"E' nata la nuova regina! Rendiamole onore gridando il suo nome per tre volte: DAPHNE! DAPHNE! DAPHNE!" proclamò alla folla il paggio reale.
"DAPHNE! DAPHNE! DAPHNE!" urlarono la folla d'elfi entusiasta.
La piccola reginetta era diversa da tutti gli altri elfi: aveva lunghi capelli neri e ondulati, occhi stretti e nocciola, una pelle abbronzata e la forma del volto più graziosa.
La folla di teste d'argento esultò per ore nelle piazze, con i loro occhioni verdi pieni di gioia e la pelle candida che scintillava al sole.
Era nata una nuova regina, una nuova protettrice del drago, e con lei era nato anche un nuovo regno.
"Sono felice di annunciarvi che l'uovo di drago è già nella stanza della reginetta, pronto a schiudersi!" annunciò il padre di Daphne dopo qualche giorno.
La folla d'elfi continuò ad esultare e a rendere omaggio alla regina.
"Ma mia moglie, Stashia, è venuta a mancare poche ore fa: non è riuscita a superare il parto con tanta facilità, cosa che l'ha resa debole, e questo pomeriggio l'angelo nero ha posto una fine alla sua sofferenza." finì dopo minuti di silenzio.
Gli elfi, prima felici ed entusiasti, ora si inchinarono al Conte in un silenzio tombale.
La gioia immensa si era spenta come la vita della Contessa, e fece fatica a riaccendersi.
Solo il sorriso della nuova Regina e un suo sguardo fiducioso e carico di speranza, riuscì ad entrare nei cuori del popolo e a ridare un po' di quella felicità persa anni prima.10 ANNI DOPO:
"Sei la mia piccolina." disse il Conte a sua figlia mentre facevano colazione.
"Papà...smettila di chiamarmi così! Ho tredici anni ormai!" scherzò Daphne.
"Sì sì, la mia piccolina è cresciuta...povero me. Ora sono spacciato...con lei è cresciuta pure la sua voglia di parlare! Qualcuno mi salvi, vi prego!" a prese in giro lui.
I due risero.
"Signorina, ora ha lezione! Il professore Sterling l'aspetta nell'aula di zoologia." le annunciò il paggio con voce autorevole.
Daphne aveva sempre trovato buffo il modo in cui camminava, con quei suoi baffoni neri come la pece sul viso.
Suo padre, elfo dal volto raffinato e perfettamente simmetrico, le aveva spiegato che il loro paggio derivava dalla stirpe delle fiamme.
Il regno degli elfi e quello del Fuoco erano sempre stati amici.
"Avverti il professore che sto' arrivando" gli rispose la regina cercando di mettersi in bocca il più cibo possibile. " E digli anche che prima mi fermo a dar da mangiare a Lexiriam."
Lexiriam o Lex era la dragonessa della regina.
Era la protettrice del Regno della Terra.
"Ciao papi, ci vediamo dopo." salutò suo padre stampandogli anche un bacio in fronte.
"Ciao Daphni, a dopo!" le rispose lui di rimando, chiamandola con un nomignolo.
Il Regno della Terra era un Mondo pacifico, senza tensioni sociali e, soprattutto, rispettava a pieno la natura.
Lo stesso palazzo era creato da possenti alberi e dalle loro chiome.
Tutte le case degli abitanti erano scavate all'interno del tronco.
Insomma, un regno bellissimo e, inaspettatamente, troppo facile da attaccare.
La Regina avrebbe dovuto cercare un'alleanza ferrea con altre specie, per cercare di combattere i nemici.
E se i nemici fossero nuove specie?
E se tra di loro ci fossero dei vecchi amici o parenti?
Cosa si può fare in quel caso?
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Le 4 custodi
FantasyCi sono quattro draghi che devono ancora nascere: uno per ogni elemento. Ogni uovo è custodito da quattro popolazioni: elfi, spiriti delle fiamme, sirene e spiriti del vento. Ogni popolo appartiene ad un elemento, ogni popolo ha il suo drago a prote...