo una domanda, rubando la scena a Courtney che la fulminò con lo sguardo. Ma la lasciò fare...
<boh... giovedì?>
<com'era il tempo?> continuò curiosa.
<dopo un po' di giorni di pioggia ci siamo trovati d'accordo nel dire che, anche se nuvoloso, era bel tempo. Perché?>Gwen annotò per poi sorridere timidamente.
Cercò di evitare lo sguardo contrariato dell'ispanica che riprese a fare domande.Finito anche quell'interrogatorio uscirono.
<perchè quelle domande senza senso?> le chiese con tono accusatorio Courtney.
<sono abbastanza certa che non mentisse> concluse Gwen sfogliando i suoi appunti.
<come ne sei così sicura?>
<ha detto troppi particolari veri. Se stesse organizzando qualcosa di losco il meteo è l'ultima cosa che gli verrebbe in mente di dire. Poi non ha esitato spesso, quando lo ha fatto era per questioni di precisione negli avvenimenti. Non aveva l'aria di uno che si inventa balle, almeno è quello che ho percepito...> espose timidamente l'idea che si era fatta di Scott sotto lo sguardo attento e giudice della detective.<dimmi Gwen, da quanto fai questo lavoro?>
Gwen esitò un attimo nel rispondere...
<è il mio primo vero caso...>
Courtney annuì portandosi le mani sui fianchi.
<beh, hai ancora da imparare, ma hai spirito di osservazione. Mi piace.>Gwen tutto si aspettava tranne che una sorta di complimento dalla donna.
<Scott ci ha detto la verità, hai ragione. Ma nasconde ancora qualcosa. È stato sollevato quando gli abbiamo chiesto di giovedì. Vuol dire che se gli avessimo parlato di un'altro giorno si sarebbe agitato. Dobbiamo tenerlo d'occhio. Manderò qualche agente a sorvegliarlo>
Anche il ragionamento di Courtney non faceva una piega. Si era rilassato troppo quando hanno tirato in ballo il giovedì. Chissà cosa sarebbe successo se avessero parlato di venerdì? O di mercoledì... o chissà quando...
Gli indizi erano ancora pochi, ma Gwen stava iniziando a capire come entrare nel caso mentalmente e come ragionare.
Ore le serviva solo capire la posizione di Duncan... aveva tutto il diritto di una spiegazione fuori sede...
Decise che dopo il lavoro lo avrebbe aspettato fuori e lo avrebbe seguito per fermarlo lontano dalla centrale e fargli le domande a cui esigeva una risposta.
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Criminal
Mystery / ThrillerUn grande mistero si imbatte nella tranquilla cittadina dove Gwen lavora come semplice poliziotto. Quando le viene finalmente affidato un gran caso scoprirà che qualcosa non quadra e che una sua nuova conoscenza c'entra qualcosa...