{COMPLETATA}
Sei una ragazza di 16 anni con l'intento di capire come controllare la tua abilità che ti consente di aumentare le tua capacità fisiche generali e/o specifiche.
(piccola descrizione, in poche parole quando attivata questa abilità rend...
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Mi svegliai con il suono della sveglia, fu un risveglio piacevole dato che avevo messo la mia celebrità preferita che, per soddisfare i fan, ha fatto alcuni i audio tra cui uno nel quale da il buongiorno, ovviamente anonimo.
Sorrisi appena.
Mi alzai in fretta e feci una doccia veloce, mi sistemai i capelli legandomeli in una coda, mi misi una tuta rossa e una canottiera bianca, indossai la felpa della tuta legata sui fianchi.
Controllai che tutto fosse a posto e uscii dal mio dormitorio, ero arrivata in giardino e l'aria era fredda.
Indossai la felpa e iniziai a riscaldarmi, poco dopo iniziai la mia corsa intorno alla scuola e i dormitori, il percorso sarebbe stato lo stesso fino a quando non avrei padronato una discreta resistenza per il tracciato.
Quando avevo iniziato erano le 5:30 di mattina, finì di correre alle 7:30 per mancanza di fiato e mi diressi in mensa per fare colazione dato che mi ero scordata di farla precedentemente.
Li vidi Megumi e Nobara mangiare e chiaccherare, decisi di ignorarli e mangiare per conto mio.
Presi dello Yougurt bianco e lo decorai con cereali d'avena e mirtilli, mi sedetti in un tavolo che era vuoto ma appena stavo per fare il primo boccone i due menzionati precedentemente mi raggiunsero.
«hey T/n! Mangiamo insieme dai» mi disse la ragazza.
«mh» risposi iniziando a mangiare.
«okkk...beh sognato qualcosa di bello?» mi chiese poi.
La guardai male.
«come potrei scusa?» le chiesi con tono arrabbiato.
«già scusami» mi rispose.
La situazione si era fatta imbarazzante, il silenzio regnava nella mensa e tra noi, si sentiva solo il suono del cibo che veniva masticato e qualche sospiro da parte del corvino.
«senti» iniziò il ragazzo.
«non mi interessano le tue scuse, ti perdono ma non credere che inizierò a essere gentile» dissi per poi riprendere a mangiare.
Lui si ammutolì.
«T/n sappiamo come è difficile questa situazione ma devi farti forza e andare avanti, non credi che è quello che Yuji vorrebbe?» mi chiese la castana.
Appoggiai la fronte sulla mano in segno di rassegnazione.
«non so cosa vuole Yuji, non so come comportarmi, non so cosa fare o dire ma questo non mi impedisce di fare niente sono solo ancora scioccata che quel cretino si è fatto ammazzare... avrei voluto fare qualcosa per lui» dissi ormai distrutta.
