The three.. They suffer.

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"L'aria qui è ancora a bassa saturazione. Metti questa."

Deha passò al volo una maschera per l'ossigeno a Khala non appena la giovane raggiunse la piazzola sterrata dove un piccolo gruppo si era riunito attorno a Quaridtch.

"... E il settore Alpha?"

"È pronto, signore."

Quaridtch si massaggiò il mento in atteggiamento riflessivo mentre studiava degli ologrammi che danzavano su un tavolo.
Si accorse della sua ospite solo qualche istante dopo.

"Dreissa!"

Ah già.. Il suo falso nome.

"Vieni qui, guarda questo schema e dimmi cosa ne pensi."

Un passo in avanti e Khala si trovò d'innanzi ad una trasposizione perfetta di un..

"Percorso ostacoli?"

Quaridtch sorrise soddisfatto.

"Quasi. È il campo che ospiterà i campionati di quest'anno. Tre squadre, un prigioniero. Chi lo prende, avrà il titolo di squadriglia d'élite della mia guardia personale."

Un sopracciglio guizzò verso l'alto sul viso della giovane che stava ascoltando.
In fondo al suo stomaco, un brivido di pessimo presentimento.

"Un.. Prigioniero?"

"Proprio così. Una creatura già condannata a morte per crimini indicibili. Sarà la preda della nuova edizione."

Per fortuna, Khala non aveva fatto colazione o il cibo le si sarebbe rivoltato nelle viscere.
Ma finse. Finse di prendere quella notizia come qualcosa di assolutamente normale.

"Vuoi vedere di chi si tratta?"

Le iridi smeraldine della Jedi saettarono su quelle dell'uomo e quindi annuì.
Annuì perché percepiva fosse ciò che Quaridtch voleva che facesse.

"Deha! Porta Dreissa nelle carceri."

Un ringhio frustrato insorse dal gruppo.

"Proprio io, fratello? Ho da fare adesso."

Quaridtch ridacchiò e si chinò pericolosamente vicino all'orecchio della ragazza al suo fianco.

"Diventa più scontrosa ogni volta che si annunciano i giochi. Adora vincere, non farci troppo caso."

Raddrizzatosi, l'uomo al comando alzò la voce per imporsi sul volere della sorella.

"Vai. Immediatamente."

Le prigioni erano delle gallerie scavate nella roccia umida di un vulcano spento.
Puzzavano di zolfo e grondavano di uno strano liquido fluorescente.

"Hai mai ucciso, Dreissa?"

La domanda di Deha colpì Khala come uno schiaffo in piena faccia, come una semplice richiesta di informazioni tecniche.

"I-Io.."

Flash-back dolorosi le riempirono gli occhi.
Sangue, fumo, morti.

La sua vendetta non suonava più così dolce come lo era stata nello stesso attimo in cui veniva compiuta.

"Sì. Ho ucciso."

Deha non sembrò sorpresa, ma bensì soddisfatta.

"Bene. Ti servirà un po' di esperienza. Servirà a tutti noi stavolta."

Salirono per un piccolo dislivello roccioso creato da anni di erosione e infine giunsero in una camera d'aria che probabilmente era stata un serbatoio per geyser.

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