DING DONG

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Toc toc.

Chi è alla porta?

Dallo spioncino non c'è vita,

che sia uno scherzo?

Retrocedo, ma eccolo di nuovo.

Ding dong.

È odioso.

Scatta la serratura,

e lo buio entra sfilando.

Gli occhi spariscono,

non vedo altro che vuoto infinito,

ecco che la mano solleva uno scrigno:

cosa vi sarà di tanto importante da essere custodito?

I desideri, le emozioni, i sentimenti,

tutto ciò che ho sempre avuto paura di provare,

e che speravo di non far assolutamente scatenare.

Come una marionetta,

senza potere o controllo su me stessa,

cammino verso quella che sembrava una tortura:

un mondo dov'ero circondata da amore e vita,

una vignetta che va oltre la mia immaginazione,

che va oltre ogni dove,

da sembrare una finzione,

un'assurda bugia ben studiata.


M.F.

BRIVIDI D'INCHIOSTRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora