{COMPLETATA}
Sei una ragazza di 16 anni con l'intento di capire come controllare la tua abilità che ti consente di aumentare le tua capacità fisiche generali e/o specifiche.
(piccola descrizione, in poche parole quando attivata questa abilità rend...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
❀❀❀❀❀❀❀❀❀❀❀❀❀❀❀
«salmone?»
Alzai lo sguardo e i miei occhi incontrarono quelli violacei di un ragazzo con il viso coperto dal colletto della sua divisa, aveva i capelli bianchi tagliati con il classico taglio a scodella ma su di lui stavano particolarmente bene.
«come scusa?» non avevo capito quello che mi aveva detto.
Lui iniziò a impanicarsi.
«s-shake shake» disse indicando la lattina nella sua mano.
«vuoi offrirmela?» chiesi ancora più confusa di prima.
Lui annuì.
Gli porsi la mano e lui ci posò sopra la lattina di latte al cioccolato.
«grazie» dissi per poi aprirla.
«siediti pure» dissi infine visto che lui era fermo in piedi.
Annuì e si sedette di fianco a me, aprì la sua lattina di latte e caramello.
"che strambo che è sto qui, in fattore comunicazione è messo peggio di me" pensai.
«perché non parli come le persone normali tu?» chiesi dopo aver sorseggiato un po' di contenuto della lattina.
Lui si fermò a pensare.
Poco dopo lo vidi correre verso i dormitori.
"ah.. se ne è andato... che io abbia detto qualcosa di sbagliato?" pensai tristemente.
Poco dopo lo vidi tornare con un blocco di fogli in mano e una penna e ne fui abbastanza confusa.
Si accomodò vicino a me di nuovo e iniziò a scrivere sul foglio.
"scusa se sono andato via così di fretta ma non ho pensato a altro modo per comunicare se non questo"
«potevi chiedermi il numero scemo» dissi ridacchiando.
Lui continuò a scrivere.
"mi è impossibile parlare dato che la mia maledizione recherebbe danni a chi mi ascolta e a me stesso" mi disse.
«capisco... quindi anche tu avrai problemi a comunicare immagino» dissi alzando gli occhi al cielo ma scrutandolo con la coda dell'occhio.
Lo vidi annuire lentamente in maniera triste.
«ti capisco non ti preoccupare so come ci si sente ad avere problemi a comunicare» dissi sorridendo malinconicamente.
«comunque!» dissi per poi alzarmi in piedi di scatto.
Lui si sorprese e sobbalzò.
«dobbiamo trovare un modo di comunicare o a me non andrà giù non poter parlare con te» dissi smagliando il mio miglior sorriso per poi mettermi le mani sui fianchi.
