BRIVIDI

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Con le ferite in corpo,

prima o poi dovevo ripararmi.

Ero rotta.

Cercavo disperatamente qualcosa,

come un rimedio al mio dolore;

ma trovarlo non era semplice.

In un istante era finito tutto,

come quando giochi con qualcuno,

e la partita termina lì.

Avvolta dal freddo,

avvolta dalla brezza leggera.

Chissà quanto devo affrontare,

in modo da potermi riuscire a riparare.

Spesso desidero di star giocando ancora,

poiché all'apparenza non può ferirti;

ma non lo era,

e fa male.

Cerco di guarire,

vorrei velocizzare i tempi,

ma devo trattenermi.

Sai, non avevo cattive intenzioni.

Il mio obiettivo era uno,

che posso sintetizzare in diciotto lettere:

guardarti sorridere.

Volevo vederti felice,

farti ridere,

allontanare la paura e la tristezza.

E alla fine ne sono uscita distrutta io.

Vorrei che mi dessi un'altra opportunità,

ma non penso sia il caso.

Durante quel gioco,

eri in vantaggio:

sei sempre stato bravo,

io invece non ne avevo le capacità.

Ti dico che sto bene,

ma in realtà non ci sto;

a dirlo sai, è l'abitudine...

Interrompo tutto,

e fuggo via.

Ma inciampo,

cado a terra e mi fermo.

Questo è quello che ho fatto ogni volta.

E ovviamente non lo sapevi.

In quel momento, non si è fermato solo il mio corpo,

ma anche il respiro,

il pensiero,

il sentimento.

Ma adesso,

ti prego di darmi un aiuto.

Fa freddo,

e non mi piace,

perché amo il calore emanato dal sole:

dammi un rimedio per tornare a provare qualcosa.

Mi spieghi cosa dovrei fare?

Io non ci riesco, mi sono spenta.

Aiutami a salvarmi,

voglio tornare da te,

ma non è semplice.

Dici che mi arrenderò,

perché non ci riuscirò,

perché di forze non ne ho.

Ma non lo farò,

per questo mi rialzerò,

e presto da te ritornerò.

M.F.

BRIVIDI D'INCHIOSTRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora