< aspetti qualcuno?> chiese Gwen con ancora gli occhi sbarrati.
Duncan scosse la testa e si avviò alla porta.Nonostante tutto riusciva a mantenere un comportamento calmo e controllato, la detective lo invidiava. Ormai sulle sue mani iniziavano a vedersi i solchi delle torture a cui le stava sottoponendo.
Duncan arrivò alla porta, guardò dallo spioncino facendo un verso di sorpresa ed aprí la porta tranquillo.
<hey Scott! Come mai da queste parti?>
Gwen, sentendo quel nome, si allarmò ancora di più.
<non è una visita di cortesia amico, devo parlarti urgentemente!>
Era davvero lui. Gwen riconobbe subito la voce. Si girò lentamente vedendo i due parlare alla porta.
Quello Scott, lo aveva interrogato l'altro giorno con Courtney in centrale. Come mai è qui? Che ha da dire di così tanto importante a Duncan? E se l'avesse riconosciuta e lo raccontasse a qualcuno?!
La testa di Gwen si riempí di paranoie mentre i due ragazzi continuavano a discutere.
<e lei che ci fa qui?> la voce di Scott, ormai molto vicina, la risvegliò e la fece scattare in piedi.
Incrociò lo sguardo confuso del rosso ed iniziò a balbettare:
<beh ecco... io...> lui l'aveva riconosciuta subito, d'altronde è difficile dimenticarsi di una ragazzina simile.<tranquillo Scott, è dalla nostra parte> si intromise Duncan convinto.
<frena frena! Io non sto dalla parte si nessuno.> puntualizzò la giovane detective.Il punk fece accomodare Scott sul divano e gli preparò un bicchiere di Burbon.
Solo quando Il rosso si sedette davanti a lei, Gwen notò la sua preoccupazione e lo stress sul suo volto.
<allora, dimmi, cosa mi devi dire di così importante?> gli chiese Duncan passandogli il bicchiere.
<ma come? Non hai visto il notiziario? Parlano di te!>La voce allarmata di Scott non rassicurava per niente Gwen. Le aumentò vorticosamente il battito cardiaco. Duncan si accorse dell'improvviso cambio di comportamento della ragazza e sorrise soddisfatto. Da fredda e dura sembrava quasi che le interessasse di lui tanto da preoccuparsi.
Finito di pensare a Gwen ritornò a dare attenzione al rosso.
<Courtney e le sue solite stronzate? Ne sono abituato>
Gwen rimase a riflettere: se avessero scoperto qualcosa sul conto di Duncan, cosa improbabile dato che lei gli è sempre stata accanto, Courtney glielo avrebbe detto. Dopotutto erano colleghe in quel caso, lavoravano insieme.
Questa storia le puzzava...<fratello meglio che guardi con i tuoi occhi...> continuò indicando la tv.
Duncan, annoiato, afferrò il telecomando e la accese.
<vediamo che è successo di tanto grave...> sbuffò.Le immagini del notiziario ritraevano la banca di stato, poi il commissariato, poi una giornalista in compagnia di due persone.
Gwen chiese a Duncan di alzare il volume per sentire meglio che dicevano...<pochi minuti fa ci è giunta la notizia della liberazione di due ostaggi. Due delle persone che erano state rapite la sera scorsa sono riuscite a sfuggire ai loro rapitori, e adesso sono qui con noi>
Disse la giornalista indicando due persone abbracciate. Solo la faccia della donna si vedeva: era sconvolta. L'uomo invece era di spalle e cercava ancora di tranquillizzarla.<diteci, cosa vi è successo esattamente?> continuò la giornalista.
La donna non riusciva a parlare da quanto era scossa.
Allora l'uomo si girò verso la telecamera mostrando la sua faccia.<ODDIO!>
<MA NON È POSSIBILE!>
Sia Gwen che Duncan sobbalzarono appena videro quell'uomo.<ma quello... quello... è Mike!> esclamò Gwen sorpresa.
<volevi dire Mal...> puntualizzò Scott sconcertato.
<ma che ci fa tra le vittime?!> chiese la ragazza portandosi una mano sul petto. Tutto ciò era assurdo.<che sta tramando quello...> sibilò tra se e se Duncan continuando a prestare attenzione allo schermo.
C'era quel tale, Mike, che piagnucolava e raccontava di quanto fosse stata orribile la sua "prigionia".
Ad un tratto spuntò Courtney.
<mi scusi signore, so che non è il momento giusto ma... potrebbe dirmi se questo individuo è colui che vi ha rapito?> chiese la detective mostrando una foto ai due.
La signora subito si coprí gli occhi emettendo degli urlerei spaventati.
Poi Mike, o Mal, annuí.
<si, è lui...> rispose sicuro. La donna gli diede ragione.Sullo schermo apparve una foto di Duncan con nome e cognome... e un'inserzione di un mandato di arresto...
<ma come...>
<COSA CAZZO?!> sbraitò Duncan interrompendo la detective che stava per dire qualcosa.
<COME CAZZO PUÒ DARE LA COLPA A ME?! DA DOVE SBUCA QUESTO?! NESSUNO LO RICONOSCE?! QUELLO È UN PERICOLO PUBBLICO!>Duncan era agitato, molto agitato...
Scott cercò di calmarlo, senza successo.
<Duncan! Vado io a parlare con Courtney. Le dirò tutto: che eri con me... che sono sempre stata con te... che non puoi essere stato tu...>
<grazie Gwen...>I due si sorrisero.
Gwen fece per andarsene ma Scott la fermò.<ehm... dai un'occhiata qui...>
La ragazza tornò a guardare lo schermo. Sbiancò di colpo.
<grazie all'aiuto di un detective della polizia statale abbiamo scoperto che il criminale non lavora da solo, ma bensí ha un collaboratore all'interno della polizia, o meglio una collaboratrice. Non sappiamo ancora in che modo questa sia coinvolta ma il mandato di arresto è esteso anche a lei. Se qualcuno ha informazioni su di loro chiami al numero in sovrimpressione>
Mentre tutti ascoltavano la voce fuori campo comparvero sullo schermo un paio di foto... di Gwen e Duncan che entrano nella macchina di lei alla centrale... di lei che bussa alla porta di Duncan... di lui che le apre col sorriso stampato in volto...
Gwen era rimasta di sasso. Era stata più che attenta a non farsi seguire... come è potuto succedere?! Chi l'ha spiata?!
<oh merda!> urlò nel più totale panico.
<merda! merda! Merda!>Si prese la testa tra le mani e si ributtò a sedere sul divano.
E adesso? Era una ricercata! Pensavano tutti che lei centrasse qualcosa! La stavano venendo ad arrestare!
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Criminal
Bí ẩn / Giật gânUn grande mistero si imbatte nella tranquilla cittadina dove Gwen lavora come semplice poliziotto. Quando le viene finalmente affidato un gran caso scoprirà che qualcosa non quadra e che una sua nuova conoscenza c'entra qualcosa...