The Jedi

27 1 0
                                    

"Cosa facciamo quando si sveglia, capitano?"

"Ha le manette che usa l'Impero per i Jedi, non potrà farci nulla."

"La consegneremo?"

"Ha ucciso dieci dei nostri uomini, la morte sarebbe una punizione fin troppo magnanima."

"Chiudete quelle luride fogne."

"Sì, signore."

Fu un bene che quei pirati non avessero alcun tipo di percezione, altrimenti si sarebbero accorti che la loro prigioniera era sveglia già da un bel po' e se ne stava immobile nella sua cella, cercando di domare il ruggente pulsare nel petto e il respiro furente per l'ansia.

Eppure uno sguardo più accorto avrebbe rivelato le sue palpebre frementi e i tremori delle dita piegate in morbidi pugni.

Le manette le premevano sui polsi, fin troppo strette. La luce accecante dell'illuminazione artificiale le feriva gli occhi chiusi, non più abituati.

Non appena aveva ripreso coscienza, aveva cercato di ricordare cosa fosse successo, come aveva fatto ad essere così distratta da lasciarsi catturare tanto in fretta.

Ora tutto quello che sentiva erano le voci di coloro che programmavano la sua tortura ed il leggero brusio dei motori.

Temeva che svegliandosi avrebbe potuto segnare l'ora della propria condanna, ma cos'altro poteva fare?

Prese un lento e pesante respiro prima di alzarsi.

I capelli scuri sfuggiti dalla treccia le oscurarono parte della visuale sul ponte della navema vide comunque i suoi rapitori radunati lì davanti a fissarla. Erano di diverse razze, una Falleen, un Anx, un Besalisk, un Iktotchi, che la squadrava con attenzione, e una Trandoshana.

Khala fece un passo avanti fino ad aggrapparsi alle sbarre d'acciaio.

Forse avrebbe dovuto arrancare qualche scusa per quello che aveva fatto ai loro compari, ma quanto sarebbe suonato ipocrita visto quello che avevano fatto al villaggio.

"Ah, eccola qui. La nostra paladina della giustizia."

La Falleen si fece avanti tra gli altri; l'elaborato cappello che aveva faceva intendere che fosse lei il capitano.

Allungò una mano per affondare le unghie affilate nel viso della ragazza, obbligandola a sollevare il mento per poterla ben squadrare.

"A vederti non ti si darebbero due crediti. Eppure.. Hai eliminato i miei uomini migliori da sola. Non fosse che devo vendicarli, ti chiederei di entrare nel mio equipaggio."

La lasciò andare con ben poca delicatezza e le diede le spalle.
"La tua testa vale quanto pesi, dreissa. L'Impero, a quanto pare, paga bene chi gli procura gli ultimi jedi rimasti."

Khala sentì il panico paralizzarla, sgusciare dentro di lei come se avesse bevuto lava bollente e bruciarle nelle vene dove il sangue scorreva veloce.

"Forse, quando avrò finito con te ti consegnerò. Se sarai ancora viva, si intende."

La voce fredda della Falleen si tinse di una nota sarcastica e si girò nuovamente, facendo ondeggiare la lunga coda di capelli neri.

I Falleen erano noti per la loro naturale bellezza e capacità a sedurre; Khala poté notare l'adorazione presente nello sguardo degli altri membri della ciurma che la osservavano parlare.

Bene. Era stata rapita da pirati assassini. Il tutto perché si era distratta a dare un melodrammatico addio a un Signore dei Sith, tra l'altro anche lui intenzionato ad ucciderla.
Aveva la vaga sensazione che se fosse sopravvissuta, sarebbe stato Qui-Gon ad eliminarla definitivamente.

Way of the JediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora